lunedì 2 luglio 2012

James Franco ospite all’ICA di Londra

Domenica scorsa James Franco è stato protagonista del primo degli incontri della serie "Quick Fire", organizzati dall'Institute of Contemporary Art di Londra. Davanti ad una platea di quasi 200 persone, ha discusso, con la moderatrice dell'evento Katie Puckrik, dei suoi progetti accademici, artistici e cinematografici.

Dopo aver rivelato che presto porterà a termine i suoi studi e insegnerà Cinema e Letteratura alla UCLA, la conversazione si è spostata sulla sua partecipazione a General Hospital, che, a suo dire, dev'essere considerata da diversi punti di vista. La creazione stessa di un personaggio di nome Franco, che è allo stesso tempo artista visivo e serial killer, si muove all'interno di un progetto artistico più ambizioso, sebbene non di immediata comprensione da parte dello spettatore americano medio.



Franco ha anche discusso di due dei suoi ultimi progetti, Rebel e My Own Private River. Per quanto riguarda il primo, ha parlato della genesi del progetto: la collaborazione con artisti del calibro di Paul McCarthy per ricreare le famose vicende che coinvolsero James Dean, Natalie Wood e Sal Mineo, tutte ambientate allo Chateau Marmont di Los Angeles. My Own Private River, invece, nasce dalla collaborazione con Gus Van Sant, il quale gli diede accesso a tutto il materiale grezzo di "My Own Private Idaho", che poi Franco ha rimontato creando la sua personalissima versione del film del 1991. Entrambi i progetti nascono dalla sua fascinazione verso personaggi come James Dean e River Phoenix.

Franco è anche un fan di Jack Nicholson, infatti, al termine della discussione, si è spostato in un'altra sala, in cui ha fatto una breve presentazione alla proiezione del film del 1970 "Five Easy Pieces" di Bob Rafelson con Nicholson.

Al termine degli incontri, Franco si è concesso volentieri per autografi e foto con i fans e il pubblico si è detto entusiasta e soddisfatto di aver ascoltato un artista pieno di idee e di passione per ognuno dei progetti a cui si dedica.

4 commenti:

  1. Da 1 a 10 quanto godo perchè è fan di Nicholson?
    In fondo chi non lo è... ma viene citato sempre troppo poco rispetto ad un De Niro o Pacino. Il film proiettato, "Cinque pezzi facili" lo ha scelto lui!

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  2. E' esattamente quello che dico anch'io! Per me è sempre stato: Pacino-Nicholson sul podio e tutti gli altri a partire da un gradino sotto.

    Io poi godo nel leggere che, durante questi incontri, le parole del pubblico sul suo conto, su come parla, su quello che dice e sulla sua disponibilità, sono sempre le stesse... che sia New York, Londra, Berlino... o Venezia. ;)

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  3. Con tutto il rispetto per la carriera di De Niro, io l'ho sempre trovato un po' freddino, senza contare che ormai da anni si sta svendendo in film assolutamente mediocri. In Pacino, ma soprattutto in Nicholson, vedo una furia recitativa che va oltre il metodo.

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