domenica 11 settembre 2011

Pillole franche #8 (TIFF edition)


- Bagno di folla, come da copione. 

- "Avevo 13 anni e noleggiavo 'Belli e Dannati' in continuazione. C'era qualcosa in quel film che mi rapiva: l'estetica, i temi trattati, l'idea di una famiglia alternativa, l'incredibile interpretazione di River Phoenix e persino i vestiti. Ricordo ancora quando cercavo di vestirmi come River, indossando maglioni di mohair a righe con sotto una maglietta dal collo a V, jeans neri e stivali. Tutto ha avuto un'influenza incredibile su di me e sul mio senso artistico." Queste le parole con cui James ha introdotto 'Memoires of Idaho' durante l'incontro tenutosi questo pomeriggio al TIFF.

- Parlando dei progetti futuri, James ha dichiarato di avere in cantiere una trasposizione cinematografica di "Child of God" di Cormac McCarthy. Il già annunciato "Blood Meridian", sempre tratto da un romanzo di McCarthy, è invece momentaneamente accantonato per "vari motivi".

- Molte le domande fatte, inclusa una frivolissima sui suoi gatti Sammy e Zelda. "Sono dei tipici gatti d'appartamento newyorkese, ma ho dovuto portarli con me sul set di 'OZ' perchè starò lì per molto tempo (fino a dicembre, ndJFI). Sammy è stato male durante il viaggio, ma ora si trova benissimo a Detroit."

- Durante il suo intervento James ha notato una fan nel pubblico che teneva in mano delle sue creazioni artistiche: un ritratto fatto di filo, un collage di ritagli di giornale e un dipinto ispirato alla locandina di "127 Ore". Finito l'incontro James ha voluto incontrarla, disposto ad acquistare i suoi lavori. La fan è Macy (qui il suo tumblr).

4 commenti:

  1. Grazie per queste pillole!
    WOW! Child of God! Citando Letterman: "Ma una commedia romantica no, eh!"
    Ovviamente, scherzo. Mi domando se reciterà lui nel ruolo da protagonista! Spero proprio di sì!

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  2. Sai che non l'ho letto?! Due parole sulla trama?

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  3. "In questo romanzo, siamo al confine tra Stati Uniti e Messico nel 1850, una banda di cacciatori di scalpi lascia dietro di sé una scia di sangue, sullo sfondo di una natura grandiosa e impassibile. Li comanda il corpulento giudice Holden, "enorme, bianco e glabro come un infante smisurato": un predicatore e filosofo dei deserti che trascina con sé una corte di spostati, mezzosangue e reietti armati fino ai denti, in una spirale di ferocia e morte. Con loro c'è anche un ragazzo quattordicenne: sarà quella la sua iniziazione alle spietate leggi del West, tra agguati, lunghe marce, bivacchi desolati, notti di bagordi. È il mistero del Male e della violenza la grande ossessione di McCarthy, che fa lievitare le sue storie d'orrore ad altezze epiche, sulle orme di Faulkner, cui la critica lo ha spesso avvicinato."

    fonte: www.ibs.it

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  4. Grazie Chiara! Lo aggiungo alla lista dei mille libri che dovrei leggere. Sarà curioso vedere un McCarthy trasposto da Franco. Credo sarà molto diverso dal mondo dei Coen e John Hillcoat!

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