martedì 11 dicembre 2012

Guarda "Can't Say Goodbye", il nuovo video dei Daddy



James Franco ricorda la sua infanzia in "Can't Say Goodbye", il terzo e ultimo singolo estratto da MotorCity, l'ep di debutto dei Daddy, il side-project musicale fondato con Timothy O'Keefe. "Questa è una canzone molto triste per me", dice James in esclusiva a MTV "l'ho scritta quando è morto mio padre, anche se non è esplicita in questo senso e può essere intesa come un addio a chiunque. Di recente mia madre ha tirato fuori tutti i filmini della nostra infanzia, così abbiamo pensato che fosse giusto usare quelle immagini per la canzone". Ecco il risultato, decisamente commovente.

lunedì 10 dicembre 2012

Gregg Barrios intervista James Franco sulle sue prime letture e gli ultimi scritti

Gregg Barrios di Los Angeles Review of Book incontra James Franco in occasione dell'uscita di "Strongest of The Litter", la sua prima raccolta di poesie appena pubblicata da The Hollyridge Press. Il risultato è una splendida intervista su letteratura e scrittura, tradotta in esclusiva per voi da James Franco Italia.


GB: Nel tuo racconto di Palo Alto: Stories "Rainbow Goblins", Teddy, il protagonista, fa servizi sociali in una biblioteca per l'infanzia. Così dà vita a una valanga di ricordi mentre legge (rilegge?) classici per l'infanzia come The Rainbow Goblins, The Very Hungry Caterpillar, Where the Wild Things Grow ecc. Qual è stata la tua prima esperienza con la letteratura da bambino?

JF: Da bambino leggevo molto. Credo che molti di quei libri che leggevo all'epoca sono stati importantissimi per la creazione del mio mondo dell'immaginazione. Quando ero molto piccolo ricordo che The Berenstain Bears, Doctor Seuss, Maurice Sendak, Runaway Bunny, The Velveteen Rabbit e soprattutto i libri di Bill Peet hanno avuto una grande influenza. Quando ero un po' più grande mio padre mi leggeva pagine da Lo Hobbit e quella è stata la prima grande incursione nel mondo del fantasy per me: mi sono immerso in tutti i libri del Mago di Oz di L. Frank Baum e nella serie di cinque romanzi di Lloyd Alexander Chronicles of Prydain. E ovviamente Il Signore degli Anelli e i libri su Alice di Carrol. Dopo sono passato a storie più realistiche, ma da piccolo ero un appassionato del fantasy.

GB: Ho saputo solo di recente che Betsy Franco, che scrive letteratura per l'infanzia (più di 50 libri all'attivo) è tua madre. Ho utilizzato la sua antologia di poesie per adolescenti (You Hear Me?) per i giovani poeti del Carcere Minorile di San Antonio, per aiutarli a sviluppare i loro talenti per la poesia. Tua mamma come ha influenzato le tue letture?


JF: E' fantastico che tu abbia usato il libro di mia madre. I miei genitori hanno iniziato come pittori; si sono conosciuti in un corso di pittura a Stanford. Quando sono nato, entrambi hanno lasciato e mia madre ha cominciato a scrivere. Ha sempre scritto, durante tutta la mia vita, quindi non posso non pensare che non abbia avuto alcuna influenza su di me. Quando ero piccolo mi mostrava le bozze del suo lavoro per avere il punto di vista di un ragazzino. La scrittura è sempre stata dentro di me dal primo momento. Provavo a scrivere già da molto giovane. Mi ricordo di uno strano libro che chiamai Deep Down, e un racconto sul suicidio. Bizzarro davvero.

Ora io e mia madre siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Lei si sta lanciando nella recitazione e io mi sto concentrando sulla scrittura. Lei ha scritto un romanzo per giovani adulti che parla di studenti di liceo e anch'io ne ho scritto uno su ragazzi che vanno a scuola. Lei sta lavorando con ragazzi che fanno parte di una compagnia teatrale e io con studenti universitari che fanno teatro. Lei ha composto diverse antologie di poesie per ragazzi e io insegno scrittura creativa.

All'inizio non volevo che mia madre leggesse il mio lavoro, credo fermamente che l'approvazione genitoriale non può essere preso in considerazione da un artista. Ma quando mia madre legge le mie cose, penso a lei come un buon lettore, più che come mia madre. Non mi vergogno più, non mi imbarazza più quello che le do da leggere; lo so che mi considera un autore e non suo figlio quando legge i miei lavori. 

domenica 9 dicembre 2012

James Franco e gli studenti della CalArts presentano "Paradise"



Dal 13 al 16 dicembre al California Institute of the Arts (CalArts) di Los Angeles, un gruppo di venti attori e dieci registi metterà in scena "PARADISE: A compilation of Tennessee Williams One Act Plays". 

Sotto la guida di James Franco e del membro di facoltà Deborah LaVine, gli studenti dell'istituto d'arte hanno esplorato i significati della "performance" dietro ai media del teatro e del cinema.
Il risultato sarà "PARADISE", un insieme di performance in un unico atto, in cui saranno recitate importanti scene tratte dall'opera del grande drammaturgo americano Tennessee Williams, reinterpretate in chiave contemporanea.

L'ingresso è libero.

sabato 8 dicembre 2012

#JamesFranco #Cinecittà

Via instagram, James Franco saluta Cinecittà e il set di "Third Person". Grazie ad un tweet di Paul Haggis (qui), regista del film, apprendiamo infatti che per lui e MIla Kunis le riprese si sono concluse questa settimana.

venerdì 7 dicembre 2012

R.E.M & James Franco: ecco la "Collage Version" di That Someone Is You

Avevamo già parlato di una prima versione di "That Someone is You", il video diretto per il "Collapse Into Now Film Project" dei R.E.M. che utilizzava immagini tratte da "Collage", lo spettacolo multimediale curato da James per la TISCH (qui). Dopo la breve anteprima di qualche tempo fa, possiamo vederlo ora in versione integrale. Delle due, quale preferite?


giovedì 6 dicembre 2012

Freaks & Geeks: l'attesa reunion sulle pagine di Vanity Fair USA

Per la prima volta dal 2000, i protagonisti di Freaks and Geeks, la serie cult di Paul Feig cancellata dopo soli 18 episodi, si riuniscono sulle pagine del numero speciale di Vanity Fair curato dal Re Mida della commedia americana Judd Apatow. Ecco il photoshoot di Mark Seliger con il cast al completo dieci anni dopo "la laurea."



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martedì 4 dicembre 2012

James Franco e Brian Butler invocano lo spirito di Marte alla L&M Arts di Los Angeles



Stasera James Franco parteciperà ad una singolare esposizione artistica nella galleria L&M Arts di Los Angeles, ideata dall'artista visivo e regista Brian Butler.

Si tratta di una performance ispirata al cerimoniale in cui si evocava lo spirito di Marte, scritto e interpretato per la prima volta a Londra nel 1910 dal famoso occultista Aleister Crowley. Il rituale è poi diventato parte integrante della storia di Los Angeles nel 1946 quando Jack Parsons, pupillo di Crowley, realizzò una sua versione del cerimoniale, per inviare una maledizione sul fondatore di Scientology L. Ron Hubbard.

Stasera Butler evocherà Bartzabel, lo spirito di Marte, nel luogo – la L&M Arts – che fu casa dell'autore recentemente scomparso Ray Bradbury. Il protagonista del rituale sarà lo stesso Butler, il Capo Mago e il resto del cast vedrà Henry Hopper nei panni del suo Assistente Mago, Noot Seear (attrice vista in New Moon) come sua Aiutante Maga e James Franco come Base Materiale, lo strumento attraverso il quale lo spirito di Marte si manifesta.

La performance inizierà alle 20:30, ora di Los Angeles e sarà seguita da un ricevimento tenuto dall'artista Ed Ruscha. (fonte dangerousminds)


AGGIORNAMENTO 5/12/12: troverete online un video e alcune immagini della serata. Leggerete che l'uomo sotto l'abito rituale rosso è James Franco, ma non è così. James infatti non ha potuto partecipare alla discussa performance con Brian Butler perchè si trovava ancora in Italia.

James Franco nel documentario "A Fuller Life - The True Story of an American Maverick"



Nel centenario dalla nascita del regista Samuel Fuller, sua figlia Samantha ha pensato ad un interessante progetto per commemorarlo. Con l'aiuto finanziario di Kickstarter e il contributo volontario di diverse personalità del cinema, tra cui Tim Roth, Wim Wenders e James Franco, è nato "A Fuller Life", un documentario sui generis che ripercorre la vita straordinaria del cineasta americano.

I membri di questo cast d'eccezione leggono passi dall'autobiografia di Fuller nel suo ufficio, luogo di importanza affettiva per sua figlia, che ricorda: "passava ore infinite a battere un tasto dopo l'altro sulla sua macchina da scrivere. Era un vero reporter, sempre alla ricerca di nuove eccitanti storie. Ma la storia della sua vita è senza dubbio la più illuminante di tutte."

Fuller, infatti, non era solo un regista. È stato giornalista e reporter di guerra; ha anche combattuto attivamente nella prima divisione della fanteria statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale. A seguito di questa esperienza sono nate le sue sceneggiature e i suoi film che indugiano a lungo sulla violenza umana (Ho ucciso Jesse il bandito, Il grande uno rosso). "Odio la violenza" dichiarò "ma questo non mi ha mai impedito di usarla nei miei film." Con film come Il bacio perverso e Il corridoio della paura, Fuller è stato il primo regista indipendente americano a confrontarsi con quelle tematiche controverse, care agli autori della fine degli anni sessanta.

"A Fuller life" comincia con l'undicenne Samuel, alle prese con il suo primo lavoro a New York, continua con il percorso che lo portò a diventare il più giovane crime reporter del suo tempo, l'esperienza in guerra e gli anni a Hollywood che lo consacrarono regista iconoclasta per antonomasia. Il tutto è completato dalle apparizioni di James Franco e il resto del cast che leggono circondati da tutti gli oggetti del cuore di Fuller.

James Franco nell'ufficio di Sam Fuller. Quando il passato, incontra il presente... ispirando il futuro.

Il film è ancora in fase di lavorazione. Avendo un budget molto basso, Samantha Fuller sta raccogliendo fondi per completarlo e dare a suo padre quello che desiderava: "an amazing celebration for my 100th birthday".

lunedì 3 dicembre 2012

Artists For Peace And Justice Cocktail: photocall

Direttamente dalla serata romana di ieri alla Boutique Vhernier, ecco James Franco in tuxedo Gucci, in uno scatto dal photocall del cocktail per "Artists For Peace And Justice".

James Franco a Roma al "Artists For Peace And Justice Cocktail"

2 dicembre, 2012: James Franco torna a Roma per partecipare al gala di raccolta fondi pro Haiti organizzato da Paul Haggis e dalla Fondazione Francesca Rava. Ecco le foto dell'arrivo al cocktail pre dinner alla Vhernier Boutique di Via del Babuino, sponsor della serata. Con lui, anche Mila Kunis, sua partner nel film "Third Person" le cui riprese sono ancora in corso a Cinecittà.



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