venerdì 30 dicembre 2011

ANNO FRANCO 2011

Siete pronti per ripercorrere l'anno franco appena trascorso? Ecco tutto il meglio di James Franco raccolto in unico post. Vi aspetto qui sotto per i commenti e le vostre scelte.

TOP// il 2011 Franco può essere racchiuso in tre semplici parole: Biennale di Venezia. Atteso per mesi da tutti i fan italiani (e non solo), James sbarca al Lido durante un torrido weekend settembrino per scaldare ancora di più l'atmosfera con una partecipazione che non delude le aspettative. La prima mondiale del film "Sal", l'inaugurazione dell'installazione "Rebel", parentesi mondane, discussioni sul cinema di Nicholas Ray e tanti autografi e sorrisi per chiunque lo abbia incontrato sul red carpet, o semplicemente a spasso per Venezia. Che siate state lì o meno, un evento da ricordare, unico e che difficilmente si ripeterà ancora. 


FLOP// Anticipati da esilaranti spot e video promozionali, gli Oscar 2011 promettevano una vigorosa rinfrescata all'abito naftalinico indossato per troppo tempo dall'Academy. Ma la delusione è stata grande. Abbandonato il rischio, la coppia Franco/Hathaway tenta il miracolo con uno show scritto male e in balìa di se stesso.

OMG MOMENT//  Ad ogni news trapelata, il progetto Rebel ha dato materiale su cui discutere, ma quando un coltello a serramanico ha inciso BRAD (Renfro) sulla pelle di James, le reazioni sono state molteplici e quanto mai divergenti. 



SIDE PROJECT// Tra i numerosi progetti che hanno visto James collaborare con altri artisti, quello con Gus Van Sant è sicuramente il più interessante e significativo. Memories of Idaho, che ripesca materiale inedito dalla sala di montaggio di "My Own Private Idaho", è un atto d'amore verso il cinema che lo ha formato e un singolare tributo ad uno dei capolavori del cinema contemporaneo.

OH SHIT// Saltata a causa dei numerosi impegni cinematografici, la partecipazione di James (insieme a Nicole Kidman) alla nuova versione della pièce teatrale di Tennesse Williams, "Sweet Bird of Youth", è la più grande occasione mancata del 2011. Vederlo a teatro, con un testo che non concede sconti e in un ruolo decisamente nelle sue corde, sarebbe diventato senza dubbio alcuno l'evento clou dell'anno.

COVER DELL’ANNO// Forse non la migliore, ma certamente la più chiacchierata e quindi vincente (anche se il culo di FLAUNT non è da meno). Fotografato da Terry Richardson per "Vogue Hommes International", James ostenta un'ascella fiera che in tempi di maschi sempre più glabri è quasi una dichiarazione di guerra.



PHOTOSHOOT DELL’ANNO// A Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, va il premio come miglior photoshoot per "GQ Style" (qui). Complice un James che osa con trucco, abiti pirateschi e pose da vera rockstar, la geniale coppia di fotografi rivisita il mito new romantic di Adam Ant.

CINEMA 2011// Oltre il dimenticabile "Your Highness", per il pubblico italiano, a febbraio, la possibilità di vedere finalmente 127 Ore, il bellissimo film di Danny Boyle con James nel ruolo di una vita; ma è Rise of The Planet of The Apes, la vera sorpresa dell'anno. L'attesa rasentava i minimi storici, ma ci siamo ritrovati con un blockbuster che riesce a stupire e coinvolgere senza dare l'impressione di essere al supermercato dell'effetto speciale.

L'OSPITATA TELEVISIVA DELL’ANNO// Conan O'Brien Show! Bisogna aggiungere altro? Se non l'avete ancora vista, cliccate qui.

L'INTERVISTA DELL’ANNO// Pubblicata anche sulle pagine di James Franco Italia (qui), l'intervista di "The Days of Yore" ha convinto tutti. Un ritratto inedito, divertente e toccante da consigliare anche ai detrattori più accaniti.

LA CITAZIONE DELL'ANNO// "I don't want to be confined by that single screen or a single kind of person telling the story. I want it fractured. I want to break it up. I want to lose myself." 

IL VIDEO DELL'ANNO// James Franco sings "Cruisin' for Love".


ASPETTANDO IL 2012// Molti i progetti in cantiere, ma tra i film già girati, si fa il tifo per Maladies di Carter, sperando che il prossimo anno possa passare per qualche festival ed essere distribuito a dovere. Sul fronte mainstream, anche se il film uscirà solo a marzo 2013, si contano i giorni che ci separano dalla prima foto promozionale di "OZ, The Great and Powerful".

martedì 27 dicembre 2011

James Franco fotografato da Nicolas Guerin

Riprendiamoci dai bagordi natalizi con un nuovo flashback veneziano, e un splendido James Franco fotografato da Nicolas Guerin in occasione della serata evento Gucci Award For Women in Cinema.


sabato 24 dicembre 2011

Have Yourself a Merry Little Christmas

James Franco Italia vi augura un Buon Natale! 
Salvo news imperdibili, ci si ritrova tra qualche giorno con il post celebrativo di questo lungo anno "franco".

mercoledì 21 dicembre 2011

Pillole franche #10

Mentre il web perde tempo con il docente della NYU licenziato, si dice, per una D assegnata a James Franco (qui), tornano le Pillole franche per l'ultimo appuntamento del 2011 e con news decisamente più stimolanti.

- indiewire pubblica un ricca intervista a Shruti Ganguly, produttrice di Tar, il film ispirato dall'omonima poesia di C.K. Williams, ideato da James Franco e diretto insieme a 12 dei suoi studenti alla NYU. "Tar", il cui cast si è arricchito di attori tra cui Mila Kunis, Jessica Chastain, Michelle Williams, Henry Hopper, Zach Braff e Bruce Campbell, è stato definito dalla Ganguly come un Paris Je T'aime (nel suo essere corale), che incontra I'm Not There (nel mostrare più punti di vista del protagonista durante varie fasi della sua vita) e Tree of Life (nell'aspetto prettamente visivo). Proprio l'ultimo capolavoro di Malick è tra i film consigliati - insieme a Stranger Than Paradise di Jarmush e Hunger di Steve McQueen - da James alla sua classe per prepararsi alle riprese e seguire un comune filo conduttore stilistico. Girato in due settimane a Detroit e attualmente in post-produzione, "Tar" verrà presumibilmente presentato ad uno dei prossimi festival cinematografici.

James Franco sul set di "Tar"

- Il numero invernale di Ploughshares pubblica un racconto inedito di James intitolato "The Deer". Lo potete leggere sul sito ufficiale della rivista (qui).

- Secondo quanto riportato da Variety, James sarebbe in trattativa per interpretare un piccolo cameo nei panni di Hugh Hefner (padre di Playboy) nell'imminente biopic su Linda "Gola Profonda" Lovelace, diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman (Howl).

- Il film Sal - attualmente senza distribuzione - verrà presentato a gennaio durante la nuova edizione del Palm Spring International Film Festival.

- Dall'arte di Marina Abramović ai 100 registi da scoprire: James Franco consiglia 5 imperdibili libri dal catalogo Phaidon. (qui).

- DVD News: uscirà il 2 gennaio, Sua maestà (Your Highness), commedia di David Gordon Green con James Franco e Danny McBride, che arriva in Italia direttamente per il mercato home video, dopo il clamoroso flop incassato un po' ovunque; dal 5 gennaio sarà invece disponibile L'Alba del Pianeta delle Scimmie.

- Per concludere, e per dovere di cronaca, al già citato professore della NYU risponde Yale, che ci racconta il Franco professionale, interessato e rispettoso che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. (qui)

martedì 20 dicembre 2011

Il trailer e il poster di "The Broken Tower"

Visionario, introspettivo, ribelle, toccante e discusso, già dalle sue prime proiezioni festivaliere, per alcune scene piuttosto esplicite che hanno shockato e diviso pubblico e critica, The Broken Tower, quarta regia di James Franco, arriva finalmente al grande pubblico grazie alla Focus World. Il film, dedicato al poeta Hart Crane, verrà distribuito digitalmente a partire dal 10 gennaio. Ecco il trailer.



James Franco nel nuovo video di Jen Cummings

Lei è una cantante folk del Michigan, con un album di debutto in uscita a gennaio e un singolo, "Before We Sail", che avrà un ospite molto speciale nel suo video di lancio: James Franco. In attesa della versione finale, ecco un piccolo teaser.

sabato 17 dicembre 2011

Erased James Franco // megapost

Attraverso una narrazione inedita e rivoluzionaria, Carter dirige James Franco in Erased James Franco (2009), che rivisita e fa 'rivivere' i personaggi e le interpretazioni più significative e celebri della sua carriera. Man mano che il film si sviluppa, James interpreta anche la parte di Julianne Moore nel film di Todd Haynes, 'Safe' (1995), così come Rock Hudson nel film di John Frankenheimer, 'Seconds' (1966). Il risultato è una performance schizofrenica, formidabile e poetica che lo vede, non solo interpretare se stesso, ma anche una celebre 'prima donna' (Moore) e uno dei più carismatici sex symbol di Hollywood (Hudson). Scoprite uno dei progetti più curiosi e folli di James Franco subito fopo il salto.



giovedì 15 dicembre 2011

L'anteprima video della campagna di '7 For All Mankind'

Avvolto nella suggestiva cornice di un tramonto losangelino, James Franco dirige la nuova campagna primaverile di 7 For All Mankind.



Dopo il salto potrete vedere il video del backstage, pubblicato in esclusiva su Just Jared, che mostra i primi giorni di riprese della campagna (continueranno a gennaio). A proposito di questo nuovo ed inedito progetto, James ha dichiarato: "Le persone sono abituate al modo in cui vengono raccontate le storie nei film. C'è un arco narrativo ed emotivo con un inizio, una parte centrale e una fine. Ma in una campagna di moda come questa, seppur esistano elementi comuni ai film - attori, set e un guardaroba - non c'è l'obbligo di raccontare una storia allo stesso modo per attrarre il pubblico. Quindi si possono utilizzare tutti gli elementi di un film, ma sperimentare nuove soluzioni". Tra i primi nomi celebri coinvolti nella campagna, spunta il nome di Devendra Banhart che, secondo i rumors, potrebbe occuparsi della colonna sonora del video.

sabato 10 dicembre 2011

James Franco: la recensione di 'The Descendants' e 'Breaking Dawn: Part 1' per The Paris Review

L'ultimo lavoro di Alexander Payne, The Descendants, è tratto da un romanzo, ma, diversamente da Breaking Dawn: Part 1, il libro da cui è tratto non ha accumulato un esercito di seguaci così ferventi da arrivare a farsi cambiare il proprio nome. The Descendants e Breaking Dawn sono usciti nello stesso week-end. Senza dubbio uno dei due si sta giocando le sue carte in vista degli Oscar. Senza dubbio l'altro dominerà ogni categoria possibile degli MTV movie awards, incluse quella del miglior bacio, miglior "dude moment", miglior scena senza maglietta, e qualsiasi altra categoria celebrata dal network che produce Jersey Shore. I film sono, in tanti aspetti, molto diversi. Ma entrambi utilizzano il tema del sesso come substrato, promuovendo, invece, in superficie, un'idea sana di valori familiari; entrambi tendono a togliere valore all'essere madre; ed entrambi presentano personaggi così stabili finanziariamente, da rendere impossibile l'identificazione con essi. The Descendants è un film decisamente migliore, e lo è perché non è ostacolato dal precedente di un libro di successo, di fans accaniti, e di uno studio che vuole incassare (così tanto da dividere il prodotto in due film, anche a costo di allungare il brodo fino a renderlo insulso).



I personaggi di Alexander Payne sono sempre eccentrici, brutti e patetici. Appartengono alla classe media. Non sono in forma. Affrontano morte, divorzio, tradimenti, e sempre nel modo più goffo e inopportuno. Pensate a Matthew Broderick che si prepara ad un tradimento sciacquandosi i genitali in un motel, alla scena grottesca di Jack Nicholson e Katy Bates nella vasca da bagno, a Thomas Haden Church che entra furtivo nella casa in cui è appena stato a letto con la moglie di un altro solo per ascoltare la coppia raccontare il tradimento mentre fanno sesso. Quasi niente è bello a vedersi nel tipico cinema di Payne. Ma The Descendants non è un tipico film di Payne. È ambientato alle Hawaii, ha George Clooney come protagonista e la bellissima Shailene Woodley che interpreta la sua figlia maggiore. I suoi bikini sono così presenti nel film che praticamente figurano nella lista del cast.

All'inizio del film, il personaggio di Clooney sfata un mito sulle Hawaii, dicendo che non sono poi così piene di persone che oziano e si divertono; sono piene di persone che soffrono e che devono lavorare per guadagnarsi da vivere. Ma poi il film procede nel verso opposto: Clooney non lavora, le sue figlie sono state ritirate da scuola e tutti insieme si rilassano nei club e mangiano gelati. Devono rintracciare un uomo che ha avuto una storia con la moglie di Clooney – ma questa ricerca li porta nel più lussuoso dei resort dell'isola, quell'isola che appartiene alla famiglia di Clooney. Tutto, in breve, è bello. Tutto è anti-Payne. Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica. La moglie di Clooney l'ha tradito. Ma, tranne che nei trenta secondi iniziali, quando la vediamo divertirsi su uno sci d'acqua, non la incontriamo più. Passerà il resto del film in coma. Sentiamo parlare del suo amore per le barche e per il bere, lacrime vengono versate. Ma ogni confronto con lei è necessariamente unilaterale. Entrambi se la cavano facilmente: la moglie adultera non deve rispondere per se stessa, e il marito tradito non deve subire l'umiliazione di un divorzio. La vita è semplice alle Hawaii; e lo è anche la morte.

La morte entra in scena altrettanto facilmente nell'ultimo episodio della saga di Stephenie Meyers. La Meyers ha ambientato la sua storia di vampiri nell'età adolescenziale (non importa che Edward abbia più di cento anni e potrebbe benissimo essere il bis-bis-nonno di Bella), e gli ostacoli e le abilità dei vampiri diventano una metafora del caos emotivo tipico dell'adolescenza. Nel primo episodio di "Twilight", Edward non può baciare Bella perché ha paura di eccitarsi a tal punto da perdere il controllo di sé e succhiarle il sangue; per loro il sesso è l'equivalente della morte. Non che il suo senso del decoro gli impedisca di uccidere vampiri malvagi o quasi assassinare un gruppo di ragazzi di cui riesce a percepire i pensieri, in particolare concentrati su un desiderio di stupro. Edward ha ucciso, e in Breaking Dawn, apprendiamo che ha ucciso molto.



Evidentemente entrano in gioco altri terreni proibiti. I protagonisti finalmente si sposano, avendo atteso la saggia età dei diciotto anni, e dal momento che, doverosamente, il libro e il film ce li presentano ormai sposati, allora è permesso loro di passare all'argomento "sesso". Per un film che si proclama sessualmente responsabile, i film di "Twilight" sono disgustosamente dipendenti dall'idea del sesso adolescenziale per attirare spettatori. Gli attori si stuzzicano a vicenda mostrando pezzi di carne, i loro corpi in bella mostra avviluppati in un modo disturbante; l'ondulazione dei muscoli sul petto di adolescente di Taylor Lautner è una visione solo leggermente migliore di quella delle piccole concorrenti del concorso di bellezza alla fine di Little Miss Sunshine. I fans si sono schierati in due squadre (Team Jacob e Team Edward) e, considerando che già sanno come si risolve il triangolo amoroso tra Bella, Edward e Jacob, la scelta di una squadra piuttosto che un'altra può significare poco più che – bè, potete immaginarlo. 

Non che il sesso porti a nulla di splendido quando finalmente si consuma. Bella (attenzione allo spoiler!) aspetta un bambino-vampiro che apparentemente cresce nel giro di poche settimane, la obbliga a bere sangue e la divora dall'interno. Quest'idea terrificante della gravidanza culmina con i rivali in amore di Bella che le praticano un cesareo, come se stessero giocando ad un perverso gioco del dottore. L'essere madre è la pecora nera anche in The Descendants. Poco dopo viene rivelato che la figlia odia sua madre perché l'ha colta nell’atto del tradimento; è la figlia, infatti, che lo rivela a suo padre e lo aiuta nella caccia all'uomo. La madre resta in stato comatoso, e il film suggerisce che l'adultera ha avuto ciò che meritava. Nemmeno il suo amante, quando finalmente appare, la ama. Bella inizialmente non se la passa meglio. Nonostante i migliori sforzi dei ragazzi, muore durante il parto. Ma niente panico! La si può salvare trasformandola in vampiro, soluzione non applicabile a gran parte delle mamme adolescenti. Ma di nuovo, i creatori di Twilight sanno bene quando sputare sangue per inventarsi qualcosa per le loro sceneggiature.

Testo di James Franco per The Paris Review 
Traduzione di Chiara Fasano per James Franco Italia

giovedì 8 dicembre 2011

James Franco ospite del Phaidon Store di New York

 
L'attore, nonchè lettore onnivoro, James Franco, il curatore e critico d'arte contemporanea Massimiliano Gioni, il produttore, regista e sceneggiatore Judd Apatow, sono tra i grandi nomi che parteciperanno alla rassegna natalizia organizzata dalla libreria Phaidon di New York. Il 12 dicembre, nel negozio in Wooster Street, Franco e co. apriranno idealmente le loro biblioteche private rivelando i libri che li hanno ispirati nel loro lavoro. La lista degli artisti che solleveranno il coperchio sulle loro passioni e predilezioni letterarie, include Olaf Breuning, Luis Gispert e il curatore Aaron Rose.

mercoledì 7 dicembre 2011

A Streetcar Named Desire: prime foto dal set

Pubblicate sul profilo facebook di Val Lauren le prime immagini dal set di A Streetcar Named Desire, nuovo film da regista di James Franco che si cimenta con un classico di Tennessee Williams, già portato al cinema nel 1951 da Elia Kazan e dall'indimenticabile Marlon Brando in coppia con Vivien Leigh. Lauren, che reciterà il ruolo di Stanley Kowalski, si trova in questi giorni sul set, a Detroit, insieme a Robyn Cohen che vestirà i panni di Blanche DuBois. Stando a quanto già trapelato in precedenza, il film verrà girato interamente su un palcoscenico teatrale.



lunedì 5 dicembre 2011

James Franco per Max Vadukul

The ultimate classy gentleman. Direttamente dal photoshoot veneziano del mensile ICON (qui e qui), due scatti di Max Vadukul, finalmente textless.



domenica 4 dicembre 2011

In case you missed it: James Franco in "Drink Your Milk"

Drink your Milk, cortometraggio diretto da Nicole Poor e Joelle Leung, esamina con ironia i temi delle norme sociali e della disinformazione. Così, mentre i protagonisti del video si ribellano contro regole prestabilite, creano a loro volta delle proprie norme sociali. In fondo la ribellione è un atto di iprocrisia. E James Franco quale regola infrange? Guardatelo nel video qui sotto.

mercoledì 30 novembre 2011

CAPUT di Harmony Korine all'Art Basel Miami

Nato come elemento dell'installazione Rebel, CAPUT di Harmony Korine, con protagonista James Franco, verrà proiettato il 1 dicembre durante la 10ª edizione dell'Art Basel Miami, versione invernale (e americana) della longeva fiera di Basilea d'arte moderna e contemporanea. La serata sarà accompagnata da un DJ Set di Henry Hopper e IAMSOUND, una mostra fotografica di Korine e Adarsha Benjamin con foto dal set, e a tutti i partecipanti verrà distribuito uno speciale magazine dedicato al cortometraggio. L'intero progetto Rebel debutterà invece al MOCA la prossima primavera.



domenica 27 novembre 2011

James Franco e Mila Kunis sul set di TAR

James Franco e Mila Kunis appaiono in un "misterioso" video backstage pubblicato sulla pagina facebook di Vince Jolivette. TAR, questo il nome del progetto ispirato all'omonima poesia di C.K. Williams (qui), dovrebbe essere uno dei cortometraggi incluso nel film corale che James sta mettendo in piedi con gli studenti della sua classe alla Tisch School for the Arts. Ne avevamo già parlato in una precedente news (qui). In attesa di conferme e notizie più dettagliate, cliccate sull'immagine per vedere il video.

giovedì 24 novembre 2011

James Franco su Bad Day di dicembre

Bad Day, rivista di arte orgogliosamente divisa tra intellettualismo e cultura pop, dedica la copertina del nuovo numero a James Franco. In uscita l'8 dicembre, il magazine può essere acquistato sul sito officiale (qui).



lunedì 21 novembre 2011

James Franco per 7 For All Mankind

Aggiungete una nuova voce al curriculum di James Franco. 7 For All Mankind e la sua agenzia pubblicitaria, Lipman, hanno scelto l'attore per dirigere e fotografare la nuova collezione primaverile di jeans. "Per me, è una scusa per essere creativi. Mi stanno dando un sacco di libertà", ha detto Franco contattato al telefono da Detroit, dove si sta girando il film della Disney "Oz: The Great and The Powerful", "Si tratta di avere l'opportunità di essere creativi in ​​un modo nuovo e hanno intenzione di fornirmi i mezzi, il cast e tutto quello di cui ho bisogno."  



La campagna, che verrà lanciata ufficialmente a marzo, consisterà in una serie di scatti e video ispirati alla California. "Vogliamo raccontare la storia delle nostre radici californiane e James Franco incarna alla perfezione gli ideali della California", ha detto Barry Miguel, presidente di 7 For All Mankind. "E' nato e cresciuto in California e lui racchiude in sé l'idea della libertà di espressione e dell'essere moderni in California." 

L'inizio dello shooting è previsto per l'11 dicembre a Los Angeles e continuerà a gennaio. Il cast non è ancora stato annunciato, ma includerà celebrità e modelle. "Non posso dire troppo, ma sarà una campagna essenziale e molto poco fashion, cercheremo di fare uscire la vera essenza dei modelli", ha detto James. E quasi a voler prevenire eventuali critiche, aggiunge: "Si potrebbe pensare 'Oh, sta vendendo un prodotto', ma tutto nel cinema e in televisione è finalizzato a vendere un prodotto. Paradossalmente nella moda c'è molta più libertà e voglia di sperimentare. Mi piace l'idea di poter raccontare una storia, come faccio nei film, ma farlo in un modo completamente nuovo e libero da sovrastrutture e regole."
fonte WWD 

The orgiastic education of James Franco

Beats The School: le note di "Da Doo Run Run" delle Crystals ci portano sul set del photoshoot di FLAUNT per  un inedito behind the scenes dal sapore sixties.

giovedì 17 novembre 2011

Franco/Carter: l'intervista di THE BELIEVER tradotta in esclusiva per JAMES FRANCO ITALIA



James Franco
[ARTISTA/ATTORE/SCRITTORE]
conversazione con
Carter
[ARTISTA]
 “PENSO CHE CI SIA SEMPRE STATO QUESTO UNICO LUNGO FILO ROSSO A COLLEGARE I MIEI LAVORI, CHE SI TRATTASSE DI PITTURA, DISEGNO, FILM O SCULTURA. TUTTO E’ STRETTAMENTE CORRELATO” 

Nuova interpretazione di Three’s Company
Una camera focalizzata su un unico personaggio
Una camera che gira tutt’intorno alla location
Una camera che si sofferma su strane inquadrature del cinto pelvico


Carter è il mio doppio. Qualsiasi cosa io stia pensando, anche Carter l’ha pensata. È un grande collaboratore perché non litighiamo mai; ognuno si interessa alle idee dell’altro. Ci siamo incontrati alla fine del 2007 e abbiamo fatto un film a Parigi, Erased James Franco. Io interpretavo James Franco. Abbiamo lavorato a un altro progetto con manichini, baffi e motociclette chiamato Double Third Portrait. Abbiamo scritto e creato disegni per un libro per bambini chiamato Hellish. È stato lui che mi ha fatto pensare a una partecipazione a General Hospital; ed è stato lui che mi ha dato l’idea di reinventare Three’s Company in chiave drammatica. Abbiamo fatto un altro film insieme, Maladies, che parla di noi; Catherine Keener interpreta lui. In Maladies i due protagonisti fanno un patto: se uno dei due muore, l’altro dovrà completare il suo lavoro. Io sarei onorato di stringere un tale patto con Carter, perché lui mi capisce di più della maggior parte delle persone che conosco. Mi ha insegnato quasi tutto quello che so sull’arte. Ora stiamo lavorando ad un libro di poesie.

—James Franco


Passo molto tempo da solo, lavoro nel mio studio, con una radio e nient’altro – faccio arte. Non avevo molta esperienza, né interesse nella collaborazione in campo creativo, fino a quando ho iniziato a lavorare con James. Apprezzo il suo entusiasmo e la sua voglia di lavorare a tante cose allo stesso tempo, 24 ore su 24. È un’ispirazione ed è positivo. Arte e ancora arte. Lavorare con James sulla creatività continua a essere un’esperienza speciale per me. Ho provato a “cancellarlo”, ma a quanto pare ho usato il lato sbagliato della matita. Però continuo a provarci. 

—Carter   

Ho incontrato James Franco e Carter nella stanza 407 del Bowery Hotel, a Manhattan. Dicono che l’edificio sia stregato e, durante la conversazione, abbiamo utilizzato una Tavola Ouija per contattare degli spiriti far loro rispondere a domande della nostra intervista. Abbiamo indossato un abbigliamento formale, parrucche e occhiali da sole. Le tende erano tirate per una buia seduta spiritica.

—Ross Simonini

mercoledì 16 novembre 2011

James Franco su VMAN (HQ Scan)

Ecco le scan del nuovo numero di VMAN. Intervistato da Douglas Gordon, James Franco (scelto come uomo del decennio) parla del suo lavoro, della vita come celebrità e del personaggio che ha deliberatamente creato.



martedì 15 novembre 2011

Nuova outtake dal servizio di Vogue Hommes International

Diffuso online uno scatto inedito di Terry Richardson dal photoshoot pubblicato su Vogue Hommes International (qui le precedenti outtakes).

domenica 13 novembre 2011

Three Performances in Search of Tennessee

Si terrà oggi al Abrons Art Center di New York "Three Performances in Search of Tennessee", atipica pièce teatrale ispirata allo "Zoo di Vetro" di Tennessee Williams che vedrà collaborare James Franco insieme alla visual artist e fotografa Laurel Nakadate (potete leggere tutti i dettagli del progetto qui). A proposito della collaborazione, James ha dichiarato: "quando lavoro da solo mi annoio, non mi impegno al massimo e non do alle mie idee l'attenzione e il rispetto che meritano. Lavorare insieme ad altri artisti, mi spinge ad uscire da me stesso e andare in nuove direzioni. Quello che mi interessava in 'Three Performances in Search of Tennessee', era creare uno spettacolo che fosse in bilico tra la vita e la morte, il mondo dell'arte e l'artista, rompendo ogni limite possibile". La pièce, lo ricordiamo, si aprirà infatti con una seduta spiritica che invocherà lo spirito di Tennessee Williams. Parti dello spettacolo verranno trasmesse in streaming su paddle 8 da lunedi 14 novembre.

venerdì 11 novembre 2011

James Franco: la recensione di 'Restless' e 'Week-end' per The Paris Review

Qualche settimana fa sono andato al cinema locale, qui in Michigan, a vedere il nuovo film di Gus Van Sant, Restless, con protagonisti il figlio di Dennis Hopper, Henry e la sensibile star indie Mia Wasikowska. Il film racconta una storia d'amore tutto sommato convenzionale: ragazzo incontra ragazza, sono entrambi impacciati e con alcuni traumi da rivelare. Si supportano a vicenda, quando il resto del mondo non lo fa, litigano, e alla fine arrivano ad accettarsi l'uno con itigano, e alla fine arriveranta qualsiasi poeteva essere una struttura alla fine arriverannol'altro. Ma quella che nelle mani di un regista qualsiasi poteva essere una storia già vista, diventa qualcosa di completamente nuovo nelle mani di un altro. Se Van Sant avesse mostrato solo l'aspetto romantico, Restless sarebbe stato noioso, ma lui è uno dei registi più sperimentali in circolazione, e il fatto che diriga una storia d'amore ordinario è una scelta tutt'altro che ordinaria.  



La carriera di Van Sant è caratterizzata dalla divergenza dei suoi film tanto quanto dalla coerenza nello stile. Il suo Cinema è grintoso, i suoi personaggi stravaganti e le circostanze sfavorevoli nelle quali si trovano sono infarcite di umorismo. Van Sant ha frequentato la Rhode Island School of Design, ma fu solo dieci anni dopo la laurea che la sua carriera cinematografica iniziò, con il bianco e nero di Mala Noche e una storia sull'amore non corrisposto di un negoziante caucasico per un lavoratore migrante una storia ro di ant è stata anto quanto la coerenza del suo stile. sti più sperimentali i circolazione, e la scelta dimessicano. I suoi due film successivi trattavano temi controversi con altrettanta franchezza. Drugstore Cowboys parlava della dipendenza dalle droghe sotto una luce tutta nuova, senza l'isteria del politicamente corretto, e My Own Private Idaho mostrava la vita di giovani prostituti di strada con realismo e coraggio. Dopo questi tre film, Van Sant ha diretto una serie eclettica di pellicole: Even Cowgirls Get the Blues (universalmente stroncato), To Die For (mainstream rispetto ad altri suoi lavori), Good Will Hunting (un grande successo di pubblico e critica), un remake di Psycho, riprodotto inquadratura per inquadratura (un progetto coraggioso, anche se molti lo hanno crocifisso per aver osato ricreare il lavoro di Hitchcock) e, infine, Finding Forrester (criticato per essere troppo simile a Will Hunting). Poi Van Sant ha fatto qualcosa che pochi registi (o artisti di qualsiasi tipo) hanno il coraggio di fare: ha cambiato completamente il suo stile. 

Dopo avere visto Werckmeister Harmonies e Satan's Tango di Bela Tarr, Van Sant ha sviluppato un approccio completamente nuovo al suo cinema. Molti dei film di Tarr sono caratterizzati da scene prive di dialoghi e con pochissimi tagli. A partire da Gerry, Van Sant ha iniziato ad usare sequenze lunghe a favore di una narrazione più libera, facendo recitare spesso attori non professionisti. Ha fatto in modo che il film fosse il risultato di ciò che succedeva davanti alla telecamera e non in sala di montaggio. La sceneggiatura di Gerry era stata scritta da Matt Damon e Casey Affleck, che decisero di tagliare molti dei dialoghi presenti, infondendo involontariamente quel senso di apparente tranquillità che avrebbe poi caratterizzato i film a venire di Van Sant. Elephant, Palma d’Oro a Cannes, è una splendida ed enigmatica riflessione sulla violenza adolescenziale; Last Days ci mostra gli ultimi quattro giorni della vita di Kurt Cobain; e Paranoid Park che riprende le tematiche care al cinema di Van Sant: giovinezza, isolamento emotivo, ricerca di contatto, morte e Portland.

Questi quattro film sono stati chiamati "la tetralogia della Morte" proprio perché le loro storie sono animate dalla morte (così come Milk che termina con un omicidio e una registrazione audio con le ultime parole di Harvey Milk). Anche Restless è un film sulla morte. Ci sono elementi familiari anche qui: c'è un giovane ed eccentrico protagonista, Portland come scenario, una cura nei costumi e il doloroso passato dei personaggi. Ma Restless si discosta dagli ultimi lavori di Van Sant poichè cii sono molti più dialoghi e dialoghi che esplorano una relazione eterosessuale. (Van Sant al contrario ha esplorato spesso relazioni omosessuali - Mala Noche, Idaho, Milk, Elephant). In Restless, la sfortunata coppia di disadattati si forma grazie alla morte, che è presente nella vita di entrambi: lui ha perso da poco i genitori e lei sta per morire a causa del cancro. Questa storia parte purtroppo da una sceneggiatura preconfezionata, ma Van Sant, che ha lavorato con attori non professionisti, la gestisce come fosse un attore inesperto, appropriandosi della forza tragica della storia d'amore lasciandola libera di esprimersi per quello che è. Aggirando gli stereotipi del genere, riesce a rimodellarla con la sua estetica, non imponendosi eccessivamente sul soggetto, ma permettendoci di camminare mano nella mano con essa. In Restless il fine non è tanto l'accettazione della morte, quanto piuttosto la celebrazione della gloria dei giovani di fronte ad un mondo crudele.

 
Restelss è uscito nelle sale una settimana dopo Week-end di Andrew Haigh, un ottimo film a tematica gay su un amore condannato da circostanze sfortunate. Questo è il classico film che ci si potrebbe aspettare da un iconico "regista gay" come Van Sant. I due amanti di Week-end si incontrano quasi immediatamente, lo fanno nei primi quindici minuti del film e tutto funziona grazie alla loro alchimia: uno e timido, allegro e dolce, mentre l'altro è forte, loquace e intraprendente. Come molti altri film che lo hanno preceduto (Shortbus, My Beautiful Laundrette, Trick), Week-end racconta una bellissima e realistica relazione gay, ma circondata da un mondo ostile. La maggior parte delle scene in pubblico sono accompagnate infatti da derisioni, insulti e minacce e i duei personaggi parlano apertamente della difficoltà di vivere una vita gay in pubblico. La persona che era con me al cinema, è dell’idea che il film virasse troppo al predicatorio, ma per me il mondo ostile non fa che migliorare l'intensità della connessione tra i due amanti. La potenza di questo film risiede nella sua semplicità e nel "non detto" della relazione tra Russell e Glen: le persone sono persone, ci viene mostrato questo, e due persone che si amano sono una cosa meravigliosa. 

James Franco per The Paris Review

giovedì 10 novembre 2011

James Franco: l'intervista di Gucci Style

Sul partecipare alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia:

E' un grande onore essere qui. Questo è uno dei migliori festival del mondo. Ho finito la scuola di cinema circa tre, quattro mesi fa e il fatto che in questo festival ci sia un film che ho diretto è un sogno che si realizza.
Sul dirigere Sal, un film biografico che ripercorre l'ultimo giorno di vita dell'ex giovane rubacuori Sal Mineo: 

Sal Mineo era un bravissimo attore, ma più di ogni altra cosa per me lui è l’esempio di una specie di tragedia, una tragedia che coinvolge persone creative che hanno così tanta passione per ciò che fanno e che sono private di una valvola di sfogo. Sal era molto popolare come attore quando era giovane, fu nominato per due Oscar, e poi nei suoi anni venti, per vari motivi, immagino abbia perso la sua fama, ebbe molta difficoltà a trovare lavoro. E penso che quella sia una tragedia molto comune, ma ciò che è ancora più comune sono le persone che non riescono nemmeno ad avere la possibilità di esprimersi. Quindi volevo raccontare quella storia, e l'altra parte tragica della sua vita è che fu assassinato quando aveva 37 anni, e così abbiamo capito che effettivamente potevamo raccontare tutta la sua vita, la storia di tutta la sua vita semplicemente illustrando l'ultimo giorno della sua vita. 
Sull'essere regista: 

E' solo una diversa posizione nel processo di realizzazione di un film. Come attore la mia responsabilità principale è il mio personaggio, e le persone con cui ho più a che fare sono, per lo meno a livello creativo, il regista e gli altri attori. Quando dirigo riesco ad avere a che fare con tutti i dipartimenti.
Sul bisogno di sperimentare: 

Fondamentalmente sono interessato a tutte queste cose, e lo sono da quando ero adolescente. Film e recitazione e scrittura e letteratura e arte hanno sempre fatto parte della mia vita, ma sono arrivato alla conclusione che soggetti diversi possono essere espressi diversamente con mezzi differenti, e qualche volta un mezzo è migliore per un determinato soggetto rispetto a un altro, e quindi mi piace essere in grado di usare qualunque mezzo penso sia adatto. 


Sulla rivoluzione dei digital media: 

Sto prendendo una laurea in digital media nel programma di arte alla Rode Island School of Design ed è affascinante. Purtroppo il mondo artistico vive ancora un momento un po' difficile con l'arte digitale. La tendenza è quella di guardare alla tecnologia piuttosto che all'arte o alla creatività. Quando avevo Twitter ho trovato che fosse un bel... non ho mai scritto molto, ho sempre solo... immagino che lo usassi come Tumblr, o penso... Postavo sempre video e immagini perché sentivo che potevano essere entrambe franche, ma anche un po' ambigue. 
Sullo smentire gli stereotipi: 

A causa del mio personaggio in Strafumati le persone pensano che fumi erba perché interpreto il personaggio che fuma erba. Ho anche interpretato un eroinomane in un film chiamato Colpevole d’omicidio, ma non mi faccio di eroina. Ho ucciso un po' di persone nei film ma non l'ho mai fatto per davvero. Credo che l'altra faccia di ciò sia il fatto che le persone vedono che mi occupo di molte cose e quindi pensano, wow non può dedicare abbastanza tempo o cura a nessuna di loro. 

Sull'essere il volto di Gucci: 

Sono stati così d'appoggio, e non solo con la campagna, che è come la base del nostro rapporto, o per lo meno il modo in cui è iniziato. Ma è diventato molto di più e le persone mi dicono, wow è alquanto straordinario ciò che questa azienda ha fatto per te o ciò che tu, dicono loro, ciò che tu sei stato in grado di far fare a questa azienda; ma io la vedo semplicemente come un'incredibile collaborazione. 

Sull'essere uno studente e insegnante: 

Vedo l'insegnare e l'essere uno studente come imprese simili. Lavoro nello stesso ambito e i programmi in cui sono adesso di solito sono piuttosto collaborativi o richiedono molta partecipazione da parte degli studenti, quindi oltrepassare la linea e diventare insegnante a dire il vero non è poi un salto così grande. Ho a che fare con studenti molto intelligenti e competenti, e quindi lo vedo, di nuovo, quasi come la mossa dal recitare al dirigere. Occupo solo una posizione leggermente diversa in tutto il processo, ma il processo è sempre lo stesso. 

traduzione di @evaedmondo per JAMESFRANCOITALIA
l'intervista è tratta da Gucci Style, la nuova app per iphone

martedì 8 novembre 2011

In case you missed it: Franco/Carter HELLISH



Facciamo un salto all'indietro di un anno al numero 59 della blasonatissima rivista arty VISIONAIRE, intitolato FAIRYTALE, che raccoglieva una serie di libri per l'infanzia rivisitati da un gruppo di artisti, tra cui James Franco e Carter. "Hellish" è il risultato del loro incontro, una storia di fantasmi dal sapore vagamente Lynchiano, raccontata attraverso polaroids. Il video che segue, diretto da James Franco, ci porta dentro la sua onirica atmosfera.

lunedì 7 novembre 2011

James Franco e Allison Higgins per "Her Royal Majesty"

Il "doppio" è il tema del nuovo numero di Her Royal Majesty, rivista creata da un collettivo di artisti e scrittori francesi. Allison Higgins lo indaga usando l'immagine di James Franco per riflettere sulla celebrità, la sincerità e l'identità dell'artista. Ma alla fine, l'immagine di Franco non era abbastanza: aveva bisogno di lavorare con il suo stesso lavoro. I video che seguono - dopo il salto - documentano la performance che i due artisti hanno creato insieme. Il processo e il risultato della loro collaborazione è pubblicato nel numero 11 Her Royal Majesty.



James Franco ospite all'Università della Pennsylvania

Sì è tenuto ieri pomeriggio all'Università della Pennsylvania l'annuale SPEC Connaissance con protagonista James Franco, che per un'ora circa ha parlato del suo lavoro, di come riesce a conciliarlo con lo studio, ma soprattutto ha risposto alle domande degli studenti. Tra le più curiose, quella sulle cinque cose insospettabile che gli piacciono di più. James ha risposto: "Twilight, hair, makeup, American theater, Motown." Quest'ultima non è poi così inaspettata, VERO?



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AGGIORNAMENTO 10/11/11

Arrivano nuovi estratti dall'incontro alla Penn University:
  • James ha guardato Twilight perchè interessato al motivo per cui l'omicidio di adolescenti è tollerato nei film, se questi sono vampiri.
  • Per prepararsi al ruolo di James Dean si è chiuso 4 mesi in casa, senza vedere e sentire nessuno, leggendo solo biografie dell'attore e fumando due pacchetti di sigarette al giorno.
  • Ci sono tre film che si pente di avere fatto perchè non soddisfatto del risultato finale.
 all photos are courtesy of TaraGiancaspro

domenica 6 novembre 2011

James Franco nella nuova applicazione Gucci

Disponibile su App Store in versione gratuita la nuova edizione di Gucci Style, lo shopping magazine dell'omonimo marchio, ricco di servizi di moda interattivi e ospiti speciali. Tra questi, ovviamente, James Franco con la nuova campagna "Made to Measure" e un'intervista in esclusiva per l'applicazione.





sabato 5 novembre 2011

James Franco su Playboy Italia di ottobre

Finalmente, in italiano, l'imperdibile intervista pubblicata sul numero di agosto di Playboy USA, accompagnata dagli scatti inediti di David Rose.

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giovedì 3 novembre 2011

James Franco intervistato da 'The Days of Yore'

L'abbiamo citata spesso in questi mesi ed ora, sulle pagine di JAMES FRANCO ITALIA, ecco la lunga (e bellissima) intervista pubblicata sul sito "The Days of Yore", tradotta in esclusiva per voi. Non perdetela!

James Franco è un attore, scrittore, regista, artista visivo… e la lista può continuare. Meglio noto per il suo lavoro sullo schermo, Franco ha lavorato in diversi film hollywoodiani, tra cui la trilogia di Spider-Man, Strafumati, Mangia Prega Ama, Milk, per cui ha vinto un Independent Spirit Award come attore non protagonista, e 127 Ore che gli è valso un Independent Spirit Award come attore protagonista e una nomination agli Oscar per migliore attore, tra tanti altri premi e nominations. E' stato James Dean nell’'omonimo film per la tv, e ha vinto un Golden Globe per questo ruolo, Allen Ginsberg nel film indipendente Howl, e ha anche interpretato il ruolo di Daniel Desario nella serie tv culto Freaks and Geeks. I suoi film più recenti sono Your Highness e L’Alba del Pianeta delle Scimmie. Ha anche condotto la scorsa cerimonia degli Oscar insieme ad Anne Hathaway.

Nel 2010, Scribner ha pubblicato la sua raccolta di racconti brevi Palo Alto: Stories. I suoi dipinti e le sue installazioni sono stati esibiti in diverse gallerie newyorkesi, di Los Angeles e Berlino.

Franco è laureato alla UCLA, ha un master in regia alla NYU Tisch School of the Arts e due in scrittura creativa conseguiti al Brooklyn College e alla Columbia University. Ha studiato poesia al Warren Wilson College e sta conseguendo un dottorato in letteratura inglese a Yale.

Franco è energico, determinato e non gli interessa che gli altri lo capiscano. Fa quello che vuole e sa perché lo fa, poco importa se gli altri continuino a interrogarsi sulle sue intenzioni.


  
Quando eri piccolo cosa volevi fare 'da grande'?
Dicevo a mia mamma che volevo essere un carpentiere. Mi piaceva costruire cose. Poi volevo fare il giocatore di football. Mia madre, con dolcezza, cercava di farmi capire che forse ero troppo minuto per giocare a football da professionista. Ma mi dava speranza, comunque, non ha mai abbattuto le mie illusioni completamente. Mia madre è un'autrice di libri per bambini, quindi i libri erano sempre in giro per casa. Ricordo che scrissi qualcosa quando ero davvero piccolo, a scuola elementare. Era una storia chiamata 'Deep Down', ispirata al fumetto The Far Side, ma non l'ho illustrata. Disegnavo all'epoca, ma questo non era un fumetto. Non lo so nemmeno cosa fosse… ma sì, scrivevo quando ero piccolo. Una volta, alle medie, ho letto Cannery Row [di John Steinbeck] e ho adorato il personaggio di Ed Ricketts. Era un zoologo marino, così anch'io volevo diventarlo. Aveva l'allestimento più fico. Viveva a Monterrey, sull'acqua e tutto ciò che faceva era immergersi nelle maree e cose così, e questo era il suo lavoro. Sembrava un lavoro semplice. Non so per quanti zoologi marini sia così ideale però.

L'intervista a 'Le Petit Journal'

Il gatto Sammy, un divano, un dipinto da finire e il cielo plumbeo di Detroit: ospite (via skype) della trasmissione Le Petit Journal, James Franco presenta il suo libro Palo Alto, appena uscito in edizione francese. Potete vedere l'intervista nel video che segue, dal 9 minuto circa.

Veuillez installer Flash Player pour lire la vidéo

mercoledì 2 novembre 2011

James Franco nel cast di 'Spring Breakers'

Dai colori della Città di Smeraldo alle atmosfere cupe di "Spring Breakers". Terminate le riprese del disneyano "OZ", James Franco sarà sul set del nuovo film di Harmony Korine, una commedia nera con protagoniste quattro ragazze del college che svaligeranno un fast food per potersi permettere una vacanza in Florida durante lo "spring break". Franco interpreterà Alien, uno spacciatore e trafficante di armi che incrocerà la strada delle ragazze coinvolgendole nell'omicidio di un suo rivale, un killer chiamato Arch. Tra le protagoniste, spuntano i nomi di due delle america's sweetheart del momento, Selena Gomez e Vanessa Hudgens, e di Emma Roberts, in lizza per il ruolo di Candy, una ragazza del Sud amante del pericolo.



fonte Variety