di James Franco
Il classico del 1986 Stand By Me è uno di tre celebri film - gli altri due sono Le Ali Della Libertà e L'Allievo - tratti dalla raccolta di racconti brevi di Stephen King Stagioni Diverse. Il libro fu pubblicato nel 1982, quando ormai King aveva provato di avere un forte ascendente sul grande pubblico e di dominare le classifiche di vendita del genere horror. Tuttavia questo libro include quattro novelle che non rientrano in maniera netta nei confini delle storie di fantasmi e goblins. Stand By Me è l'adattamento del racconto "Il Corpo" ("The Body"), diretto da Rob Reiner. Fanno parte del cast River Phoenix, Will Wheaton, Corey Feldman dopo aver già intepretato Mouth ne I Goonies, un cicciottello Jerry O'Connell e Kiefer Sutherland con il suo inseparabile coltellino a serramanico, la cui imperturbabile malvagità fu perfezionata con il suo vampiro-rock star di Ragazzi Perduti.
Ma cosa c'è di grandioso in Stand By Me? Tutto. I ragazzi sono ritratti nel loro splendore attraverso i movimenti della camera, i primi piani, la tempistica e soprattutto la voce fuori campo di Richard Dreyfuss. La voce di Dreyfuss evoca perfettamente l'idea di un uomo maturo che guarda indietro alla sua giovinezza, conferendo ai sentimenti, alle preoccupazioni e alle avventure infantili la gravità dell'età adulta. (Due anni dopo la serie tv Blue Jeans (The Wonder Years) userà la stessa tecnica con grande successo.) Con Stand By Me il genere "per ragazzi" è una lente attraverso cui possiamo esplorare problematiche universali come la mortalità, l'identità, la lealtà e la moralità - esattamente gli stessi temi trattati dai film per adulti. La pellicola è anche supportata dall'ulteriore vantaggio di avere protagonisti giovani, che sanno essere più schietti di personaggi maturi. Il film approfitta del fatto che i bambini possono dire e fare qualsiasi cosa, perché stanno ancora sperimentando tutto per la prima volta.