So che questi post sui libri non sono tanto divertenti da leggere quanto lo sono quelli sui film e gli show televisivi, perchè non tante persone quante quelle che hanno visto gli show e i film hanno letto i libri. I film e gli show sono grandi nodi di un'esperienza condivisa; tutti sono critici quando si tratta di TV e di cinema perchè tutti hanno accesso ad essi e tutti pensano di capirli. E' divertente lodarli e insultarli perchè ciò svela i nostri gusti e ci permette di mostrare quanto siamo intelligenti. Ma principalmente forniscono materiale per conversazione -- un modo per noi per parlarsi l'uno con l'altro. Quindi suppongo di chiudere un po' la conversazione quando scrivo di libri. Poichè questi post affrontano problematiche che gli scrittori hanno nei programmi di scrittura, so che non sono per tutti. So anche che alcune persone che si considerano scrittori saranno in disaccordo con le mie idee, o penseranno semplicemente che sono stupido, ma anche questo va bene, fintanto che i post mi permettono alcune considerazioni sui libri.
Due altri libri per l'estate sono A Visit From the Goon Squad di Jennifer Egan e Creative Enterprise di Martha Buskirk. Il primo è un libro di narrativa che piacerà a chiunque sia interessato a come abbiamo vissuto in questo paese negli ultimi trent'anni. E' il miscuglio perfetto tra scrittura accessibile, design innovativo e pedigree letterario. L'altro libro riguarda l'arte contemporanea. Non è per tutti, ma se siete interessati a come funziona quella cosa confusa chiamata il 'mondo dell'arte', è un'ottima guida. Buskirk esamina l'eterogeneo mondo dell'arte contemporanea dove tutto, dalle istruzioni per l'uso ai teschi tempestati di diamanti, è venduto per un sacco di soldi. Abbatte il business e la creazione dell'arte in una maniera che illuminerà beffardi ignoranti e sfiderà professionisti del campo.
Ho seguito il consiglio di ogni persona letteraria e ho letto A Visit From the Goon Squad di Jennifer Egan per studiare il modo in cui storie alquanto fratturate sono collegate. Avevano ragione: ero molto preso dalla focalizzazione in continuo mutamento su diversi personaggi da pezzo a pezzo, come anche dall'oscillamento temporale. Collegando le storie attraverso riferimenti apparentemente casuali e cambiando l'ora, e spesso il posto, provavo l'emozione dell'attesa come iniziavo ogni nuova sezione, cercando di collocare i personaggi e l'ambientazione, sapendo che la storia nuova avrebbe riempito alcuni spazi nell'universo appartenente a questi personaggi debolmente collegati. Leggendo, avrei tirato a indovinare quali personaggi secondari della storia presente sarebbero diventati i protagonisti della storia successiva. Questo collegamento non lineare dà alla raccolta energia e un ritmo che è dipendente più dallo spostamento dell'attenzione di quanto lo sia dal rivelare eventuali punti principali della trama. In un romanzo lineare, la tensione della storia dipende spesso da come si sviluppa la narrativa e da come i personaggi superano i loro ostacoli. In A Visit From the Goon Squad, sappiamo spesso cosa sta per succedere quando ci imbattiamo in una sezione nuova perchè l'esito era già stato rivelato in una sezione precedente. Quando facciamo un salto indietro nel tempo e vediamo Bennie e i suoi amici al liceo, sappiamo che Bennie non diventerà un musicista perchè abbiamo visto la sua precedente incarnazione esecutiva; sappiamo anche che il cognato di Bennie, il giornalista, attaccherà Kitty alla fine dell'intervista perchè l'abbiamo già visto dopo la prigione quando arriviamo al flashback dell'intervista. Questo crea un tipo diverso di tensione rispetto a quello che si trova in una trama che si dispiega linearmente. Goon Squad in realtà non è affatto dipendente dal rivelare i punti della trama. Quello che fa Egan è creare un arazzo davanti ai nostri occhi, inserendo piccoli dettagli come segnaposti da essere rielaborati in seguito. Il processo del creare l'immagine è effettivamente ciò che dà al pezzo la sua energia.
Esaminiamo alcuni dei collegamenti per vedere come funzionano. La prima storia parla di Sasha, l'assistente di Bennie. Non sappiamo molto su come si adatterà al resto del romanzo, ma poichè è il primo personaggio che ci viene presentato, viene stabilita un'aspettativa secondo la quale sarà un personaggio principale. Questo è vero fino a un certo punto, ma non in maniera tradizionale dove lei è il focale per il resto del libro. Ci vengono dati almeno tre o quattro fili che verranno ripresi in storie successive: lei lavora per un dirigente di musica che mangia oro; è una cleptomane; ha un amico al college che è annegato; ed è ad un appuntamento con un uomo di nome Alex, che è nuovo in città. Poichè questa è la prima storia, il lettore non sa bene come sarà connesso il resto del libro, quindi non sa cercare questi fili e aggrapparsi a loro più avanti. Una cosa che succedeva spesso quando arrivavo ad una nuova sezione era tornare alle sezioni precedenti per dare la caccia alla menzione iniziale del nuovo protagonista. Penso che le prime storie abbiano una transizione più facile perchè il libro sta appena iniziando e l'autore è molto intenzionato a creare un cast principale di personaggi -- principalmente Sasha e Bennie, che sono i due personaggi attorno ai quali ruotano molte delle altre storie. Le prime due storie creano anche un'ambientazione e un lasso di tempo che diventano il nucleo attorno al quale possono ruotare le storie con altri tempi e luoghi, ossia New York City da qualche parte vicino al presente. La transizione da Sasha a Bennie non è un salto enorme. Entrambe le storie si verificano all'incirca nello stesso periodo e anche se Bennie assume il ruolo di protagonista, Sasha rimane un personaggio secondario di una certa importanza nella seconda storia, diversamente da alcuni dei cambiamenti più radicali che accadranno più tardi. La vediamo e la sentiamo parlare in una forma e in un tono vicini a quelli che possiede nella prima storia. La differenza, tuttavia, è che ora è al di fuori della prospettiva del narratore in terza persona ravvicinata. Perciò la vediamo da una prospettiva diversa.
La terza e quarta sezione compiono balzi enormi, mantenendo sempre connessioni tramite i personaggi, ma gli spostamenti temporali e geografici sono molto più grandi; inoltre, i cambiamenti stilistici diventano più pronunciati. La terza storia si sofferma su alcuni ricordi casuali che ha Bennie nella seconda sezione riguardo ai suoi amici del liceo, e ci porta indietro ai tempi del liceo di Bennie, visti attraverso gli occhi di uno dei suoi amici. Poichè Bennie accenna solo i nomi dei suoi amici del liceo una volta nella seconda sezione, ci vuole un po' più di sforzo per fare il collegamento tra le sezioni due e tre. Ma una volta che viene stabilito che la sezione tre è l'elaborazione della storia dei Flaming Dildos -- solo accennata nella sezione due -- la storia va ed è in funzione. Ma poichè ora abbiamo un narratore in prima persona, siamo spinti in stretta prossimità emotiva con un nuovo personaggio, facendo della parte tre un'esame sia di Bennie che del nuovo personaggio Rhea. La distanza tra il Bennie dirigente di musica di successo che abbiamo visto nella parte due e il teenager goffo che non sa giocare di base nella parte tre crea energia perchè vogliamo vedere come si uniscono i due personaggi. Siamo già investiti in Bennie perchè abbiamo percorso le sue lotte (il suo dolore per il suo divorzio, la sua impotenza, i suoi tentativi di congiungersi con il suo bambino, il suo bisogno di firmare una buona band, la sua attrazione per la sua assistente). Ora siamo curiosi di vedere come il giovane Bennie è diventato il vecchio Bennie. Nella parte tre, ci vengono anche presentati Jocelyn, Scott e Alice -- ognuno dei quali interpreterà varie parti nel romanzo più avanti -- e Lou, che è un tipo di personaggio diverso. Poichè lui è un vampiro, è più difficile usarlo come focale partecipe. Lou è introdotto nella parte tre quando veniamo a sapere che ha raccolto per strada una studentessa del liceo e poi ha sniffato cocaina dal suo culo e l'ha scopata. Più tardi, lei gli fa un pompino sul palco al concerto dei Flaming Dildos. Nel mezzo di tutto ciò, veniamo a sapere di un safari che ha fatto una volta con i suoi bambini, per cui la transizione ad una storia di un safari nella parte quattro non è inaspettata -- a questo punto sappiamo come funziona il libro. Lou però volutamente non è il focale nella parte quattro. E' ancora la traccia, come sarà nella sua ultima apparizione nel capitolo cinque. E' un personaggio che crea esperienze per i protagonisti, ma non ci avviciniamo mai a lui.
Egan ha creato una rete di personaggi e di posti che è sia solida che indeterminata come la vita.
autore: James Franco
fonte: The Huffington Post
traduzione: evaedmondo per James Franco Italia
James dice che i post sui libri non sono divertenti come quelli sui film o sugli show televisivi..ma a me invece piacciono tantissimo!
RispondiEliminaE sono anche utili (almeno per me) visto che da degli ottimi consigli su cosa leggere...infatti domani mi vado a comprare uno dei libri di cui ha parlato in un post. :))
Quale? :)
RispondiEliminaOvviamente concordo con quanto hai scritto. James dovrebbe leggere più spesso come la pensano i suoi fans :))
ho preso "The marriage plot" (ovviamente in italiano..lo so l'inglese ma non a livelli altissimi)...l'avevo già intravisto in libreria in uno dei miei soliti giri e quando ho letto la sua recensione mi sono convinta..stasera inizierò a leggerlo! :)
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