Caro D______,
Sono stato occupato come al solito. Sto dirigendo un film low-budget sull'infanzia di Charles Bukowski. Non è basato sul suo libro Ham on Rye; abbiamo ottenuto i diritti di una delle biografie di Bukowski e stiamo lavorando a partire da quello. Penso che sarà alquanto speciale. Credo che una delle cose che Bukowski fa meglio sia trasformare il dolore in commedia. Ha avuto un'infanzia incredibilmente difficile che racconta con sincerità nel suo lavoro, ma a causa del modo in cui lo fa, essa diventa piacevole e divertente. Realizza anche la compassione, ma è sempre espressa nella commedia. Questo è il tipo di tono che spero di raggiungere nel film, di mostrare l'orribile abuso inflitto da suo padre, ma rendendolo gradevole dando al padre battute divertenti. Questo approccio rende il padre una specie di figura patetica la cui visione della vita è storta, visione che egli impone a suo figlio e a sua moglie. Il fatto di Bukowski è che, per quanto fosse dura la sua vita quando era bambino e adulto, si è trasformato tutto in lavoro, lavoro che è aspro ma spiritoso. Si assegna sempre la parte del perdente, ma alla fine è lui il vincitore perché trasforma le sue perdite in arte. Il Larry Brown che mi hai fatto leggere mi è sembrato molto simile a questo.
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L'ultimo racconto/novella di Larry Brown alla fine di Big Bad Love, "92 Days," è essenzialmente la storia di uno scrittore in difficoltà, Barlow, che cerca di farsi pubblicare. E' divisa in una serie di sezioni numerate che spezzano la storia di Barlow in piccoli pezzetti; i pezzetti coinvolgono un numero di attività che si ripetono mentre Barlow tenta di trovare il tempo per scrivere tra gli sforzi per far soldi dalla tinteggiatura, placare le richieste del pagamento degli alimenti della sua folle ex moglie, incontrare nuove donne, subire lettere di rifiuto da parte degli editori, e altre cose del genere. Intercalati in questi episodi ci sono frammenti di storie a cui sta lavorando Barlow, passaggi citati da lettere di rifiuto, sogni e, nella parte iniziale, osservazioni sulle poesie del suo amico Raoul. Queste sezioni interstiziali che si concentrano sulla scrittura, sull'editoria e sulla vita interiore di Barlow portano tutte la storia fuori dal presente in Mississippi e servono da contrappesi per la narrazione. Queste sezioni fanno un paio di cose specifiche: siccome Barlow è uno scrittore, gran parte della sua vita viene trascorsa nella sua testa e nel suo lavoro immaginativo, per cui queste sezioni portano il lettore nella parte da scrittore della sua testa e mostrano come egli elabora la sua vita attraverso la sua creatività. Poiché vediamo gli sforzi di Barlow per sopravvivere come scrittore e padre separato e anche i suoi scritti e i suoi sogni, viene a crearsi una relazione tra le sezioni cosicché le sezioni interstiziali forniscono un commentario, filtrato attraverso la sua coscienza, sulla sua vita. Inoltre, gli scritti di Barlow e il perseguimento di venire pubblicato diventano i motori per l'intero pezzo perché costituiscono ciò che Barlow sta attivamente ricercando; tutto quello al di fuori della scrittura potrebbe accadere ad un personaggio non scrittore che si dibatte nella vita, ma le sezioni di scrittura danno un centro a Barlow, un motivo e uno scopo, ognuno dei quali dà una direzione alla storia.
All'inizio della storia, l'amico di Barlow, Raoul, vuole che Barlow legga alcune poesie che ha scritto. Barlow è resistente perché non pensa che saranno niente di buono. Il lettore non arriva a vedere le poesie stesse, ma ne sentiamo parlare attraverso i riassunti sbrigativi di Barlow. C'è una corrida, una con un torero codardo che lui odia, chiaramente un'interpretazione del cattivo Hemingway; ma poi ce n'è una che gli piace che Barlow dice che ha tutto in sé -- uso di droga, sesso e addirittura gorilla che sono scappati da uno zoo -- ed è invidioso perché vorrebbe averla scritta lui. E' anche turbato perché sa che Raoul non vive e non muore per la sua scrittura come fa lui -- sacrificando la sua famiglia per essa -- e che Raoul probabilmente verrà pubblicato quando tutto ciò che significa per lui è il suo nome sulla stampa. L'inclusione di queste poesie in questa maniera fa alcune cose: interrompe la narrazione cosicché otteniamo arte all'interno dell'arte, un riassunto della scrittura dai personaggi all'interno del pezzo; riceviamo un senso di ciò che Barlow apprezza nella scrittura, in quanto gli piace quella dove tutto è vero, quella che carica tutte le esperienze folli radicate nella realtà -- il che è ciò che egli a sua volta mette nella sua storia; e, infine, mostra quanto disperatamente Barlow voglia essere pubblicato. Più avanti sentiremo di alcune delle storie che ha scritto, nella panoramica o attraverso i brevi riassunti che le lettere di rifiuto contengono, e alla fine avremo una sezione di una storia come l'ha scritta il personaggio -- nonostante egli fosse apparentemente intossicato quando l'ha composta. All'inizio la scrittura di Barlow sembra più intensa della scrittura di Brown riguardo a Barlow perché la storia generale contiene così tanto umorismo, ma poi l'umorismo cede il passo alla vera perdita (sua figlia) e alla disperazione (un problema del bere), quindi le storie all'intero della storia sono effettivamente ad un equilibrio tonale con il resto della storia.
Le storie all'intero della storia e l'impulso di essere pubblicato agiscono da rinvii dall'irregolare vita di squallore che vive Barlow; sono i nuclei incandescenti della storia perché sono la materializzazione della motivazione principale della vita di Barlow. Se le storie e i tentativi di pubblicazione non fossero inclusi rimarremmo con un personaggio triste e senza meta che cerca di sopravvivere tanto per sopravvivere. Poiché le storie vengono discusse e mostrate, possiamo almeno capire perché Barlow vive così: fa tutto per la sua arte. Questa devozione intransigente per il suo lavoro è ciò che lo rende un personaggio più interessante; se non fosse per questo, sarebbe un fannullone serpeggiante e un padre reprobo senza scopo. Poiché la storia passa così tanto tempo sguazzando tra le circostanze più squattrinate e volgari, ottiene sollievo dalle sezioni letterarie. Non che il personaggio o Brown pensino che la letteratura debba evitare di descrivere tale degradazione -- entrambi ammirano il modo in cui Raoul mette tutto di vero nelle sue poesie, che è ciò che entrambi cercano di fare nel loro lavoro -- ma sembra che la vita di questo ordine non sia degna di essere vissuta senza la scrittura. Perché camminare attraverso la fiamma se poi non scriverai dell'esperienza?
Fonte: The Huffington Post
Autore: James Franco
Traduzione: Eva Edmondo per JAMES FRANCO ITALIA
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