martedì 30 ottobre 2012

"Dream" e "Tar" al Festival Internazionale del Film di Roma

Nel ricordarvi che sono disponibili da ieri i biglietti per la doppia proiezione di "Dream" e "Tar" del 16 novembre (qui tutte le info), leggiamo le sinossi ufficiali diffuse dal Festival Internazionale del Film di Roma.

TAR (in concorso nella sezione Lungometraggi CINEMAXXI)


Una jam session cinematografica tratta dall'omonima raccolta del poeta C.K. Williams, vincitore del Premio Pulitzer. Scritto e diretto da 12 registi, il film mette insieme diverse poesie, dando origine a un libero itinerario poetico attraverso la vita di Williams. Viaggiando nel tempo e attraversando così vari decenni della sua vita, Williams è pervaso da una sensazione di ringiovanimento e al contempo di perdita, comprendendo il senso degli incontri passati e presenti. Il suo costante rivolgersi al passato e il desiderio di conservarne memoria, gli impediscono di essere vicino alla moglie e di tenere uniti i ricordi alla vita presente. Ma nel corso del viaggio comprenderà quanto entrambi siano importanti.

DREAM (in concorso nella sezione cortometraggi CINEMAXXI)


«Dream nasce da fonti molteplici - racconta James Franco - «sono immagini che vengono da sogni e da esperienze personali e non, dalla morte, dalla vita e dalla fotografia di Gregory Crewdson. è composto da un unico piano sequenza, che evoca la fluidità dei sogni. Abbiamo lavorato molto sulla scenografia, cercando di modellare il film come una scultura.»

domenica 28 ottobre 2012

Walking After Midnight: Final Film

Dopo la pubblicazione delle quattro clip (qui), dirette da James Franco per il famoso brand di calzature femminili Stuart Weitzman, arriva il cortometraggio finale di "Walking After Midnight", dove l'occhio dell'attore segue la modella Petra Nemcova per le strade notturne di Manhattan. Guardatelo qui sotto, accompagnato da alcune immagini del backstage.



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sabato 27 ottobre 2012

The Search for the Real -- October



Caro/a R______,
Sono in aereo, pronto per il decollo da Jackson, Mississippi, con scalo ad Atlanta. Ormai da quattro settimane, nelle giornate libere, faccio avanti e dietro da Jackson a Los Angeles per le lezioni. Sto insegnando regia, scrittura creativa e interpretazione sia a classi della quadriennale che a classi della specialistica, e per quanto riguarda scrittura e interpretazione, per me è la prima volta. Se dovessi insegnare queste discipline come se fossero programma di un Master, saprei esattamente cosa fare, ma in questo caso sto cercando di fare le cose in maniera un po' diversa. Prima di tutto organizzo le mie classi come gruppi unificati e li faccio lavorare su un unico progetto collettivo che poi avrà una vita al di fuori dell'aula. Le classi di regia lavoreranno su soggetti individuali che saranno successivamente uniti in un lungometraggio finale. Quelle di scrittura creativa realizzeranno degli scritti che faranno parte di un'unica raccolta di monologhi, possibilmente con tematiche, luoghi e personaggi simili tra loro. In più ho inserito l'elemento della performance: ogni studente leggerà un breve passo ogni settimana, alla maniera di Spalding Grey, e sarà filmato. Alla fine ci sarà un progetto più ambizioso, in cui gli studenti partiranno da una fonte (probabilmente poesie di Komanyaaka) e la integreranno con la loro vita quotidiana per poi realizzare un video utilizzando le loro esperienze e allo stesso tempo elevandole, mescolate con qualcosa di più grande – in questo caso, l'esperienza di Komanyaaka durante la Guerra del Vietnam.

***
 
Sono anche felice di annunciare che gli sforzi del primo di questo tipo di corsi siano confluiti in un film collaborativo, intitolato Tar, che sarà presentato in anteprima al Festival di Roma (diretto quest'anno dall'ex direttore del Festival di Venezia, Marco Muller). Non male. Sono molto orgoglioso delle mie radici alla NYU; è bello vedere che i miei ragazzi abbiano raggiunto un risultato del genere. Ho sentito che James Van Der Beek in Don't Trust the B---- in Apartment 23 sta cercando di surclassarmi come professore della NYU; bè, ora ha qualcosa di concreto con cui competere. Anche il New York Post è alla forsennata ricerca di gossip accademico, perché vogliono disperatamente beccarmi fuori da locali. Penso che Tar sia la risposta: che si fottano. 

venerdì 26 ottobre 2012

James Franco intervista Jeffrey Eugenides per 'Playboy' (HQ scan)

Continua su Playboy USA la rubrica di James Franco, che sul numero di novembre intervista Jeffrey Eugenides, autore de "Il Giardino delle Vergini Suicide" e vincitore del premio Pulitzer per il romanzo "Middlesex".



mercoledì 24 ottobre 2012

James Franco fotografato da Joe Lederer

Andiamo indietro di un anno con uno scatto inedito di Joe Lederer, che immortala James sul set di "Rise of The Planet of The Apes". A voi i commenti.

martedì 23 ottobre 2012

Festival di Roma: James Franco protagonista della sezione CINEMAXXI

Si è tenuta oggi al museo MAXXI di Roma, la conferenza stampa di presentazione del programma di CINEMAXXI, la sezione più sperimentale di questa settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. James Franco ne sarà protagonista. Farà parte del concorso il lungometraggio "Tar", di cui è supervisore e protagonista di uno degli episodi (trovate qui tutte le informazioni sul film). Il poliedrico artista americano presenterà anche un cortometraggio da regista, "Dream", della durata di 1 minuto e riceverà il premio Cubovision, riconoscimento speciale dedicato ad attori e registi che con il loro lavoro scrivono la storia del cinema. A chi ha criticato il Festival di Roma per non essere abbastanza glamour, il direttore Marco Müller ha risposto così: "Non è vero che non ci sono divi, ci sono i divi che ci piacciono." Le date e gli orari di eventi e proiezioni saranno diffuse nei prossimi giorni. Confermata quindi la presenza dell'attore, che sarà presente con un calendario ricco di appuntamenti. (fonte: corriere.it)



AGGIORNAMENTO 24/10/12 
Rilasciato il calendario ufficiale del Festival (scaricabile qui). "TAR" verrà proiettato il 16 novembre alle ore 22 in Sala Sinopoli, preceduto dal corto "DREAM". L'incontro con James Franco e Douglas Gordon, sempre il 16, alle ore 17.

sabato 20 ottobre 2012

James Franco all'Austin Film Festival '12: l'incontro col pubblico

Uno stanco, ma simpatico James Franco ha calcato il palco dello Stephen F. Austin Inter-Continental Hotel, davanti ad una sala piena zeppa di persone. Con in testa un cappellino dei San Francisco Giants, che si è tolto prima di salire sul palco, Franco ha ammesso di avere pochissime (se non zero) ore di sonno, il che non è una sorpresa per chiunque segua la carriera dell'instancabile factotum.

Franco era felice di essere all'Austin Film Festival, nonostante fosse esausto, perché ama la manifestazione. È qui, ha detto al pubblico, che si rincontrò con Judd Apatow e iniziarono a pensare ad suo un ritorno alla commedia, dopo una serie di ruoli drammatici.

"Lui scrive per gli attori", dice di Apatow, l'uomo che ha lanciato la sua carriera con "Freaks and Geeks". "L'altra cosa che fa, nei suoi film migliori …può suonare banale, ma ci mette il cuore."

Franco ha detto che una delle più belle cose di Apatow è che lascia tanto spazio agli attori, riferendosi al ciak di 22 minuti che ha usato in "Funny People", "praticamente una sit-com in solo un ciak."

"Se fai così, hai sempre bisogno di persone di cui ti fidi, così puoi provare idee stupide e buttarti senza timore", ha detto Franco.



Il moderatore Barry Josephson gli ha fatto una domanda aperta sul suo processo creativo e le sue ispirazioni, ma l'attore-scrittore-regista-produttore ha deciso di parlare del suo attuale ruolo di insegnante.

"Uno dei motive per cui insegno… può sembrare falso, ma è perché voglio restituire quello che mi è stato dato e dare a registi appassionati e che lavorano duro le stesse opportunità che io ho avuto."

Franco ha detto di essere attratto dall'entusiasmo e l'eccitazione che i giovani registi dimostrano di avere a lezione.

Poi il Professor Franco ha fatto un po' di analisi filmica di "127 Ore", spiegando come Danny Boyle abbia creato la tensione e come l'uso della camera a mano che Franco utilizza nel film, costruisca un senso di intimità.

Non importa cosa pensiate del film, ha detto Franco, ma non si può negare che abbia avuto un effetto potente sulle persone che l'hanno visto.

"Ad ogni proiezione a cui ho assistito c'era sempre qualcuno che si sentiva male."

Sulla sequenza intensissima in cui Franco cerca di liberarsi dalla roccia che l'ha intrappolato, l'attore ha detto che aveva il corpo pieno di ematomi alla fine dei 21 minuti di ciak. Boyle gli ha detto di andare avanti fino al suo "cut", e il risultato è una scena affascinante e avvincente, che, secondo chi scrive, è una delle migliori scene del 2010.

Conosciuto per il suo zelo e per l'agenda piena di impegni di lavoro, Franco ha parlato di come si prepara per un ruolo, inclusa quella volta in cui andò a visitare la scuola frequentata da Paul Feig nel Michigan, per capire l'influenza su "Freaks and Geeks". Ha anche detto di aver pagato per delle lezioni di equitazione (e di come si sta su un cavallo mentre galoppa) e di scherma nel giardino della sua ex, per una preparazione (troppo) completa.

Ma Franco ammette di aver fatto tante cose superflue, quando doveva solo capire quale fosse la volontà del regista e i suoi bisogni, perché un film è del regista che lo fa. Lo scopo di Franco, ora, su un set, è quello aiutare il regista a realizzare la sua visione.

Dal pubblico gli è stato chiesto se gli sia mai stato offerto un ruolo che lo abbia messo in trepidazione nell'accettarlo.

Franco ha detto che di solito non ha problemi o particolari timori nell'accettare qualsiasi ruolo e ha raccontato un grande aneddoto su Paul Thomas Anderson. Franco, che ha chiamato Anderson il più grande regista americano, ha detto che gli ha parlato diverse volte per entrare nel cast di "The Master". Anderson gli ha risposto che doveva essere spaventato dal ruolo. Franco ha riso e ha detto che per quanto volesse lavorare con Anderson, non era particolarmente spaventato dalla parte.

Ma dopo aver visto "The Master", che ha elogiato, Franco ha detto che una volta vista la performance di Joaquin Phoenix, ha capito cosa volesse dire Anderson: "Oh, voleva che andassi fuori di testa."

fonte: austin360.com

venerdì 19 ottobre 2012

Pillole franche #15

- James è atteso oggi all'Austin Film Festival dove presenterà "Francophrenia", il documentario girato sul set della soap "General Hospital". La proiezione è prevista per le 19 (le 2, ora italiana) al Paramount Theatre di Austin. (fonte AFF)

- Partite a Roma il 17 ottobre le riprese di "Third Person", il nuovo dramma corale di Paul Haggis con un cast all-star che include anche James Franco e Mila Kunis, interpreti di una coppia di ex in lotta per l'affidamento del loro figlio. Non si hanno ancora notizie relative all'arrivo di James sul set romano, ma non dovrebbe avvenire comunque prima di novembre.

- Vogue Brasil rivela in anteprima che, il prossimo 12 novembre, James Franco sarà l'ospite d'onore dell'inaugurazione del nuovo store Gucci a San Paolo.



- Attualmente impegnato alla UCLA come insegnante di Scrittura Creativa (Sceneggiatura), James ha ottenuto una nuova cattedra alla USC. La prossima primavera, insieme al socio d'affari Vince Jolivette, terrà un corso finalizzato alla produzione di otto cortometraggi che verranno poi montati in un unico film. Il corso, intitolato "The Labyrinth", viene descritto come un percorso attraverso il quale gli studenti dovranno esplorare "lo sconosciuto, l'inspiegabile e l'inimmaginabile". (fonte HuffingtonPost)

martedì 16 ottobre 2012

Tar: la prima foto ufficiale e dettagli sul segmento "One Of The Muses"

Abbiamo già parlato di "Tar" il film diretto dai 12 studenti della NYU, seguiti da James Franco lo scorso anno, che verrà presentato al Festival di Roma il prossimo novembre. Strutturato in segmenti ispirati all'omonima raccolta di poesie di CK Williams, "Tar" si presenta come un suggestivo viaggio nella vita del poeta, raccontata attraverso i suoi versi. L'ultima poesia della raccolta, intitolata "One Of The Muses", è interpretata nel film da James Franco, Mila Kunis e Henry Hopper (durata: 11 minuti).

"One Of The Muses" racconta la tumultuosa notte di un CK Williams adulto (James Franco), a letto, insonne, mentre contempla le ombre che fluttano nelle le pareti della camera. Si immerge così, lentamente, nelle sue memorie più profonde, fino a quando si rivede ventenne (Henry Hopper) con Sarah, il primo amore. Un'esperienza catartica che rafforza il suo presente con la moglie Catherine (Mila Kunis).


James Franco arriva sul set di "Homefront"

Dopo essere stato avvistato a Londra nel weekend, in compagnia di Douglas Gordon, James arriva oggi a New Orleans per le riprese di "Homefront", il dramma action di Gary Fleder sceneggiato da Silvester Stallone. In "Homefront", lo ricordiamo, James interpreta il villain Gator, magnate della metanfetamina che si scontrerà contro l'agente della DEA Phil Broker, interpretato da Jason Statham. Nel cast anche Winona Ryder, Frank Gillo, Kate Bosworth e Rachelle Lefevre.

Guarda qui la gallery completa >>

lunedì 15 ottobre 2012

James Franco su Self Service

Nuovo photoshoot per James Franco, immortalato nella sua casa di New York da Maciek Kobielski, per l'uscita n°37 del magazine Self Service.


Corsa agli Oscar per James Franco con "Spring Breakers"



Davanti ad un film così divisorio come "Spring Breakers", l'unica certezza è quella di essere l'antitesi di tutto ciò che in genere piace all'Academy. Stiamo parlando dei premi Oscar, e nei suoi 90 minuti di scorribande adolescenziali, musica rap, colori lisergici e linguaggio scurrile, il film di Harmony Korine è l'incubo annunciato dei selezionatori. Aggiungete poi il divieto ai minori di 18 anni (in USA un suicidio commerciale) e un'uscita in sala prevista per la prossima primavera, che esclude automaticamente la pellicola dall'edizione del 2013. Ma, secondo quanto riporta in esclusiva showbiz411, la Annapurna Pictures, dopo il successo di critica e pubblico a Venezia e al TIFF, vuole tentare il miracolo spingendo la candidatura di James Franco nella categoria "miglior attore non protagonista". Come? Cambiando i piani e facendo uscire "Spring Breakers" a dicembre, condizione indispensabile per poter concorrere agli Oscar. Alien, lo spacciatore rapper creato da James Franco è, senza dubbio, non solo una delle migliori interpretazioni maschili dell'anno, ma anche il ruolo più riuscito della carriera dell'attore, perfettamente calato nel folle mondo messo in piedi da Korine. La concorrenza sarà spietata, con in pole position Philip Seymour Hoffman in "The Master" (anch'esso distribuito da Annapurna), Alan Arkin e John Goodman in "Argo," Robert DeNiro in "Silver Linings Playbook," Jim Broadbent in "Cloud Atlas," senza contare le più che probabili candidature per "Les Miserables" e "Django Unchained." Non rimane che aspettare gennaio per conoscere la cinquina e magari sperare che Alien si porti a casa nuova ferraglia da aggiungere allo "sfuff and shit" della sua collezione.

venerdì 12 ottobre 2012

Glenn Close e James Franco nel cast di 'The Grace That Keeps This World'

Glenn Close, James Franco e Brit Marling saranno i protagonisti di The Grace That Keeps This World, un adattamento del romanzo di Tom Bailey (inedito in Italia) che il regista di Terri, Azazel Jacobs dirigerà da una sceneggiatura di Matthew Aldrich. Ambientato sui monti dell'Adirondack, The Grace That Keeps This World è la storia della famiglia Hazen, i cui conflitti generazionali si intrecciano con un'indagine della polizia sulla violazione dei confini di caccia.



In attesa di notizie più dettagliate sul resto del cast e sull'inizio delle riprese, ecco la sinossi del romanzo:
   
Per gli Hazen, sopravvivere è uno stile di vita. Gary Hazen è un rispettato forestale e cacciatore, conosciuto per i suoi buoni istinti e la pianificazione meticolosa. Lui e sua moglie Susan, insieme dai tempi del liceo, hanno educato i loro figli a vivere una vita semplice e onesta. Nonostante ciò, i ragazzi, ora cresciuti, si stanno allontanando. Il figlio maggiore, Gary David, frequenta segretamente una donna che suo padre non approverebbe, e Kevin, il più giovane, ha ambizioni che vanno ben oltre i confini innevati della cittadina. Il primo giorno della stagione di caccia, gli uomini della famiglia Hazen si addentrano nel bosco, ignari che il viaggio che stanno per compiere li costringerà a fare i conti con le loro differenze e cambierà per sempre le loro vite.

mercoledì 10 ottobre 2012

'Tar' in programma al prossimo Festival Internazionale del film di Roma

E' stato presentato oggi il programma della settima edizione del Festival Internazionale del film di Roma, che si terrà quest'anno dal 9 al 17 novembre prossimi.

Guidato dall'ex direttore della Mostra del Cinema di Venezia Marco Müller, il Festival è diviso in quattro sezioni ufficiali: Concorso, Fuori Concorso, Prospettive Italiane e CinemaXXI. L'ultima è definita come "una linea di programma dedicata alle nuove correnti del cinema mondiale senza distinzione di genere e durata, dedicata a opere che esprimano le ridefinizione continua del cinema all’interno del continente visivo contemporaneo." In questa sezione concorrerà "TAR", film realizzato con la supervisione di James Franco dagli studenti del suo corso tenuto alla New York University lo scorso inverno.

Il film è basato sull'omonima raccolta di poesie del premio Pulitzer CK Williams, pubblicata nel 1983. Ogni studente ha realizzato un cortometraggio basato su un singolo poema, successivamente uniti e montati in un unico lungometraggio d'insieme.

Prodotto dalla Rabbit Bandini Production di James Franco e Vince Jolivette, "TAR" è interpretato dallo stesso Franco nei panni del poeta CK Williams e da Mila Kunis nel ruolo di sua moglie. Henry Hopper incarna invece il poeta da giovane e Jessica Chastain sua madre. Fanno parte del cast anche Zach Braff e Bruce Campbell.

Non sappiamo ancora in che data il film verrà presentato a Roma, né se James Franco sarà presente. Ogni novità sarà comunicata sul blog al più presto.

James Franco sul set di "Tar"

sabato 6 ottobre 2012

James Franco's 40 Minutes

Traduzione italiana: Chiara Fasano per James Franco Italia

James Franco in un film gay? Molti di voi sicuramente staranno già andando su Google Immagini per digitare: "James Franco gay film arte foto nudo". Come è logico. Ma prima, fate un respiro profondo e continuate a leggere. Perché non si tratta di una follia passeggera di Franco. La collaborazione tra l'attore laureato alla Tish e il regista di "mumbleporn" Travis Mathews è più che una scusa per vedere Franco contorcersi con dei "leather-daddy", anzi, è un'esplorazione ben fatta e che fa riflettere sulla cultura gay ungerground e sugli interessi stessi di Franco in merito alle tematiche queer. Per James Franco's 40 Minutes, i due hanno re-inventato i 40 minuti di scene tagliate dal controverso film del 1980 Cruising di William Friedkin, con Al Pacino nei panni di un poliziotto sottocopertura in vari bar gay di New York per indagare su una serie di omicidi. Il risultato è una sorta di documentario/dietro le quinte, che sarà proiettato fino al prossimo 15 ottobre esclusivamente nei camerini del nuovo punto vendita new-yorkese di COSTUME NATIONAL al 150 di Greene Street, come parte del progetto intitolato "NEW NO DARK WAVE" che vede protagonisti James Franco, Aaron Young, Frédéric Beigbeder, Daniel Firman e Tobias Wong e curato da Natacha Polaert. Una versione estesa, invece, sarà presentata nei circuiti festivalieri dei mesi a venire. Franco ha dichiarato a PAPERMAG: "Volevamo rivisitare Cruising per tante ragioni, una delle quali è celebrare l'omosessualità senza vergogna del film, l'atteggiamento fuori dall'ordinario che gli uomini assumevano in questi locali." Abbiamo anche chiacchierato con il regista su com'è nata la collaborazione con Franco, sul fare un "film nel film" e sulla dimenticata arte del battuage.


Qui trovate un esclusivo tesear trailer e delle foto promozionali. Ah, e spoiler alert: Franco non si spoglia. Ci spiace.

Allora, da dove è nata l'idea del progetto e come hai coinvolto James?

James era interessato ad un progetto artistico che avesse dei riferimenti a Cruising. E voleva che ci fosse del sesso gay. Io avevo appena fatto un giro dei festival piuttosto lungo con il mio primo film I Want Your Love. In quel film ho inserito del sesso reale che si intreccia con la narrativa. Quindi l'assistente di James mi ha contattato e mi ha detto: "Ti andrebbe di lavorare con James a questo progetto?" Quando abbiamo cominciato a parlarne, il processo è diventato più collaborativo. James praticamente mi ha chiesto di vedere Cruising e capire se ci fosse qualcosa che mi interessasse e mi stimolasse. Non sapevo che William Friedkin, il regista dell'originale, avesse fatto i salti mortali con la censura, per ottenere alla fine il divieto ai minori. E dovette tagliare 40 minuti di girato.

Quindi ho pensato, "perché non facciamo qualcosa del tipo: 'James Franco re-inventa i 40 minuti di Cruising'?". Lo volevo fare per varie ragioni. Prima di tutto perché avevamo molto poco tempo e un budget minimo, quindi una cosa super ricercata cercando di essere autentici sarebbe risultata finta. Piuttosto, volevamo che la gente capisse dall'inizio che abbiamo costruito il tutto. Per questo ci siamo focalizzati così intensamente su quella scena tagliata.

L'attore Val Lauren, che interpreta il personaggio di Al Pacino, è un amico di James e all’inizio non voleva affatto far parte di questo progetto, ma poi è salito a bordo, e con entusiasmo, proprio perché c'era James. Allora ci è stato chiaro che stavamo creando questo parallelo tra la storia originale di Cruising, che vede l'incursione di Al Pacino nel bassifondi gay di New York e l'incursione di Val Lauren nel nostro film. Entrambi sono forzati a vivere e ad affrontare un esperienza in uno spazio estremamente omosessuale.

venerdì 5 ottobre 2012

[ANTEPRIMA] Iconoclasts

L'Huffington Post pubblica in esclusiva un'immagine dall'episodio di Iconoclasts, con protagonisti James Franco e Marina Abramovic, che andrà in onda il 9 ottobre su Sundance Channel. Nel suo ultimo esperimento artistico, James si sottopone al "Metodo Abramovic," con l'artista che copre il suo corpo nudo di foglie d'oro, trasformandolo in una scultura vivente. Vi ricordo che la puntata sarà poi disponibile in download su itunes. Nel frattempo, non perdete questa piccola anteprima video dove James parla del suo approccio al processo creativo.

mercoledì 3 ottobre 2012

A Search for the Real: Summer Is Over



Caro R_________,

Sono stato molto occupato. Non so se più del solito, ma  stanno accadendo molte cose. Sono giù vicino a Jackson nel Mississippi a lavorare al film di Faulkner. È il più gran film che abbia diretto finora, in termini di soldi, ma ha anche più personaggi di ogni altro film a cui io abbia lavorato. Penso che il genere di cose che questo cast più grande mi ha fatto prendere in considerazione, hanno molto che può essere applicato alla scrittura. Gli ultimi tre film che ho diretto si concentravano su di un unico, isolato protagonista: The Broken Tower (su Hart Crane), Sal (sull'ultimo giorno di vita dell'attore Sal Mineo), e Child of God di Cormac McCarthy (su un necrofilo omicida nei boschi). In quei film mi sono potuto concentrare sui minimi particolari del comportamento di ogni personaggio. Erano film piccoli che operavano attraverso i dettagli e non erano dipendenti dal dialogo (verbale o attraverso il linguaggio del corpo). Quando un personaggio è isolato in un film, egli comunica tuttora i suoi sentimenti al pubblico, ma l'asse della comunicazione viene spostata da personaggio a personaggio (qualcosa che il pubblico sovrintende e ode per caso) e diventa più di una connessione tra personaggio e pubblico. Non voglio dire che i personaggi rompono la quarta parete, e non voglio dire che non sono impegnati con il loro ambiente o non si coinvolgono in lotte dentro di sé, ma un canale di comunicazione viene portato via quando altri personaggi non sono lì ad interagire con egli. Quindi, un personaggio isolato risponde comunque realisticamente al mondo e alle sfide attorno a lui, ma non ha bisogno di comunicare i propri sentimenti ad altri personaggi, solo al pubblico attraverso il suo comportamento e le sue azioni.

James Franco per la nuova campagna Stuart Weitzman

Continuano le incursioni di James Franco nel mondo della moda. Testimonial di Gucci, regista e fotografo delle campagne primaverile e invernale del brand americano 7 For All Mankind, ora è la volta di una collaborazione con il marchio produttore di scarpe e accessori femminili Stuart Weitzman.


Ad agosto Franco ha diretto la nuova campagna pubblicitaria, con protagonista la modella Petra Nemcova. Il progetto è nato grazie alla sua collaborazione di lunga data con l'agenzia pubblicitaria Lipman, che, tra l'altro, lavora anche con 7 For All Mankind. Lipman ha preso in mano il marchio americano per dargli nuova vita, una nuova immagine più sexy e giovanile. Chi avrebbe potuto accettare la sfida, se non James Franco?

"Abbiamo considerato la possibilità di realizzare dei video originali con protagoniste le scarpe" spiega l'attore. "Abbiamo deciso di raccontare delle mini-storie focalizzandoci sui piedi. Sono video molto più stilizzati e astratti rispetto alle altre campagne a cui ho lavorato."

I video sono ispirati al film del 1989 "Mondo New York", che narra di una ragazza e dei suoi incontri in vari posti della città. La versione di Franco è ovviamente più glamour e vede la Nemcova che cammina in luoghi famosi della Grande Mela. "In qualche modo i personaggi diventano le scarpe e la città stessa", scrive Franco. La colonna sonora, una cover di "Walking After Midnight" di Patsy Cline fatta dai Girl in a Come, ha un ruolo fondamentale, perché accompagna questa donna misteriosa in giro per la città nel caldo della notte.

 "Petra ha dei vestiti che mettono molto in mostra il suo corpo, in modo che la sua presenza si noti particolarmente mentre cammina per le strade, specialmente quando la seguo con la camera", ricorda Franco.

Con il titolo Walking After Midnight il cortometraggio sarà diffuso in quattro parti sulla pagina facebook ufficiale di Stuart Weitzman per tutto il mese prossimo. Ecco la prima:



fonte nymag

martedì 2 ottobre 2012

Korine e Franco su L'Officiel Hommes Paris: l'intervista

Chiacchierata tra l'indomabile James Franco, intellettualoide dalla bella faccia, capace di passare dai blockbuster ai i film d'autore e l'enfant terrible del cinema indie americano, Harmony Korine, non nello "Spring Break", ma allo Chateau Marmont.

Quattro giovani californiane sexy, sfrontate e delinquenti in vacanza incontrano un rapper/gangster tatuato, sulle note della colonna sonora firmata Skrillex. Il teaser di Spring Breakers, il nuovo film di Harmony Korine, ex sceneggiatore prodigio di Larry Clark, è a dir poco allettante. Ma dovremo aspettare il 2013 per vederlo in Francia e scoprire un James Franco irriconoscibile: trecce nei capelli, denti d'oro e tatuaggi, interpreta un bizzarro essere umano per metà gangster, per metà rapper. I due erano fatti per incontrarsi a un certo punto, perché hanno entrambi un briciolo della stessa follia, della stessa esuberanza, della stessa voglia di oltrepassare i limiti di ciò che è convenzionale. Ecco l'intervista incrociata ai due ribelli della settima arte made in USA.



Come vi siete incontrati?

JAMES FRANCO: Credo di aver incontrato Harmony per la prima volta al vernissage di Dan Colen alla Gagosian Gallery di New York. Ma era da molto prima che parlavamo di lavorare insieme.

HARMONY KORINE: Ci siamo incrociati ad un vernissage a New York, ma avevamo già parlato per telefono prima.

Cosa vi ha affascinato dell'altro immediatamente?

JAMES: I film di Harmony hanno avuto una grande influenza su di me sin dal liceo. È uno dei pochi registi americani che spingono i limiti dello stile e dei contenuti.

HARMONY: [James] è un grande attore. Inventa e illumina la sua strada. Fa quello che vuole. Si muove molto velocemente. Sa fare tutto.

L'idea di realizzare questo film vi è stata chiara dall'inizio?

JAMES: Volevamo fare qualcosa insieme. Avevamo delle idee, poi Harmony ha avuto questo flash, questa ispirazione e mi ha parlato di Spring Breakers. Una volta che gli ho detto di essere d'accordo, ha scritto la sceneggiatura in tre settimane.

HARMONY: Avevo questa idea di alcune ragazze in passamontagna e pistole che derubavano turisti sulla spiaggia. Ho creato una storia intorno a questa immagine.

Cosa vi piace di Parigi?

JAMES: Adoro l'apparenza fisica della città. Amo girare film a Parigi.

HARMONY: Amo quella città. Ci ho vissuto per un po', mangiavo solo al McDonald's. Uscivo con una ragazza a cui mancavano i denti d'avanti. Era geniale.

Siete entrambi considerati artisti "trasversali". Quale mezzo d'espressione artistica vi piace di più?

JAMES: Ciò che preferisco è realizzare dei film, ma sono attratto da qualsiasi disciplina.

HARMONY: Fare film sarà sempre ciò che amo di più, ma ora non vedo di rivedere la mia figlioletta, tornare a Nashville e giocare a basket a primavera.

fonte: L'Officiel Hommes Paris, Fall '12
traduzione: Chiara Fasano per James Franco Italia

Guarda "Crime", il nuovo video dei Daddy

"Sei stata un crimine che ho dovuto commettere", canta James Franco in Crime, il pezzo più suggestivo e smaccatamente Motown contenuto nell'ep di debutto dei Daddy, MotorCity. Ad accompagnarli, non a caso, la voce sinuosa di Smokey Robinson.


lunedì 1 ottobre 2012

Nuove foto dal set di "As I Lay Dying"

Madison, Mississippi. Le riprese stanno per terminare, ma ecco nuove splendide foto scattate da Trip Burns sul set di "As I Lay Dying".



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