martedì 5 marzo 2013

James Franco si schiera a favore di Travis Mathews contro la censura australiana

La causa è nobile e ci rende orgogliosi di supportare un attore che si spende in prima persona per manifestare il suo disagio davanti ad una censura assurda: il film "I want your love" di Travis Mathews è stato bandito in Australia. James ha qualcosa da dire a riguardo e abbiamo deciso di tradurre il suo messaggio che condividiamo totalmente.


"Ciao, sono James Franco e sto registrando questo video perché ho saputo che 'I want your love', il film del mio amico e collaboratore Travis Mathews è stato bandito in Australia. Questa cosa mi fa indignare, ed è molto stupida. Il motivo per cui ho contattato Travis e abbiamo girato insieme 'Interior. Leather Bar.' è proprio per il suo lavoro in 'I want your love'. Il suo modo di usare il sesso è molto ricercato. Il sesso fa parte delle nostre vite e anche se non ne fa parte, ignorarlo è una scelta personale. Attraverso il sesso mettiamo al mondo bambini, ci connettiamo l'uno con l'altro: tenerlo fuori dai film che vogliono esplorare il comportamento umano è da miopi e molto ipocrita, perché non penso oggi saremmo qui a parlare se Travis avesse diretto un film molto violento. Il motivo per cui lui gira film di questo tipo è perché vuole esplorare storie e personaggi attraverso le varie sfumature del sesso. Il fatto che il sesso sia stato spesso bandito dai film non gli ha permesso di evolvere in storie più ricercate e complesse, e francamente gli adulti dovrebbero essere in grado di scegliere, non brancolano nel buio. Non so perché ai giorni nostri, una cosa del genere… un film che usa il sesso non per eccitare, ma per esplorare l'essere umano, sia stato bandito. E' imbarazzante. Spero possiate cambiare idea. Buona giornata."

5 commenti:

  1. E' veramente una VERGOGNA che ancora agli Stati sia permesso esercitare la censura. Semplicemente una vergogna. Ancora più sconvolgente quando notizie di questo genere arrivano da Paesi cosiddetti "avanzati".
    L'arte è SACRA e NON si censura. MAI. PER NESSUN MOTIVO.
    Sono contenta che James si sia esposto.

    RispondiElimina
  2. La censura ha sempre fatto vittime, più o meno illustri o addirittura sconosciute, ma fa davvero specie sentire di un simile provvedimento preso in Australia. Certo il film in questione non è un film per famiglie ed è pericolosamente in bilico tra pornografia e ricerca dell'affettività. Ma penso fosse questo il messaggio: niente velature per osservare quello che accade tra due corpi che si desiderano (non importa il loro sesso, e sottolineare troppo il fatto che i protagonisti siano due uomini mi pare uno scrupolo alquanto morbosetto). Può sembrare squallido e dolcissimo al tempo stesso, questo spetta alla sensibilità di ognuno stabilirlo, così come spetta a ognuno scegliere, nel vedere il film, se essere una specie di voyeur o se non lasciarsi ingannare dalla superficie, ma una condanna facilona e sbrigativa è ancora peggiore della più bieca pornografia, che almeno non millanta niente.

    RispondiElimina
  3. Il nocciolo della questione sta tutto nell'ultima condivisibilissima frase: il sesso al cinema viene percepito solo come strumento per smuovere le pulsioni più "basse" e impellenti. Non è accettato che invece possa diventare un mezzo per parlare di altro, per descriverci in quanto esseri umani e per fare riflettere. Probabilmente i film come quelli di Travis Mathews non diventeranno mai mainstream, ma la possibilità di scegliere cosa vedere deve essere tutelata, così come quella di raccontare storie da un punto di vista diverso dalla norma. Anche "InteriorLB" parte da questa riflessione e difende la sua "tesi". Quantomeno sarebbe interessante arrivare ad un punto in cui questi film vengano riconosciuti e accolti in quanto "validi o meno", senza ridurre tutto alle solite frasi che iniziano con "pornografia" e finiscono "provocazione fine a se stessa".

    RispondiElimina
  4. Causa nobile, trattata con tatto. Bravo James.

    RispondiElimina
  5. Mi fa strano pensare che in un paese avanzato come l'Australia si parli ancora di censura. Complimenti a James per aver difeso Travis! E speriamo che questo suo appello riesca a far cambiare opinione agli austriaci.

    RispondiElimina