di James Franco
Parliamo un po' di Dennis Lehane. L'autore di Boston di 48 anni è il maestro della narrativa dei segreti repressi. La rivelazione di questi segreti spesso coincide con la scoperta dei fatti che si nascondono dietro alle trame degli omicidi nelle sue storie. In libri come Un Drink Prima di Uccidere, Shutter Island e Mystic River, il mistero dell'assassinio è il momento della storia, mentre il trauma represso del personaggio pian piano emerge in superficie.
In Mystic River, il mio libro preferito di Dennis Lehane, e nel seguente adattamento cinematografico, la rivelazione del trauma passato è strettamente collegata alla scoperta del killer della figlia di Jimmy Marcum. Le dinamiche tra i tre protagonisti maschili—Jimmy, Dave e Sean—vengono costruite già dall'inizio della storia.
Nel prologo, Jimmy e Sean assistono al rapimento di Dave da parte di due giovani molestatori. Alla fine Dave riesce a scappare ma, evidentemente, porterà sempre con sé, da adulto, il trauma di quell’evento, sebbene represso.
A fondamento dell'intreccio, due atti violenti: nel prologo, il rapimento di un Dave adolescente da parte di due giovani travestiti da poliziotti e, in apertura alla sezione principale del romanzo, l’assassinio della figlia di Jimmy. Questi eventi forgiano le caratteristiche dei tre protagonisti in tutto il loro percorso di crescita.