James Franco scrive un articolo per The Paris Review in cui spiega come è nato il progetto Memories of Idaho. Eccolo, tradotto per voi da JAMES FRANCO ITALIA, accompagnato da un nuovo video estratto da "My Own Private River".
Pensate a ogni ciak, a ogni ripresa di ogni film fatto. Pensate a tutte quelle scene girate da angolature diverse, a quelle riletture e battute registrate su pellicola e poi scartate nella sala di montaggio. Bobine infinite sono state esaminate e poi buttate via dai montatori, per mai più essere viste. Molti registi considererebbero inutile il materiale scartato, ma io, come attore, avendo passato quindici anni davanti alla macchina da presa, credo che un valore ce l'abbiano. Sono l'essenza della mia arte. Di solito i ciak battuti vanno dai quattro a dieci e, in sede di montaggio, solo uno di questi ciak o addirittura parte di uno di essi verrà usato. Se va bene, il pubblico riuscirà a vedere solo un decimo di quello che io ho dato durante le riprese. Il resto viene messo da parte o distrutto. A volte sono scene di qualità inferiore. Ma altre volte, se si tratta di River Phoenix in un film come 'My Own Private Idaho', ovvero il miglior attore della sua generazione con la sua migliore interpretazione, in quel caso ogni scarto è oro. Gus Van Sant ha girato 'My Own Private Idaho' nel 1990 e il film è uscito nel 1991. Tutti i giornalieri erano su pellicola, nulla era digitalizzato; quando ho sentito che Gus aveva conservato le pellicole, gli ho detto che avrei fatto di tutto per vederle. Abbiamo passato due giorni a Portland e visto tutto ciò che era possibile vedere. Mentre le guardavamo, discutevamo su come i film di Gus fossero cambiati nei decenni a venire. Oggi i suoi film sono più pieni di storia e dialoghi; hanno scene più lunghe e meno tagli. Ci siamo chiesti come sarebbe stato Idaho se fosse stato girato oggi e Gus mi ha proposto di lavorare a quel materiale personalmente. E' stato fantastico avere la possibilità di rimontare quei filmati grezzi del mio film preferito, un film che mi ha emozionato, commosso, mi ha aiutato a costruire la mia personalità da adolescente. L'unico modo per giustificare quello che avrei fatto con quel materiale era fare ciò di cui Gus e io avevamo discusso: l'ho montato nel modo in cui Gus l'avrebbe fatto oggi.
source The Paris Review
source The Paris Review
"un film che mi ha emozionato, commosso, mi ha aiutato a costruire la mia personalità da adolescente" ..potrei averlo detto io. e tutta quest'operazione mi sembra un sogno da cui non voglio svegliarmi..
RispondiEliminaJimmy
Ciao Jimmy!! E' proprio il motivo per cui adoro l'idea di questo progetto: perchè non ha precedenti, perchè è l'atto d'amore di una persona che ha vissuto "Idaho" come posso averlo vissuto io o tu. Poi beh, il fatto che Van Sant in persona lo stia promuovendo è solo la ciliegina sulla torta. Chissà quando potremo vederlo, noi sfigatissimo pubblico italiano. Ho letto che hanno intenzione di portarlo in giro... chissà
RispondiEliminaDavvero? Dici che avrà una distribuzione? Magari!
RispondiElimina@Chiara, mi riferivo a quello che hanno detto loro al TIFF, che vorrebbero portare 'Memories of Idaho' in più città possibili. Ma credo intendessero i circuiti festivalieri (Festa di Roma, sei in ascolto? ahah) Nascendo come installazione mi sembra poco "vendibile" anche al distributore più kamikaze del mondo. Io spero più che altro in un'uscita in dvd, magari una bella edizione DEFINITIVA di "Idaho" *__*
RispondiElimina