venerdì 22 febbraio 2013

"Obama ad Asheville" di James Franco

In occasione dell'insediamento presidenziale di Barack Obama, Yahoo news ha chiesto ad alcuni esponenti della politica, dello sport, del cinema e del mondo letterario americano, di dedicare una composizione al Presidente. James Franco presenta la poesia "Obama in Ashville", oggi tradotta in esclusiva per "James Franco Italia" da Tiziana Lo Porto.




"Obama ad Ashville"


di James Franco. Traduzione di Tiziana Lo Porto

Asheville, North Caroline, è il posto dov'è nato Thomas Wolfe
E dove ogni tanto veniva a stare Scott Fitzgerald
Quando andava a trovare Zelda in clinica,
Stava al Grove Park Inn, un grande edificio in pietra.

Una volta al telefono Cormac McCarthy si lamentò
Delle due ali aggiunte e della spa, meravigliato
Dalla struttura originaria, Hanno preso le pietre
Dalle montagne e le hanno portate giù sui muli.

Compiuti i quarant'anni, Fitzgerald qui tentò il suicidio
Ma non riuscì a spararsi un colpo in testa, era ubriaco, credo.
In seguito, dopo che morì sul serio, di alcool,
Zelda perì in un incendio in clinica, insieme ad altre nove.

*

Asheville è il posto dove un tempo sorgeva il Black Mountain College
Che ha visto l’alba di Rauschenberg, Twombly e Johns,
di Cage e di Cunningham; ora credo sia un'Associazione Giovanile Cristiana
Sulla parete del Grove Park tengono le foto dei clienti celebri;

Io non sono di qui, Obama sì. Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa
Per inaugurare il suo secondo mandato, ma cosa potrei scrivere?
Sono stato ad Ashville, ho studiato scrittura, ma non quella politica;
Ho scritto confessioni e personaggi, e roba così.

Ho scritto al mio amico Frank chiedendogli che fare, ma non ha risposto.
Sono andato a lezione e poi al chiosco di burrito dove mi conoscono,
E finalmente di notte m’è arrivata la mail di Frank sul telefono e ho accostato
Su un lato di Warren Wilson Road, davanti alla scuola con la targa WWC

Che al buio non vedevo – proprio davanti all’ingresso della scuola;
Un piccolo spiazzo dove c’è un sentiero che porta a un lago che si chiama Serpente.
Prima ho chiamato i miei allievi alla UCLA, dicendo di guardare Apocalypse Now,
E che era ispirato a Cuore di tenebra, e che le settimana dopo avremmo guardato
Hearts of Darkness di Eleanor Coppola, il making of del film.

Poi ho letto il messaggio di Frank. Diceva che dorme venti ore al giorno,
Che non ha altri sintomi se non il desiderio di dormire
E poi dormire un altro po’. Frank ha settant'anni.

Poi mi ha detto che la mia poesia era una missione complicata.
Che vuoi scrivere di un uomo di cui non fanno che scrivere;
Un uomo su cui tutti hanno un aneddoto;
Che vuoi scrivere se non è solo ai suoi accoliti che ti rivolgi.

*

Obama l'ho incontrato una volta, a D.C., alla Cena dei Corrispondenti.
Ero ospite di Vanity Fair, guidato per le strade di D.C. dalla moglie
Di Christopher Hitchens, quando era ancora vivo. Siamo andati a casa di Hitch,
Aveva libri dal pavimento al soffitto, e diceva di avere letto

L'Edda Poetica a Borges, quand'era cieco
Poi abbiamo aspettato in una stanza privata insieme a Tom Cruise
E Katie Holmes, e Claire Danes. Quando è entrato Obama
La folla si è radunata. Finalmente gli ho stretto la mano,

Mi conosceva da Spiderman. Gli ho chiesto un consiglio,
Avrei dovuto fare il mio discorso inaugurale alla UCLA
E c’erano degli studenti polemici nei miei confronti;
A lui avevano negato la laura ad honorem in Arizona

Perché non aveva fatto abbastanza, così gli ho chiesto
Come avesse fatto con i detrattori. Ha fatto il suo sorriso e ha detto,
"Falli ridere". Be', aveva ragione eccome, e mi chiedo quanto
Questo cabarettista stia ridendo in faccia

Alla nazione. Perché lui è uno e noi siamo tanti,
Ed è un gran servitore del popolo è presidente, e non re
E non deve affrontare quello che un tempo affrontò re Carlo.
(Frank mi aveva suggerito di studiare il poema di semi-inaugurazione di Marvell per Cromwell):
Che quindi nato il regale attore
Possa adornare il palco del dolore:
Mentre intorno bande armate
Battono le loro mani insanguinate.
La celebre strofa, e poi:
Ma il suo capo d'attore dovette chinare
Giù, come sul letto a riposare.
E venne decapitato, ciao ciao Charles.

*

Se dovessi recitare nel film su Obama,
L'unica cosa su cui dovrei lavorare, tralasciando il resto
E lo so che il resto è importante – è la sua innata gentilezza,
Lascerei allo sceneggiatore tutte le stronzate politiche,

E le specifiche battaglie che sta combattendo,
Tutta la roba da CNN e Huffington Post,
E direi le battute per come sono scritte, proprio come Obama
Legge le sue, e a farmi entrare nella parte

Sarebbe la sua bontà di cuore.
Questo è ciò che ricorderemo.
Sì, la razza nessuno se la dimentica. Ma nemmeno l'anima.
Se solo io riuscissi a catturarla, ecco, io prenderei l'Oscar.

~

Tiziana Lo Porto è l'autrice del graphic novel "Superzelda. La vita disegnata di Zelda Fitzgerald" (Minimum Fax, 2011) e la traduttrice di "In stato di ebbrezza" di James Franco (Minimum Fax, 2012).

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