martedì 3 dicembre 2013

How to Structure Your Life: A Review of Corey Feldman's Biography, 'Coreyography'



di James Franco

Penso di poter imparare molto dall'autobiografia di Corey Feldman, Coreography. Feldman era un bambino prodigio negli anni '80, spinto a recitare dai suoi genitori. Sua madre era un'ex coniglietta di uno dei locali di Playboy e suo padre provava a fare il musicista. Quando Corey cominciò ad apparire in una pubblicità dopo l'altra a soli tre anni, era lui a mantenere la famiglia; di lì derivarono una serie di ingiuste responsabilità sulle spalle del giovane Corey, le quali distorsero le sue prospettive su quello che era il suo posto nel mondo e sul suo rapporto con lo show business; dev'essere dura liberarsi di quel "sentirsi importante". Corey, come tutti gli attori bambini, lavorava in un ambiente professionale pieno di adulti e costruito per gli adulti—interpretava dei bambini, ma di fatto, svolgeva una professione che richiede una forza e una visione delle cose propria degli adulti che lavoravano con lui.

Corey era quello che guadagnava di più in famiglia, quindi la pressione affinché continuasse a lavorare era straordinariamente—e violentemente—alta: veniva picchiato con cinte e bastoni se non andava bene a scuola (perché un brutto voto avrebbe compromesso il permesso di non frequentare le lezioni per andare a lavorare), se mangiava troppo (sua madre era ossessionata dal peso) o se non otteneva una parte o aveva problemi sul set. Da bambino, Corey ha recitato in alcuni dei più importanti film degli anni '80, da Stand By Me a The Goonies a Ragazzi Perduti (il primo progetto su vampiri che vivono ai giorni nostri—decenni prima di Twilight). Ed era anche parte del fenomeno pop "I due Corey", insieme a Corey Haim, un caro amico di Michael Jackson. Corey era al centro dei più popolari progetti ed eventi mediatici dell'epoca con adolescenti protagonisti. Facendo un excursus della sua storia, mi ha aperto una porta sul dietro le quinte di molti progetti che hanno formato la mia generazione.

Corey viveva in segreto un'altra folle vita che alla fine influenzò quella pubblica: nel libro rivela che dopo le violenze dell'infanzia, subì ripetutamente abusi sessuali da un impiegato, dovette emanciparsi dai suoi genitori ancora minorenne e diventò dipendente dall'uso di cocaina. Il modo in cui sono strutturate e trasmesse le informazioni nel libro crea una storia carica di tensione che svela un aspetto, se vogliamo, inesplorato del pazzo mondo di Hollywood: il pazzo mondo della giovane Hollywood.

Corey comincia il libro con la morte del suo migliore amico, Corey Haim. Questo racconto crea una cornice per l'intreccio, un pretesto per tornare agli inizi del loro viaggio hollywoodiano e ricostruire i motivi per i quali gli eventi si sono verificati in quel modo e non in un altro. Dopo l'introduzione, Corey riparte raccontando sua infanzia. Il suo primo ricordo in assoluto risale a quando aveva tre anni e stava lavorando ad una pubblicità per dei coupons natalizi della McDonald's. Da qui parte il periodo triste e devastante di cui già sappiamo qualcosa: la spinta forzata nel mondo del lavoro da parte di sua madre sia perché aveva bisogno di qualcuno che provvedesse al sostentamento della famiglia e per via del suo abuso di droghe sia per l'amore di Corey per la recitazione. Questo duplice impulso distorse il rapporto di Corey con il mondo, che per lui era quello dell'intrattenimento come professione, delle norme e dei bisogni nella sua vita. Non poteva integrarsi a scuola, perché gli studenti lo vedevano come un outsider, per via della sua carriera di attore.

D'altra parte, in quegli anni stava ottenendo un plauso sempre maggiore come attore. Per questo la sua prospettiva risultava corrotta: era portato a credere che il successo nello show business fosse l'unica via per l'appagamento personale; quella del successo era l'unica via che valesse la pena di percorrere, perché avrebbe portato il denaro di cui la sua famiglia aveva bisogno, gli amici che non riusciva ad avere a scuola e la fama che avrebbe riempito quel vuoto creato dalla mancanza di amore da parte dei suoi genitori. E per un po' Corey è stato uno dei bambini prodigio di maggior successo, nonostante tutte quelle situazioni spiacevoli. Quindi, cosa gli è successo? Com'è diventato "il ragazzo che dà le feste di compleanno più deprimenti di tutte?" La sua progressiva dipendenza dalle droghe gli permetteva di evadere dal campo di battaglia emotivo in cui lottavano le contraddizioni e le pressioni di sua madre e gli abusi sessuali subiti da lui e altri bambini prodigio. In mezzo a questo buio interiore, emerge Michael Jackson come suo salvatore, l'unico amico sicuro in quel caos. La pop star viene ritratta ironicamente come suo mentore. Michael divenne amico di Feldman sul set dei Goonies. Era adolescente e rappresentò un modello per Feldman, la voce di un sano professionismo e dispensatrice di consigli.

Il libro è affascinante perché, a parte la storia personale di Feldman, veniamo trasportati sui set di famosi film dell'epoca: Venerdì 13: Capitolo Finale, I Gremlins, I Goonies, Stand by Me, Ragazzi Perduti, Licenza di Guida. E' interessante saperne di più. Qui gioca il fattore nostalgia. Corey svela tutta la tristezza dietro a questi progetti. Nel suo caso, derivava dalle aspettative della sua famiglia, dall'irresponsabilità e dall'abuso di droga. L'assenza di attenzioni da parte della famiglia lo portò a situazioni in cui veniva affidato a tutori o doveva individuare figure genitoriali alternative—alcune delle quali lo introdussero proprio alla droga o lo molestarono. In più, il suo migliore amico dal suo stesso nome morì giovanissimo… Corey Haim divenne un riflesso estremo di tutto quello che stava attraversando: si abusava di lui molto di più, si comportava sempre peggio, distruggeva sempre più camere d'albergo, faceva sempre più sesso ed era sempre più dipendente dalla droga. Bhè, si può discutere su chi dei due facesse più uso di droga. E' un ritratto di due ragazzi sbattuti insieme nello zeitgeist della cultura giovanile, mentre, allo stesso tempo, si spingevano l'un l'altro in una vita di distruzione, in una dicotomia tra pubblico successo e malessere privato—e solo uno dei due è sopravvissuto per raccontarne la storia in un libro.

© VICE, traduzione italiana Chiara Fasano






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