A Search for the Real -- Teaching and Things

Prima di lasciarvi alla lettura dell'ultimo post di James Franco per l'Huffington Post, ricordiamo che il suo blog ha ricevuto una nomination per il National Entertainment Journalism nella categoria "miglior blog di intrattenimento gestito da persona singola". I premi verranno consegnati il prossimo 18 novembre.

Caro/a R___________,

Sono su un aereo in volo da New Orleans a Los Angeles, il mio viaggio settimanale. Devo dire che adoro questa cosa dell'insegnamento. Credo di amare la purezza della situazione, gli ego più piccoli, della dimensione di un boccone, invece degli enormi ego da gorilla del mondo professionale. Ovviamente ci sono alcuni in ogni gruppo che non capiscono quanto sia difficile riuscire nel mondo professionale, alcuni che pensano di essere migliori di loro perché sono ancora nel mondo riparato dell'università, inesperti nel regno della competizione professionale. Ne trovo di più di quest'ultimo tipo tra gli studenti non laureati, ma tra questa massa più giovane trovo anche più studenti che sono aperti a suggerimenti. Ma l'altra faccia della medaglia di questa situazione è quando uno trova uno studente che è veramente talentuoso, uno che sta facendo un lavoro incredibile a un'età così giovane. Non so se ho qualcuno così tra i miei studenti attuali; forse, sono piuttosto perspicaci. Penso che ci siano degli studenti laureati nei corsi di film che andranno avanti per avere una carriera (se sono in un programma MFA in certa misura sono già stati sottoposti ad approvazione). Quindi, in questi casi, quelli strani super talentuosi, suppongo che la soluzione sia sapere quando e come spiccare il volo e come dirigere materiale che ha tonnellate di potenziale ma che è leggermente fuori fuoco.

Comunque, insegno in sei classi vari tipi di discipline, su entrambe le coste. E ho trasformato tutte le classi -- che siano classi di spettacolo, classi di regia, classi di arte, o classi di scrittura -- in collaborazioni di tutta la classe orientate verso la produzione. Amo quando producono qualcosa perché posso inquadrare ogni classe in modo tale che il lavoro può uscire e andare nel mondo. Il livello del lavoro non importa perché è un ritratto sincero degli studenti. La sincerità è fondamentale; la qualità del ritratto del lavoro lo fa sentire come il disegno di un bambino incorniciato dal concetto di un adulto. E' anche bello poter controllare il materiale studiato e il modo in cui se ne parla. Ho avuto così tante classi, soprattutto creative, dove odiavo quello che facevamo o i tipi di materiale a cui i miei coetanei erano interessati. Nella mia posizione attuale posso guidare l'argomento, specialmente nelle classi dove io porto il materiale di origine da essere adattato.

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La roba delle elezioni è piuttosto figa. Ci si sente come se potessimo tutti espirare per un minuto. Conosco alcune persone che sono state violentate, e aspettavano di scoprire se fosse stata la volontà di Dio o no. Buono a sapersi non lo era.

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Ho visto alcuni film. E' venuto fuori che Flight è un film sulla tossicodipendenza. Non ne avevo idea. Il montaggio della prima metà è entusiasmante. Si passa la maggior parte del film a guardare un alcolizzato toccare il fondo. Denzel interpreta un uomo emotivamente indigente, un pilota che beve e che si fa di coca prima di volare: un ruolo alquanto rischioso da interpretare e che può compromettere la sua celebrità. Si fa anche vedere fuori forma senza maglietta. E' piuttosto figo, realistico; mi piace. Ma riesce ad avere due relazioni con le donne più belle immaginabili: una sexy hostess esotica e una drogata in riabilitazione che sembra che stia tirando su latte intero invece di eroina, una rossa tipo ragazza della porta accanto. Il bevitore incallito di Denzel ha anche convenientemente una vecchia fattoria uscita direttamente da House and Garden in cui può rifugiarsi. Oh sì, e il suo alcolismo non ha portato a nessun problema sull'aereo; il suo vizio di bere era accidentale per qualsiasi delle morti -- vedete, è il più grande pilota che sia mai vissuto. Tutto ciò per dire che Denzel interpreta un alcolizzato molto bene e offre una performance molto vulnerabile, ma arriva comunque ad essere l'alcolizzato a toccare il fondo più figo che sia mai stato ritratto.

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Anche The Sessions non è male. Affascinante. Il modo in cui realizzano una storia su un uomo paralizzato, rendendola interessante per 90 minuti, è lodevole. Gran parte di ciò è dovuto alla performance di John Hawkes, e molto è dovuto all'argomento: sesso, bebè. Amiamo il sesso anche se diciamo il contrario. Per cui è bello avere un film che abbraccia gli elementi essenziali dell'atto del sesso. Helen Hunt non può definirsi una prostituta, il che va bene; forse non lo è. Ma viene pagata per sesso, e la amiamo per questo. E' bello riconoscere quanto sia importante l'interazione umana. Ci va un film su un quarantenne vergine che non sa neanche masturbarsi per permetterci di accogliere il sesso come un dispositivo di narrazione -- a differenza di robaccia da quattro soldi gratuita -- ma va bene così; sono contento che stia succedendo.

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Hmmmm, che altro? E' uscito il mio primo chapbook, Strongest of the Litter, ma le persone sembrano essere più interessate a con chi esco piuttosto che alla poesia. Oh sì, sono stato nominato per un premio National Entertainment Journalism per questo blog HuffPost, ma nessun altro canale pubblicherà questa storia, vero? Hahaha -- perché mai Gawker o il New York Times vorrebbero pubblicizzare il fatto che un attore/dottorando alla Yale è nominato per un premio per qualcosa che fanno loro stessi? Ne sono piuttosto orgoglioso, ma posso capire perché mi devono odiare.

Fonte: Huffington Post

Autore: James Franco

Traduzione: Eva Edmondo per James Franco Italia