14 maggio - Sono a New Orleans da un po' di settimane ormai. Sto lavorando all'esordio alla regia di Seth Rogen, una commedia sulla fine del mondo. Il nostro è uno tra i 20 film che si stanno girando a New Orleans in questo periodo. È diventato un nuovo centro per le produzioni hollywoodiane – un po' per gli incentivi forniti dalla Louisiana, ma anche perché la città è ancora un vero spasso. Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio, Jamie Foxx, Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Harrison Ford sono tutti qui al momento. Il nostro autista ci ha detto che ci sono più ristoranti ora che prima di Katrina. Non so cosa voglia dire esattamente, ma immagino che gli affari stiano girando di nuovo da queste parti.
Mio fratello Dave ha girato due film consecutivamente a New Orleans, quindi è un po' uno specialista della zona. Stranamente non gli piace stare nel quartiere francese, nonostante sia una delle persone più festaiole che conosca. Ho ignorato il suo consiglio di stare nel Garden District e ho trovato un piccolo complesso di appartamenti con cortile interno su Charters Street, per me e per il mio entourage. Ho bei ricordi di questo quartiere: dieci anni fa ho lavorato al primo film da regista di Nicolas Cage, Sonny. New Orleans dev’essere il posto in cui gli attori si cimentano nelle opere prime. Stavamo girando Sonny ed era il Martedì Grasso e Nic fu incoronato re della parata Krew of Bacchus. Io ero su un altro carro, ma ho lanciato anch'io un sacco di collane. [tradizione del carnevale di New Orleans: durante la parata, si lanciano quante più collane possibili, fatte di perline varie, giù dai carri - ndr.]
Ieri io, Nana (la mia fidata parrucchiera, cresciuta in Giappone) e Iris (la mia assistente di produzione, cresciuta in Messico) abbiamo fatto un "ghost tour" (tour dei fantasmi) del quartiere francese. Stupidamente abbiamo perso il festival jazz dello scorso weekend e non siamo ancora andati ad ascoltare musica a Frenchmen Street, così il ghost tour è stato un modo per familiarizzare con New Orleans, seppure in un modo sciocco, da turisti. Abbiamo finito sul set alle 19.30 e io me ne sono andato senza togliermi il trucco di scena così da essere pronti per il tour delle 20.00. Fortunatamente il giro partiva da un bar vicino ai nostri appartamenti. Abbiamo comprato i biglietti e poi, coppe di plastica in mano, abbiamo incontrato la nostra guida, un grosso tizio con capelli penzolanti che doveva costantemente scostare dagli occhi e una barba rada a tracciare i contorni della faccia rotonda. Ci ha illustrato le regole: dovevamo restare compatti e mai camminare per la strada, perché alla polizia dà fastidio che questi tour blocchino il transito. Poi si è presentato: è laureato in teatro e musica e fare da guida a questi tour è l'unico lavoro che riesca a trovare. Non è di New Orleans, ma conosce molto della sua storia – gli aspetti macabri almeno. Ci ha detto che il numero dei cadaveri seppelliti a New Orleans è 10 volte quello degli abitanti ancora in vita (4 milioni su 400 mila) e che il quartiere francese è maledetto perché fu costruito su un terreno in cui erano seppelliti gli indigeni. Ci ha detto che New Orleans conta il più alto numero di casi di persone scomparse sin da quando si iniziarono a stilare queste classifiche. È stato un po' strano ascoltare queste cose prima di cominciare il tour. Nelle case stregate dei luna park o intorno ai fuochi da campo, raccontare storie inquietanti serve a creare una certa atmosfera. È così che funzionano anche molti film Disney. Ma usare omicidi e persone scomparse quando queste vicende accadono ancora, come effetto ha di confondere fantasia e realtà. In pratica New Orleans è un parco divertimenti dove puoi venire ucciso. Le prime tappe sono state abbastanza tranquille: l'Andrew Jackson Hotel, poi uno strano edificio verde, francese, del XVIII secolo, dove fu girata una scena di Intervista col Vampiro. Si dice che l'Andrew Jackson sia infestato dagli spiriti di cinque ragazzi uccisi in un incendio, quando l'edificio era un collegio. La nostra turbolenta guida si è messa davanti a noi e ha raccontato di incidenti in cui set televisivi sono stati misteriosamente incendiati. Alla fine, ci ha detto, uno degli spiriti fu scoperto a guardare la TV.
Ho avuto un'esperienza simile durante le riprese di Sonny, quando io e Nic Cage prendemmo di proposito le due stanze infestate del Bourbon Orleans Hotel, che in passato era stato un convento. Dicevano che la mia stanza era la dimora dello spirito di una suora che si buttò dalla finestra. Dopo aver sfatto le valigie, sentii il rumore dello scorrere dell'acqua e veniva dal rubinetto del bagno, che era aperto. Non lo era quando ero entrato nella stanza e il rubinetto non era nemmeno allentato. Così parlai alla stanza vuota per assicurare agli spiriti che ero dalla loro parte. All'inizio ho pensato fosse un trucco per i turisti, ma quando chiesi alla cameriera, lei non ne sapeva nulla. Invece, mi raccontò dello spirito di un soldato confederato che inseguiva ogni bionda ospite dell'hotel. La gente di New Orleans crede ai fantasmi.
Abbiamo proseguito il percorso a tema 'vampiri'. C'era un edificio in cui, negli anni '30, due fratelli rapirono delle persone, le legarono a delle sedie e prelevarono il loro sangue. Alla fine una ragazzina scappò e raccontò tutto alla polizia, che trovò numerose vittime nell'appartamento. I pochi ancora vivi erano pericolosamente a corto di sangue. Dopo che i fratelli furono giustiziati, molte delle vittime superstiti ebbero una fine strana. Alcuni uccisi dai genitori; altri divennero assassini.
Abbiamo anche visitato una strana villa, per un po' appartenuta a Nicolas Cage. Era luogo di raccapriccianti esperimenti sugli schiavi, un po' come Human Centipede. Circa 200 anni fa, la villa era appartenuta ad una ricca signora dell'alta società dai capelli rossi. Scoppiò un incendio durante una delle sue feste e i pompieri che arrivarono in soccorso, scoprirono una stanza che puzzava così tanto da procurare conati di vomito. All'interno c'erano vittime di svariate mutilazioni, alcune vive, altre morte: amputazioni, scambi di membra tra le persone, scambi di sessi (peni trapiantati su corpi femminili), pelle scorticata tanto da trasformare i corpi in bruchi umani o altre grottesche mostruosità. La casa è ancora occupata, ma non c'è un proprietario che duri più di cinque anni.
Nana è stata un po' delusa dal tour; avrebbe voluto più di un giro per case stregate. Le ho detto che i racconti e le facciate delle case sono sempre più inquietanti di persone sotto lenzuola o maschere spaventose che spuntano dal nulla. Per quanto mi riguarda, la barbarie degli uomini sugli altri uomini mi spaventa di più del soprannaturale. Ma ha anche un fascino infinito. È per questo che il film Bully mi ha lasciato con un segreto accenno di delusione perché non c'era molto vero bullismo nel film. Andiamo a vedere un film del genere perché vogliamo stare dalla parte delle vittime, ma anche perché vogliamo vedere un po' di sangue. Il tour di New Orleans fa dell'intrattenimento a partire da situazioni di cui si parlerebbe sui giornali se accadessero oggi. Ma infondo, la stampa non copre solo fatti che servono a vendere più copie?
Autore: James Franco
Fonnte: The Huffington Post
Traduzione: Chiara Fasano per James Franco Italia
Fonnte: The Huffington Post
Traduzione: Chiara Fasano per James Franco Italia
a me piacciono queste storie, quindi ho apprezzato molto questo articolo :D
RispondiEliminal'esperienza avuta durante le riprese di sonny, sbaglio o la già raccontata?? .. io me la ricordo :/
si, anch'io l'avevo sentita. C'entrava qualcosa Carter, non mi ricordo esattamente però qual era l'intervista.
RispondiEliminaGrazie ancora per la traduzione, non so come farei senza di voi, sonny e Chiara ^^
Figurati, è un piacere.
RispondiEliminaSì, non vi sfugge niente!! :)) Quella storia l'aveva raccontata durante l'intervista a "The Believer", fatta insieme a Carter. Anche quella l'ho tradotta per il blog, dovreste trovarla in archivio.
ahhhhhhhh sisi ora ricordo
RispondiEliminaquesta qui: http://jamesfrancoitalia.blogspot.it/2011/11/francocarter-lintervista-di-believer.html
Sono commosso :))
RispondiEliminaperchè???
RispondiEliminanon ti aspettavi di avere bravi scolaretti che leggono tutto quanto??? prrrrrr :P
N.B. non essendoci un tag di carter, mi sono dovuta scervellare XD
Mi piace questo tour che hanno fatto:)Si è vero nell intervista "The Believer"lui aveva già parlato di fantasmi etc...a New Orleans!Ah Nana quindi è la sua parrucchiera... perchè è sempre presente nelle sue foto!Non mi sorprende il fatto che a lui intrighino queste storie avventurose,strani tour di fantasmi,vampiri,etc...XD
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