mercoledì 9 marzo 2011

James ritorna a Palo Alto

È stato un evento decisamente "metalinguistico", adatto ad un'opera teatrale chiamata "Metamorfosi": le telecamere di un TG che riprendevano quelle di un gruppo di documentaristi che riprendevano la pièce.

Il luogo dell'evento è stato il Palo Alto Children's Theatre dove lunedì, James Franco (nativo di Palo Alto), ha girato un documentario sullo spettacolo scritto da sua madre, Betsy Franco.


"Metamorphosis: Junior Year," si basa sull'omonimo romanzo di Betsy e mischia temi della mitologia alle vite di un gruppo di teenager alle prese con esperienze drammatiche come l'abuso e le pressioni della vita moderna.

"Questo è il mio Oscar," ha detto Betsy scherzando durante una pausa. "Sono stata agli Oscar di mio figlio e ora lui è venuto al mio."

James, che ha presentato gli Oscar due settimane fa, ha passato il tempo delle riprese nel backstage, ma è stato accolto con calorosi applausi quando, prima dello spettacolo, ha spiegato al pubblico perchè ci sarebbero state delle telecamere sul palcoscenico.

"Consideratele come degli attori", ha detto.

Molte persone del pubblico erano amici o familiari degli attori, mentre alcuni, che avevano già visto lo spettacolo, erano lì per vedere James Franco.

"E' pazzesco vedere qualcuno che ha frequentato la tua scuola a Palo Alto in cose come gli Oscar", dice Samantha Son-Dokidis, una matricola della Palo Alto High School. 

Dal backstage, James ha rivelato che stava sviluppando un progetto simile per un corso universitario, quando sua madre gli ha detto che avrebbe adattato il suo romanzo per il teatro.

"Ho pensato, ok, non voglio far scontrare due idee simili, voglio solo collaborare con lei."

Così, ha deciso di girare un documentario sulla produzione dello spettacolo, assieme all'aiuto regista e produttrice Lacey Dorn, che ha anche seguito buona parte della pre-produzione. Il cast dello spettacolo è composto principalmente da teenager, e anche il gruppo di regia include teenager supervisionati da professionisti e studenti di Stanford.


Il documentario ha lo scopo di mostrare "come questo processo incredibilmente creativo, sia diventato una valvola di sfogo per tutti gli adolescenti coinvolti nel rappresentare le storie raccontate da Betsy Franco", ha detto la Dorn.

Lacey Dorn ha aggiunto che spera di montare le oltre 300 ore di riprese quest'estate,  per potere presentare il documentario ai prossimi Festival Cinematografici. Franco soprattutto, spera che il documentario possa avere spazio nei programmi delle proiezioni dedicate agli adolescenti.

fonte MercuryNews.com

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