venerdì 30 dicembre 2011

ANNO FRANCO 2011

Siete pronti per ripercorrere l'anno franco appena trascorso? Ecco tutto il meglio di James Franco raccolto in unico post. Vi aspetto qui sotto per i commenti e le vostre scelte.

TOP// il 2011 Franco può essere racchiuso in tre semplici parole: Biennale di Venezia. Atteso per mesi da tutti i fan italiani (e non solo), James sbarca al Lido durante un torrido weekend settembrino per scaldare ancora di più l'atmosfera con una partecipazione che non delude le aspettative. La prima mondiale del film "Sal", l'inaugurazione dell'installazione "Rebel", parentesi mondane, discussioni sul cinema di Nicholas Ray e tanti autografi e sorrisi per chiunque lo abbia incontrato sul red carpet, o semplicemente a spasso per Venezia. Che siate state lì o meno, un evento da ricordare, unico e che difficilmente si ripeterà ancora. 


FLOP// Anticipati da esilaranti spot e video promozionali, gli Oscar 2011 promettevano una vigorosa rinfrescata all'abito naftalinico indossato per troppo tempo dall'Academy. Ma la delusione è stata grande. Abbandonato il rischio, la coppia Franco/Hathaway tenta il miracolo con uno show scritto male e in balìa di se stesso.

OMG MOMENT//  Ad ogni news trapelata, il progetto Rebel ha dato materiale su cui discutere, ma quando un coltello a serramanico ha inciso BRAD (Renfro) sulla pelle di James, le reazioni sono state molteplici e quanto mai divergenti. 



SIDE PROJECT// Tra i numerosi progetti che hanno visto James collaborare con altri artisti, quello con Gus Van Sant è sicuramente il più interessante e significativo. Memories of Idaho, che ripesca materiale inedito dalla sala di montaggio di "My Own Private Idaho", è un atto d'amore verso il cinema che lo ha formato e un singolare tributo ad uno dei capolavori del cinema contemporaneo.

OH SHIT// Saltata a causa dei numerosi impegni cinematografici, la partecipazione di James (insieme a Nicole Kidman) alla nuova versione della pièce teatrale di Tennesse Williams, "Sweet Bird of Youth", è la più grande occasione mancata del 2011. Vederlo a teatro, con un testo che non concede sconti e in un ruolo decisamente nelle sue corde, sarebbe diventato senza dubbio alcuno l'evento clou dell'anno.

COVER DELL’ANNO// Forse non la migliore, ma certamente la più chiacchierata e quindi vincente (anche se il culo di FLAUNT non è da meno). Fotografato da Terry Richardson per "Vogue Hommes International", James ostenta un'ascella fiera che in tempi di maschi sempre più glabri è quasi una dichiarazione di guerra.



PHOTOSHOOT DELL’ANNO// A Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, va il premio come miglior photoshoot per "GQ Style" (qui). Complice un James che osa con trucco, abiti pirateschi e pose da vera rockstar, la geniale coppia di fotografi rivisita il mito new romantic di Adam Ant.

CINEMA 2011// Oltre il dimenticabile "Your Highness", per il pubblico italiano, a febbraio, la possibilità di vedere finalmente 127 Ore, il bellissimo film di Danny Boyle con James nel ruolo di una vita; ma è Rise of The Planet of The Apes, la vera sorpresa dell'anno. L'attesa rasentava i minimi storici, ma ci siamo ritrovati con un blockbuster che riesce a stupire e coinvolgere senza dare l'impressione di essere al supermercato dell'effetto speciale.

L'OSPITATA TELEVISIVA DELL’ANNO// Conan O'Brien Show! Bisogna aggiungere altro? Se non l'avete ancora vista, cliccate qui.

L'INTERVISTA DELL’ANNO// Pubblicata anche sulle pagine di James Franco Italia (qui), l'intervista di "The Days of Yore" ha convinto tutti. Un ritratto inedito, divertente e toccante da consigliare anche ai detrattori più accaniti.

LA CITAZIONE DELL'ANNO// "I don't want to be confined by that single screen or a single kind of person telling the story. I want it fractured. I want to break it up. I want to lose myself." 

IL VIDEO DELL'ANNO// James Franco sings "Cruisin' for Love".


ASPETTANDO IL 2012// Molti i progetti in cantiere, ma tra i film già girati, si fa il tifo per Maladies di Carter, sperando che il prossimo anno possa passare per qualche festival ed essere distribuito a dovere. Sul fronte mainstream, anche se il film uscirà solo a marzo 2013, si contano i giorni che ci separano dalla prima foto promozionale di "OZ, The Great and Powerful".

martedì 27 dicembre 2011

James Franco fotografato da Nicolas Guerin

Riprendiamoci dai bagordi natalizi con un nuovo flashback veneziano, e un splendido James Franco fotografato da Nicolas Guerin in occasione della serata evento Gucci Award For Women in Cinema.


sabato 24 dicembre 2011

Have Yourself a Merry Little Christmas

James Franco Italia vi augura un Buon Natale! 
Salvo news imperdibili, ci si ritrova tra qualche giorno con il post celebrativo di questo lungo anno "franco".

mercoledì 21 dicembre 2011

Pillole franche #10

Mentre il web perde tempo con il docente della NYU licenziato, si dice, per una D assegnata a James Franco (qui), tornano le Pillole franche per l'ultimo appuntamento del 2011 e con news decisamente più stimolanti.

- indiewire pubblica un ricca intervista a Shruti Ganguly, produttrice di Tar, il film ispirato dall'omonima poesia di C.K. Williams, ideato da James Franco e diretto insieme a 12 dei suoi studenti alla NYU. "Tar", il cui cast si è arricchito di attori tra cui Mila Kunis, Jessica Chastain, Michelle Williams, Henry Hopper, Zach Braff e Bruce Campbell, è stato definito dalla Ganguly come un Paris Je T'aime (nel suo essere corale), che incontra I'm Not There (nel mostrare più punti di vista del protagonista durante varie fasi della sua vita) e Tree of Life (nell'aspetto prettamente visivo). Proprio l'ultimo capolavoro di Malick è tra i film consigliati - insieme a Stranger Than Paradise di Jarmush e Hunger di Steve McQueen - da James alla sua classe per prepararsi alle riprese e seguire un comune filo conduttore stilistico. Girato in due settimane a Detroit e attualmente in post-produzione, "Tar" verrà presumibilmente presentato ad uno dei prossimi festival cinematografici.

James Franco sul set di "Tar"

- Il numero invernale di Ploughshares pubblica un racconto inedito di James intitolato "The Deer". Lo potete leggere sul sito ufficiale della rivista (qui).

- Secondo quanto riportato da Variety, James sarebbe in trattativa per interpretare un piccolo cameo nei panni di Hugh Hefner (padre di Playboy) nell'imminente biopic su Linda "Gola Profonda" Lovelace, diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman (Howl).

- Il film Sal - attualmente senza distribuzione - verrà presentato a gennaio durante la nuova edizione del Palm Spring International Film Festival.

- Dall'arte di Marina Abramović ai 100 registi da scoprire: James Franco consiglia 5 imperdibili libri dal catalogo Phaidon. (qui).

- DVD News: uscirà il 2 gennaio, Sua maestà (Your Highness), commedia di David Gordon Green con James Franco e Danny McBride, che arriva in Italia direttamente per il mercato home video, dopo il clamoroso flop incassato un po' ovunque; dal 5 gennaio sarà invece disponibile L'Alba del Pianeta delle Scimmie.

- Per concludere, e per dovere di cronaca, al già citato professore della NYU risponde Yale, che ci racconta il Franco professionale, interessato e rispettoso che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. (qui)

martedì 20 dicembre 2011

Il trailer e il poster di "The Broken Tower"

Visionario, introspettivo, ribelle, toccante e discusso, già dalle sue prime proiezioni festivaliere, per alcune scene piuttosto esplicite che hanno shockato e diviso pubblico e critica, The Broken Tower, quarta regia di James Franco, arriva finalmente al grande pubblico grazie alla Focus World. Il film, dedicato al poeta Hart Crane, verrà distribuito digitalmente a partire dal 10 gennaio. Ecco il trailer.



James Franco nel nuovo video di Jen Cummings

Lei è una cantante folk del Michigan, con un album di debutto in uscita a gennaio e un singolo, "Before We Sail", che avrà un ospite molto speciale nel suo video di lancio: James Franco. In attesa della versione finale, ecco un piccolo teaser.

sabato 17 dicembre 2011

Erased James Franco // megapost

Attraverso una narrazione inedita e rivoluzionaria, Carter dirige James Franco in Erased James Franco (2009), che rivisita e fa 'rivivere' i personaggi e le interpretazioni più significative e celebri della sua carriera. Man mano che il film si sviluppa, James interpreta anche la parte di Julianne Moore nel film di Todd Haynes, 'Safe' (1995), così come Rock Hudson nel film di John Frankenheimer, 'Seconds' (1966). Il risultato è una performance schizofrenica, formidabile e poetica che lo vede, non solo interpretare se stesso, ma anche una celebre 'prima donna' (Moore) e uno dei più carismatici sex symbol di Hollywood (Hudson). Scoprite uno dei progetti più curiosi e folli di James Franco subito fopo il salto.



giovedì 15 dicembre 2011

L'anteprima video della campagna di '7 For All Mankind'

Avvolto nella suggestiva cornice di un tramonto losangelino, James Franco dirige la nuova campagna primaverile di 7 For All Mankind.



Dopo il salto potrete vedere il video del backstage, pubblicato in esclusiva su Just Jared, che mostra i primi giorni di riprese della campagna (continueranno a gennaio). A proposito di questo nuovo ed inedito progetto, James ha dichiarato: "Le persone sono abituate al modo in cui vengono raccontate le storie nei film. C'è un arco narrativo ed emotivo con un inizio, una parte centrale e una fine. Ma in una campagna di moda come questa, seppur esistano elementi comuni ai film - attori, set e un guardaroba - non c'è l'obbligo di raccontare una storia allo stesso modo per attrarre il pubblico. Quindi si possono utilizzare tutti gli elementi di un film, ma sperimentare nuove soluzioni". Tra i primi nomi celebri coinvolti nella campagna, spunta il nome di Devendra Banhart che, secondo i rumors, potrebbe occuparsi della colonna sonora del video.

sabato 10 dicembre 2011

James Franco: la recensione di 'The Descendants' e 'Breaking Dawn: Part 1' per The Paris Review

L'ultimo lavoro di Alexander Payne, The Descendants, è tratto da un romanzo, ma, diversamente da Breaking Dawn: Part 1, il libro da cui è tratto non ha accumulato un esercito di seguaci così ferventi da arrivare a farsi cambiare il proprio nome. The Descendants e Breaking Dawn sono usciti nello stesso week-end. Senza dubbio uno dei due si sta giocando le sue carte in vista degli Oscar. Senza dubbio l'altro dominerà ogni categoria possibile degli MTV movie awards, incluse quella del miglior bacio, miglior "dude moment", miglior scena senza maglietta, e qualsiasi altra categoria celebrata dal network che produce Jersey Shore. I film sono, in tanti aspetti, molto diversi. Ma entrambi utilizzano il tema del sesso come substrato, promuovendo, invece, in superficie, un'idea sana di valori familiari; entrambi tendono a togliere valore all'essere madre; ed entrambi presentano personaggi così stabili finanziariamente, da rendere impossibile l'identificazione con essi. The Descendants è un film decisamente migliore, e lo è perché non è ostacolato dal precedente di un libro di successo, di fans accaniti, e di uno studio che vuole incassare (così tanto da dividere il prodotto in due film, anche a costo di allungare il brodo fino a renderlo insulso).



I personaggi di Alexander Payne sono sempre eccentrici, brutti e patetici. Appartengono alla classe media. Non sono in forma. Affrontano morte, divorzio, tradimenti, e sempre nel modo più goffo e inopportuno. Pensate a Matthew Broderick che si prepara ad un tradimento sciacquandosi i genitali in un motel, alla scena grottesca di Jack Nicholson e Katy Bates nella vasca da bagno, a Thomas Haden Church che entra furtivo nella casa in cui è appena stato a letto con la moglie di un altro solo per ascoltare la coppia raccontare il tradimento mentre fanno sesso. Quasi niente è bello a vedersi nel tipico cinema di Payne. Ma The Descendants non è un tipico film di Payne. È ambientato alle Hawaii, ha George Clooney come protagonista e la bellissima Shailene Woodley che interpreta la sua figlia maggiore. I suoi bikini sono così presenti nel film che praticamente figurano nella lista del cast.

All'inizio del film, il personaggio di Clooney sfata un mito sulle Hawaii, dicendo che non sono poi così piene di persone che oziano e si divertono; sono piene di persone che soffrono e che devono lavorare per guadagnarsi da vivere. Ma poi il film procede nel verso opposto: Clooney non lavora, le sue figlie sono state ritirate da scuola e tutti insieme si rilassano nei club e mangiano gelati. Devono rintracciare un uomo che ha avuto una storia con la moglie di Clooney – ma questa ricerca li porta nel più lussuoso dei resort dell'isola, quell'isola che appartiene alla famiglia di Clooney. Tutto, in breve, è bello. Tutto è anti-Payne. Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica. La moglie di Clooney l'ha tradito. Ma, tranne che nei trenta secondi iniziali, quando la vediamo divertirsi su uno sci d'acqua, non la incontriamo più. Passerà il resto del film in coma. Sentiamo parlare del suo amore per le barche e per il bere, lacrime vengono versate. Ma ogni confronto con lei è necessariamente unilaterale. Entrambi se la cavano facilmente: la moglie adultera non deve rispondere per se stessa, e il marito tradito non deve subire l'umiliazione di un divorzio. La vita è semplice alle Hawaii; e lo è anche la morte.

La morte entra in scena altrettanto facilmente nell'ultimo episodio della saga di Stephenie Meyers. La Meyers ha ambientato la sua storia di vampiri nell'età adolescenziale (non importa che Edward abbia più di cento anni e potrebbe benissimo essere il bis-bis-nonno di Bella), e gli ostacoli e le abilità dei vampiri diventano una metafora del caos emotivo tipico dell'adolescenza. Nel primo episodio di "Twilight", Edward non può baciare Bella perché ha paura di eccitarsi a tal punto da perdere il controllo di sé e succhiarle il sangue; per loro il sesso è l'equivalente della morte. Non che il suo senso del decoro gli impedisca di uccidere vampiri malvagi o quasi assassinare un gruppo di ragazzi di cui riesce a percepire i pensieri, in particolare concentrati su un desiderio di stupro. Edward ha ucciso, e in Breaking Dawn, apprendiamo che ha ucciso molto.



Evidentemente entrano in gioco altri terreni proibiti. I protagonisti finalmente si sposano, avendo atteso la saggia età dei diciotto anni, e dal momento che, doverosamente, il libro e il film ce li presentano ormai sposati, allora è permesso loro di passare all'argomento "sesso". Per un film che si proclama sessualmente responsabile, i film di "Twilight" sono disgustosamente dipendenti dall'idea del sesso adolescenziale per attirare spettatori. Gli attori si stuzzicano a vicenda mostrando pezzi di carne, i loro corpi in bella mostra avviluppati in un modo disturbante; l'ondulazione dei muscoli sul petto di adolescente di Taylor Lautner è una visione solo leggermente migliore di quella delle piccole concorrenti del concorso di bellezza alla fine di Little Miss Sunshine. I fans si sono schierati in due squadre (Team Jacob e Team Edward) e, considerando che già sanno come si risolve il triangolo amoroso tra Bella, Edward e Jacob, la scelta di una squadra piuttosto che un'altra può significare poco più che – bè, potete immaginarlo. 

Non che il sesso porti a nulla di splendido quando finalmente si consuma. Bella (attenzione allo spoiler!) aspetta un bambino-vampiro che apparentemente cresce nel giro di poche settimane, la obbliga a bere sangue e la divora dall'interno. Quest'idea terrificante della gravidanza culmina con i rivali in amore di Bella che le praticano un cesareo, come se stessero giocando ad un perverso gioco del dottore. L'essere madre è la pecora nera anche in The Descendants. Poco dopo viene rivelato che la figlia odia sua madre perché l'ha colta nell’atto del tradimento; è la figlia, infatti, che lo rivela a suo padre e lo aiuta nella caccia all'uomo. La madre resta in stato comatoso, e il film suggerisce che l'adultera ha avuto ciò che meritava. Nemmeno il suo amante, quando finalmente appare, la ama. Bella inizialmente non se la passa meglio. Nonostante i migliori sforzi dei ragazzi, muore durante il parto. Ma niente panico! La si può salvare trasformandola in vampiro, soluzione non applicabile a gran parte delle mamme adolescenti. Ma di nuovo, i creatori di Twilight sanno bene quando sputare sangue per inventarsi qualcosa per le loro sceneggiature.

Testo di James Franco per The Paris Review 
Traduzione di Chiara Fasano per James Franco Italia

giovedì 8 dicembre 2011

James Franco ospite del Phaidon Store di New York

 
L'attore, nonchè lettore onnivoro, James Franco, il curatore e critico d'arte contemporanea Massimiliano Gioni, il produttore, regista e sceneggiatore Judd Apatow, sono tra i grandi nomi che parteciperanno alla rassegna natalizia organizzata dalla libreria Phaidon di New York. Il 12 dicembre, nel negozio in Wooster Street, Franco e co. apriranno idealmente le loro biblioteche private rivelando i libri che li hanno ispirati nel loro lavoro. La lista degli artisti che solleveranno il coperchio sulle loro passioni e predilezioni letterarie, include Olaf Breuning, Luis Gispert e il curatore Aaron Rose.

mercoledì 7 dicembre 2011

A Streetcar Named Desire: prime foto dal set

Pubblicate sul profilo facebook di Val Lauren le prime immagini dal set di A Streetcar Named Desire, nuovo film da regista di James Franco che si cimenta con un classico di Tennessee Williams, già portato al cinema nel 1951 da Elia Kazan e dall'indimenticabile Marlon Brando in coppia con Vivien Leigh. Lauren, che reciterà il ruolo di Stanley Kowalski, si trova in questi giorni sul set, a Detroit, insieme a Robyn Cohen che vestirà i panni di Blanche DuBois. Stando a quanto già trapelato in precedenza, il film verrà girato interamente su un palcoscenico teatrale.



lunedì 5 dicembre 2011

James Franco per Max Vadukul

The ultimate classy gentleman. Direttamente dal photoshoot veneziano del mensile ICON (qui e qui), due scatti di Max Vadukul, finalmente textless.



domenica 4 dicembre 2011

In case you missed it: James Franco in "Drink Your Milk"

Drink your Milk, cortometraggio diretto da Nicole Poor e Joelle Leung, esamina con ironia i temi delle norme sociali e della disinformazione. Così, mentre i protagonisti del video si ribellano contro regole prestabilite, creano a loro volta delle proprie norme sociali. In fondo la ribellione è un atto di iprocrisia. E James Franco quale regola infrange? Guardatelo nel video qui sotto.