martedì 14 maggio 2013

L'incontro da Kepler's Book a Palo Alto

Si è tenuto ieri sera al Kepler's Book Store di Menlo Park a Palo Alto, l'incontro col pubblico per la presentazione di "A California Childhood". Come già annunciato, l'evento, sold out da giorni, è stato presentato dalla madre di James, Betsy Franco. La prima domanda ha riguardato la struttura del libro che si presenta come un "diario concettuale" fatto di fotografie, appunti, dipinti, poesie e racconti brevi. "Lo vedo come un caleidoscopio di lavori, ma con un'unica luce che gli illumina," ha risposto suo figlio. "E' un insieme di finzione e realtà, ma tutte le storie sono ispirate dallo stesso periodo della mia vita." 



Franco ha poi parlato dell'influenza di crescere in una casa con una madre scrittrice. "Ricordo che prendevi spunto da me e Tom, ancora prima che arrivasse Davey," ha detto riferendosi ai suoi due fratelli. "Sono sicuro che questo ha avuto una grande influenza su di me."
 
Ricordando i tempi in cui accompagnava i figli a scuola mentre la radio trasmetteva i Nirvana, Betsy ha chiesto a suo figlio se gli anni '80, senza le distrazioni di Internet e cellulari, hanno permesso agli adolescenti di usare di più la loro immaginazione. "Non credo che la tecnologia sia in assoluto un limite per l'immaginazione. Ci sono aspetti sia positivi che negativi in essa. Adesso le persone hanno gli strumenti per girare un film nel cortile di casa, quando prima si doveva andare a scuola di regia per mettere le mani su una telecamera."

"Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti artisti?", ha chiesto infine Bestsy. "I maestri sono stati molto importanti per me," ha risposto James. "Se qualcuno continua ad ispirarti, ben venga. Per quanto si possa avere successo, questo è un mondo strano, e non sempre giusto. Se vuoi diventare un artista (di qualsiasi tipo), fallo, ma prenditi le tue responsabilità. Se vuoi essere un artista, tutela te stesso trovando un lavoro che non interferisca con il tuo modo di fare arte. Il modo in cui viene recepita è nelle tue mani."

fonte: inmenlo

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