Con: James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams, Rachel Weisz
Anno: 2012
di Chiara Fasano
"Io non voglio essere un brav'uomo. Io voglio essere un grande uomo."
Se "Il Grande e Potente Oz", così com'è, fosse un libro, sarebbe un romanzo di formazione. Ispirato ai quattordici libri su Oz di L. Frank Baum, è la storia di Oscar Diggs, prestigiatore di un circo itinerante del Kansas, ciarlatano, egoista, dongiovanni dalla dubbia morale che affronta un percorso di crescita una volta catapultato, durante una tempesta, in un mondo magico, la terra di Oz. Minacciati dalle prepotenze di una strega cattivissima, gli abitanti di questa terra aspettano l'uomo della profezia, un mago potente e straordinario che li salverà. Affascinato dalle bellissime streghe di Oz e dalla promessa di un immenso tesoro, Oscar fa credere di essere il mago che tutti aspettano, ma dovrà affrontare eventi più grandi di lui e soprattutto fare i conti con se stesso per diventare un uomo migliore. In questo percorso è aiutato dalla dolcissima strega buona Glinda, dalla scimmietta alata Finley e dalla tenera Fanciulla di Porcellana.
Una piacevole sorpresa questo nuovo film targato Disney. Erano anni che la "casa di Topolino" non ci regalava un prodotto così completo e ben fatto. Il regista Sam Raimi riesce laddove Tim Burton fallì con il suo "Alice in Wonderland". Immediato il paragone tra i due film Disney. Già dal trailer gli scenari fantastici di Oz, i personaggi animati, l'accompagnamento della colonna sonora di Danny Elfman avevano ricordato gli universi burtoniani, forse abbassando le aspettative per il film di Raimi, con il timore che si ripetessero gli scarsi risultati dell'Alice di Burton.
Ma la visione de "Il Grande e Potente Oz" ha provato il contrario. All'interno della "confezione" favolistica e incantata, con effetti speciali mai così sofisticati e un 3D finalmente a punto, si sviluppa una storia bellissima, avvincente per i bambini, incantevole e divertente per gli adulti, a cui, per due ore buone, è permesso evadere e abbandonarsi a questo mondo fiabesco.
Sono tanti i punti di forza di questo film. Il più ammirevole è il massimo rispetto per i libri di Frank Baum. Rispetto che, per tornare al paragone con Tim Burton, gli autori di Alice in Wonderland non avevano avuto per Lewis Carroll. Qui non mancano citazioni e riferimenti a tutti quegli elementi familiari a chi è affezionato all'opera di Baum. Dal sentiero di mattoni gialli, al campo di papaveri, allo spaventapasseri senza cervello, al leone senza coraggio. Ma è lo spirito dei libri che non è stato tradito. Raimi mantiene per tutto il film quel disincanto infantile, senza la presunzione di lasciarci a tutti i costi un'impronta invadente. Si è messo a servizio della storia, con il pregio di renderla attuale e appetibile ad un pubblico del 2013.
Tutti i personaggi sono fortemente caratterizzati. La commovente malinconia della bambina di porcellana è bilanciata dalla spassosa comicità della scimmietta alata. E i personaggi principali sono sostenuti da eccellenti e calzanti interpretazioni. Difficile immaginare chi avrebbe potuto fare meglio della dolcissima Michelle Williams nei panni della strega buona Glinda o della sensuale Rachel Weisz in quelli della perfida strega Evanora. Gli occhioni di Mila Kunis sono perfetti per la sua Theodora, la giovane e ingenua sorella di Evanora, del tutto credibile quando subisce una profonda trasformazione interiore (ed esteriore). E James Franco è assolutamente a suo agio nei panni del mago. La sua interpretazione matura con il percorso del suo personaggio. Ha il carisma, l'ironia e il fascino necessari per incarnare l'egoista e ingordo Oscar Diggs ed è profondo e intenso quando cresce e capisce finalmente di essere il Grande Mago di Oz.
Tutti i personaggi sono fortemente caratterizzati. La commovente malinconia della bambina di porcellana è bilanciata dalla spassosa comicità della scimmietta alata. E i personaggi principali sono sostenuti da eccellenti e calzanti interpretazioni. Difficile immaginare chi avrebbe potuto fare meglio della dolcissima Michelle Williams nei panni della strega buona Glinda o della sensuale Rachel Weisz in quelli della perfida strega Evanora. Gli occhioni di Mila Kunis sono perfetti per la sua Theodora, la giovane e ingenua sorella di Evanora, del tutto credibile quando subisce una profonda trasformazione interiore (ed esteriore). E James Franco è assolutamente a suo agio nei panni del mago. La sua interpretazione matura con il percorso del suo personaggio. Ha il carisma, l'ironia e il fascino necessari per incarnare l'egoista e ingordo Oscar Diggs ed è profondo e intenso quando cresce e capisce finalmente di essere il Grande Mago di Oz.
Una menzione speciale, infine, va fatta al doppiaggio italiano, per una volta perfetto e aderente ai personaggi.
Un film magico!!
RispondiEliminastraordinario,fantastico .....lo guardavo rapita l'effetto 3d a me è sembrato perfetto e naturalmente avvincente!i personaggi tutti ben collocati e anche il doppiaggio sono d'accordo azzeccatissimo!
RispondiEliminaun solo appunto :io Mitzie proprio non l'ho vista....forse dovrei rivedere il film...?......
Benissimo!!!! Vado a vederlo stasera con una nutrita schiera di amiche!!!! Ora la mia curiosità sale alle stelle! Le 9 di stasera nn arriveranno mai troppo presto!
RispondiEliminaBellissimo questo film... effetti speciali molto consoni al film, la storia più famosa del mondo ha ancora qualcosa da dire...
RispondiEliminaUna bellissima favola!
RispondiEliminaInnanzitutto mi hanno colpito molto la scenografia e gli effetti speciali: una gioia per gli occhi! Si vede che hanno investito molto..
Poi mi è piaciuto molto come è stata affrontata l'evoluzione della personalità di Oscar: da "mago" egoista e bugiardo ad eroe buono e coraggioso.
Le interpretazioni: manco a dirlo, James è stato perfetto! Ho sentito dire che lui non era adatto a questo ruolo, invece devo dire dire che l'ho trovato perfettamente a suo agio nei panni di Oscar! Poi ho adorato Michelle nei panni di Glinda..era deliziosa! Una menzione speciale la devo fare per Zach Braff: sarà che lo adoro dai tempi di Scrubs, ma quando l'ho visto apparire sullo schermo mi sono emozionata! ahahah!
Concordo con Chiara sul doppiaggio: è una delle poche volte che mi è piaciuto sul serio!
a me è piaciuto ma non troppo, diciamolo il film è pesantemente lento, lo scontro finale una "farsa" XD (altro che climax)e il lungo cammino di oz è sembrata più una simpatica passeggiata.
RispondiEliminaout: trama inconsistente, personaggi impalpabili, interpretazioni buffe e dialoghi insulsi, sensualizzazione della brutta strega cattiva (XD)
in: doppiaggio, scenografia, il tocco di sam raimi per la trasformazione di evanora, zach braff e i vari tipi di baffi messi a franco
qui lo dico e qui lo nego, franco non mi ha fatto entusiasmare: troppo teatrale, troppe sopracciglia alzate e carisma pari a zero (non è che se faceva ogni due secondi il suo sorrisino accattivava il pubblico, al massimo ha fatto sbavare solo me), per rendervi conto io alla fine tifavo per le cattive (lasciamo perdere tutto il personaggio/interpretazione di mila kunis che aveva tanto da raccontare ma boom cattiva, verde e che muove sempre la mano in modo strano).
riassumendo, per me é un grande NI ed essendo franco-fan devo cercare sempre di giustificarlo, quindi qui lo perdono perchè era giù per la morte del padre U__U
passo e chiudo, ciao, baci cari
Non sono molto daccordo, @ddoll. Per me apertura e finale sono straordinari e portano il guizzo di Sam Raimi. La parte centrale è trama funzionale, sia ai dettami Disney che all'iconografia del film di Fleming. Sul Franco senza carisma, alzo le mani :))
RispondiEliminaA me il film è piaciuto un sacco. Divertente, magico e coinvolgente. La trama mi è piaciuta e sinceramente James mi è sembrato divertente e credibile nei panni dell'imbroglione che poi si trasforma in uomo maturo. Il fatto che abbia esagerato con le sopracciglia non lo trovo penalizzante, anzi, e le prime scene nel Kansas sono la parte più bella del film. James è divertente e mi ha fatta ridere tantissimo. I personaggi sono stupendi e la scimmia volante è troppo carina. Un'altra parte che mi è piaciuta un sacco oltre alla parte iniziale è quando Oz lavora al piano e lo mette in atto. Una sorpresa dopo l'altra.
RispondiEliminaIo mi sono totalmente immersa in quel mondo e sinceramente non penso ci siano punti a sfavore al film. Vederlo come Alien e poi come Oscar Diggs non è stato scioccante, anzi, si è calato benissimo nei personaggi, soprattutto in Alien. Amo spring breakers, è diventato ormai uno dei film che più adoro di James. Aspetto ansiosa i DVD dei due film. :))
L'unico aspetto negativo che mi è venuto in mente ora è che i cavalli nel prato erano molto rigidi nei movimenti. Non erano naturali e sembrava di guardare dei cavalli di plastica.. xD
RispondiEliminaMai come in questo caso pubblico e critica si sono divisi riguardo l'interpretazione di James! Nel mio piccolo posso dire che chiunque abbia visto il film, nella cerchia delle persone che conosco, non solo ha apprezzato James, ma finalmente lo ha notato: "Non pensavo fosse così bravo!" Quindi sì, secondo me la sua è un'interpretazione riuscita!
RispondiEliminaSonny, non me ne volere, sai che amo James sempre e comunque, ma mi trovo in gran parte d'accordo con il commento di ddoll :))))
RispondiEliminaLa storia mi è piaciuta molto ma in alcuni punti, secondo me, è stata resa troppo scontata.
C'erano i presupposti per belle scene "fantastiche" e ricche di pathos, che invece mi hanno deluso un po'.
Un esempio, la scena in cui James incontra "la strega cattiva" (Glinda) e deve rubarle la bacchetta per toglierle il potere.
In 2 secondi gliela ruba e nei successivi 2, lei lo convince che è quella buona e che sono le altre due a essere malvagie. Mah... :D
A difesa del film devo ammettere però che la grafica mi è piaciuta molto, soprattutto l'arrivo del mago ad Oz in mongolfiera e la bambina di porcellana (per quanto a tratti isterica XD).
Ad ogni modo, gli occhioni cerbiattosi di James risollevano sempre qualsiasi produzione *_* :D
Ma l'hai vista la Williams!? Come poteva essere la strega malvagia? Ahah, scherzi a parte, capisco cosa intendi. Però OZ è una favola e penso che la risoluzione narrativa "semplicistica" sia tipica delle favole. E' un po' come la fase dei "perchè" nei bambini: la risposta deve essere rassicurante non intellettuale. A me queste sono sembrate più scelte in linea col target, piuttosto che demeriti della sceneggiatura. QUando vuole e può, Raimi alza il tiro (vedi incipit e parte finale)
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