martedì 22 gennaio 2013

Sundance Portrait



I registi di "Interior. Leather Bar." e "Kink", James Franco, Christina Voros e Travis Mathews posano davanti all'obiettivo di Victoria Will per il servizio fotografico promozionale del Sundance Film Festival.

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lunedì 21 gennaio 2013

Sundance 2013: il sesso è ancora tabù?

di Chiara Fasano


Da qualche anno è ormai diventato difficile dare una definizione univoca di "cinema indipendente", perché nella categoria rientrano sempre più progetti firmati da registi già affermati, con cast ben conosciuti e soprattutto sostenuti da major che finanziano anche film ad alto budget. Cos'è che fa la differenza allora? Probabilmente i contenuti dei prodotti, le tematiche, gli intenti. Il cinema indipendente è quello a misura d'uomo, che non ambisce a narrare epopee macrocosmiche, ma che abbraccia le piccole storie dei piccoli uomini, le loro relazioni interpersonali e le loro risposte ai progressivi cambiamenti della società.

A metà gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione del Sundance Film Festival, vetrina del cinema indie dal 1981, il presidente e creatore Robert Redford ha dichiarato che quest'anno come mai, il festival ha aperto al cambiamento. Molti film parlano di crisi, denaro, armi, ma quello che salta all'occhio è la presenza di pellicole che come tema principale hanno il sesso: dal biopic della celebre porno-diva Linda Lovelace, all'opera prima di Joseph Gordon-Levitt con protagonista un porn-addict, a Two Mothers, storia di due madri che hanno relazioni sessuali una con il figlio dell'altra. Questo interesse si pone sulla scia di un anno in cui prodotti come Shame e Cinquanta Sfumature di Grigio, seppure in modi e ambienti differenti, hanno avuto una notevole risonanza generale. 

Christina Voros e James Franco, KINK

"Quando ho iniziato, nei primi anni '60, il sesso era legato alle relazioni sentimentali; era spesso ritratto in modo romantico." Ha detto Redford. "I tempi sono cambiati, i costumi sono cambiati, le abitudini sono cambiate. Ora credo che si guardi al sesso in un contesto completamente diverso. Oggi rientra nella sfera delle relazioni umane, ha un'accezione diversa. Non è sesso fine a se stesso."

Su questo si è interrogato anche James Franco, che ha presentato al Sundance due progetti legati a questa tematica: ha prodotto il documentario kink, diretto da Cristina Voros, girato all'interno della struttura di San Francisco kink.com, in cui si produce una grande percentuale di pellicole pornografiche e ha prodotto e co-diretto (insieme con Travis Mathews) Interior. Leather Bar., di cui abbiamo ampiamente parlato in post precedenti.

Ma come sono stati accolti al Sundance questi progetti? Proprio con la consapevolezza che la tematica è molto sentita e con un misto di curiosità e scetticismo sul perché una personalità eminente dello show business, con un film Disney in uscita, abbia voluto esporsi in questo campo. Si è scritto molto soprattutto di Interior. Leather Bar., perché l'attore è sia dietro che davanti la macchina da presa. 

Travis Mathews e James Franco, Interior. Leather Bar.

Presentato come un rifacimento dei 40 minuti censurati dal film di William Friedkin Cruising, con Al Pacino, il film è in realtà un dietro le quinte di un'ora, in cui si immagina e si mette in scena quello che forse era stato messo in scena nel film di Friedkin e poi tagliato, quindi diverse scene di sesso gay, esplicito e non. Ma tutti sottolineano che l'intento del film non è quello di mostrare del sesso fine a se stesso (vedi considerazione di Redford), ma di parlare di sesso e di come, quando e perché inserirlo in un prodotto cinematografico. Il climax della pellicola è un lungo dialogo tra James Franco, in veste di regista del film e Val Lauren, interprete di uno dei personaggi coinvolti nel cruising. Durante uno scambio acceso di battute (in effetti non si sa se siano state scritte o se si tratti di una vera conversazione tra i due) Lauren esprime tutto il suo disagio e i suoi dubbi. Diventa un alter-ego del pubblico, che ha la sua stessa confusione davanti a quelle scene. Lauren ha accettato di fare il film solo perché si fida ciecamente di Franco, ma non ha davvero capito il senso del progetto e ha molti dubbi. Anche Franco è visivamente turbato in alcuni momenti, ma lo cerca quel turbamento, per farsi delle domande e dare a Lauren, al pubblico e a se stesso delle risposte. Avverte la forte esigenza che vengano scardinati dalla sua mente dei preconcetti innestati dalla società, ormai anacronistici e irreali. Quindi si chiede: perché in ogni pubblicità di carta igienica ci dev'essere una famigliola composta da uomo-donna-figlio-figlia? E perché in un film un ragazzo è felice solo se riesce a conquistare la ragazza dei sogni e passeggia con lei nel tramonto subito prima dei titoli di coda? La realtà oggi è un'altra. LE realtà sono altre, molteplici. E se l'arte vuole rappresentare l'umanità, deve inserire anche quell'elemento che è alla base ed è parte integrante del quotidiano: la propria sessualità, che ci definisce e che è presente dentro di noi nel modo in cui pensiamo e interagiamo con gli altri. Perché nell'era in cui diversi gradi di violenza vengono mostrati gratuitamente e accettati come normali, il sesso, che è la più elementare e naturale esigenza dell'uomo dev'essere ancora un tabù?

Questa la domanda di Franco e dei molti autori protagonisti del Sundance di quest'anno. E se è vero che gli artisti sono dei profeti, hanno un animo più sensibile di quello dell'uomo comune e colgono gli spunti dall'ambiente che li circonda prima degli altri, di sicuro è in atto una rivoluzione.

Sundance 2013: James Franco parla di "Kink" e "Interior. Leather Bar."

Vi proponiamo l'intervista di MTV a James Franco, registrata ieri al Sundance durante gli incontri con la stampa.

Sundance 2013: Kink Premiere Photocall

Ecco alcune immagini di James Franco e Christina Voros durante il photocall della premiere di "Kink".



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domenica 20 gennaio 2013

Sundance 2013: Le interviste

Travis Mathews, Christina Voros e James Franco rivelano qualche dettaglio in più su "Interior. Leather Bar." e "Kink".





Sundance 2013: Stella Artois Hosts Press Dinner

Sundance 2013, James Franco e Christina Voros partecipano alla cena per la stampa organizzata da "Stella Artois" (fonte zimbio)



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Sundance 2013: rassegna stampa

[post in aggiornamento] Volete sapere come sono stati accolti "Interior. Leather Bar." e "Kink" al Sundance FIlm Festival? Troverete qui, durante tutta la giornata, gli aggiornamenti della rassegna stampa. Ma se avete problemi con l'inglese, non disperate, domani arriverà il nostro consueto post riepilogativo.



Interior. Leather Bar.

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Christina Voros, James Franco e Travis Mathews al 'Sundance Film Festival'

Quando "Kink" e "Interior. Leather Bar." debutteranno al Sundance, qui in Italia sarà notte fonda. Rimandiamo quindi a domani i commenti, le prime recensioni e le foto della serata, ma nel frattempo ecco un bellissimo scatto con threesome festivaliero che vede protagonisti Christina Voros, James Franco e Travis Mathews.

photo courtesy Travis Mathews

sabato 19 gennaio 2013

I Daddy pubblicano "The PVD Remixes"

I Daddy, duo formato da James Franco e Tim O'Keefe, rilasciano "The PVD Remixes" un nuovo mini-album contenente alcuni remix del singolo "Love In The Old Days". Scaricabile gratuitamente qui, l'EP arriva dopo il debutto MotorCity, uscito a settembre.



E' lo stesso James Franco - in un'intervista esclusiva pubblicata su VICE - a spiegare da dove nasce l'idea dei remix e dei video che li accompagneranno:

"Non era programmato, ma Tim O'Keefe arriva dal mondo della musica elettronica. Per me era una cosa totalmente nuova, ma entrambi ci siamo trovati daccordo nel considerare questo progetto musicale come un incontro di diverse arti e media. Ho partecipato a numerosi progetti e mi ritrovo tra le mani molto materiale, sia fotografico che video, usato per campagne pubblicitarie, moda e contesti artistici. Così ho pensato di riutilizzarlo cambiando il contesto e stravolgendolo al pari una canzone che viene remixata."

Il primo di questi "esperimenti" è Love In The Old Days (Kolour Kult Remix).


James Franco espone a Berlino la nuova installazione "Gay Town"



Nel 2011, in collaborazione con Peres Projects, James Franco presentò a Berlino la sua prima mostra personale, "The Dangerous Book For Boys". Il prossimo 9 febbraio, ripeterà l'esperienza inaugurando la sua seconda personale, intitolata "Gay Town", sempre nella galleria Peres Projects della capitale tedesca.


 

La mostra include dipinti, disegni, video, sculture e fotografie ed esplora una varietà di tematiche centrali negli interessi artistici di Franco, legate all'adolescenza, alle sfere pubblica e privata della sua persona, agli stereotipi e gli altri interessi della società moderna, come l'ossessione per la celebrità. Molti dei lavori di "Gay Town" sono stati realizzati nel corso degli ultimi due anni, in camere d'albergo, in studio improvvisati, in location temporanee nate durante la lavorazione di altri progetti, soprattutto cinematografici, a cui molte creazioni della stessa esibizione fanno riferimento.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 febbraio al 9 marzo 2013.

Qui una gallery dell'installazione >>