lunedì 18 aprile 2016

James Franco sulla copertina del New York Magazine

Un numero dedicato ad Arte e Design, l'ultimo del New York Magazine, che sceglie James Franco (versione Van Gogh)  per la sua copertina. Il titolo strilla "Cosa non farebbe James Franco per la sua arte?". Ad intervistarlo Jerry Saltz, critico conciliante che in passato non ha speso parole lusinghiere verso le creazioni dell'attore. Potete leggere l'intervista integrale qui.

5 commenti:

  1. James Van Franco.
    Mi fa ridere più lo sguardo della fasciatura!! Bella l'altra foto, dipinto.
    ♡♡
    James rappresenta la mia idea di artista, sono stupita di chi si stupisce della sua poliedricità. Chi si concentra in un solo campo dimostra mancanza di curiosità intellettuale, quindi poca attitudine artistica -tranne chi ha ossessioni maniacali- secondo me. L'errore che fanno è considerare cinema, musica arte minore rispetto a pittura, scultura ecc. Ma performance e video art derivano da teatro e cinema! Non è il mestiere a fare l'artista, ma la qualità del lavoro: ci sono attori che sono artisti ed attori che non sono artisti, ci sono pittori che sono artisti e pittori che non sono artisti.
    ♡♡
    Saltz dice che James è un artista ma straniero, non riesce a togliersi il pregiudizio anche se si rende conto di sbagliare. L'integralismo -che non è purezza- è ottusità quindi stupidità.
    La bellezza contribuisce a creare scetticismo.
    Condivido il suo ragionamento sul fatto che molti attori e cantanti dipingono (è l'attività più facile) solo per migliorare la loro immagine, per sentirsi dei veri artisti. S.LaBeouf copia James, non credo si fosse sentito male nei film commerciali che interpretava, fa solo performance quindi fa solo l'attore.
    ♡♡
    Nel 2014 non seguivo James, mi sembra che sfogasse la tensione dell'esibizione a teatro di "UOMINI E TOPI" con le cavolate su Instagram ecc. diventando auto-lesionista. Era molto criticato e la mostra ispirata a Cindy S. ha catalizzato ancora più negatività, soprattutto da parte femminista. Le prime foto le aveva già esposte nel 2012.
    ♡♡
    Il cinema è un lavoro di gruppo ed un attore non deve affidarsi completamente all'idea del regista ma contribuire alla creazione del personaggio perché ognuno conosce qualcosa del suo campo che l'altro ignora. James sbaglia quando da i meriti di Alien a Korine, se avesse fatto il burattino non avrebbe funzionato.
    E poi vale il discorso degli Oscar, gli attori come i presentatori sono più esposti degli autori ed è proprio per questo che devono contribuire alla creazione.
    ♡♡
    L'avvocato che nell'800 si occupava dei primi diritti italiani agli attori di teatro, scrisse che chi recita le parole dei poeti è a sua volta poeta perché crea con il suo contributo recitativo.
    Gian Maria Volonté ha lottato tutta la sua carriera per questi diritti. Era un attore di metodo (amo loro), un attore-autore, si è sempre definito un artista ed era anche un intellettuale, però sbagliava perché voleva imporre la sua idea al regista anche ai grandi che a loro volta imponevano la propria. Con Fellini litigarono preparando Casanova per i metodi opposti, nessuno dei 2 ha ceduto: ci abbiamo perso tutti!

    ❤❤È un anno che amo James e sono 3 mesi e 1/2 che commento qui ed il mio amore è aumentato❤❤

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  2. "Sono un po'gay".
    È l'unica parte dell' intervista che non ho commentato ed è l'unica parte su cui stanno facendo titoli da giorni anche testate autorevoli. Questo mi fa perdere speranza per l'umanità. Ovviamente non mi sto sprecando a leggerli: stupidità e speculazione.
    ~♡♡~
    Nell'auto-intervista etero/gay James spiega che in realtà nell'arte è queer, se la leggessero -e leggessero anche altre sue delucidazioni come nell'intervista su Rolling Stone- capirebbero cosa vuole dire, e che non vuole etichette, che è pieno di film con storie etero ecc. E se non capiscono è un loro limite, se ne facciano una ragione!
    ~♡♡~
    Ciò che viene considerato maschile, femminile, lgbtq, deriva da 3 millenni di maschilismo; se fosse rimasto il matriarcato o se il mondo si fosse evoluto nell' uguaglianza, probabilmente gli esseri umani sarebbero più unisex, androgini, ed è probabile che in futuro sarà così. Gli esseri umani e gli animali sono tutti potenzialmente bisessuali, sono i sentimenti e la reale attrazione fisica che fanno la differenza; quando James dice che nella vita è etero sta dicendo questo: è facile da capire!
    ~♡♡~
    Ha ragione quando dice che in realtà vogliono solo sapere con chi fa sesso, sono stuzzicati. Lo ammettessero come James ammette che un po' sta prendendo in giro.
    ~♡♡~
    Se fossi in lui direi "sono etero nella vita e androgino nell'arte", mi sembra più corretto e forse più comprensibile. Anche perché è proprio il suo fascino ambiguo ad avere alimentato il gossip (oltre all'evidente mala fede). È evidente che i media e una parte della comunità lgbtq non hanno sopportato che James anziché subire le male lingue e la speculazione, abbia ribaltato la situazione creando una parte del suo personaggio.
    ~♡♡~
    In realtà non volevo commentare, mi sembra superfluo ma a quanto pare il mondo è molto indietro e non capisce perché l'interesse queer di James è anche un atto politico ed è utile per l'emancipazione e la creazione di un mondo più giusto.
    ~♡♡~
    James Franco è un uomo emancipato.❤

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  3. Una riflessione sui miei 2 lunghi commenti.
    A me questa intervista ha ispirato anche discorsi politici. Potevo scrivere solo che condivido che faccia tutto e che il James gay mi diverte ed invece sono andata più su.
    ❤My man... musa imprevedibile❤

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  4. Cara April,
    stendiamo un velo pietoso sui titoloni usciti dopo questa intervista. Il culmine è stato raggiunto con la traduzione cialtrona di "I'm a gay cock tease" in "Ho il pisello un po' gay" ...poveri noi!
    Basterebbe, come dici, leggersi le sue dichiarazioni in merito e analizzare la coerenza delle sue scelte per capire cosa intende quando si definisce "gay nell'arte".
    La cosa che più mi inquieta è che le critiche maggiori arrivino proprio dalle comunità lgbt dove si passa dal considerarlo un gay represso che non ammette il suo orientamento sessuale, al paraculo che ha capito come far parlare di sè intercettando il pubblico gay. Follia.
    Evidentemente, etichettare è un bisogno piuttosto trasversale!
    James è un uomo emancipato. Hai ragione.

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  5. Forse l'autore della lettera a James su HP ci ha letto. Io puntavo alle persone stupide, come dice il prof. Jake all' amico Al nella prima puntata di 22.11.63 "ho aspettative troppo alte"!!
    2 errori:
    1.Sbaglia quando da a James la responsabilità di escludere la bisessualità, sono i media che lo fanno chiedendo stupidamente solo se è gay; lui agisce di conseguenza.
    2.Questa intervista non è stata rilasciata per promuovere "KING COBRA".

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