venerdì 30 novembre 2012
James Franco protagonista del prossimo Sundance Film Festival
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James Franco intervista Gus Van Sant per 'Playboy' (HQ scan)
Da sempre devoto al suo Cinema, e dopo la collaborazione in "Milk" e "My Own Private River", James Franco intervista Gus Van Sant su Playboy di dicembre. Dopo il salto, l'intervista completa.
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giovedì 29 novembre 2012
Homefront: nuova immagine dal set
Le riprese di "Homefront" stanno per concludersi e, grazie ad uno scatto postato oggi da James sul suo sito, possiamo dare un'occhiata al set. Eccolo quindi ricoperto di sangue e divertito, in compagnia di Jason Statham, protagonista della pellicola. Sceneggiato da Silvester Stallone, "Homefront" vedrà James impegnato per la prima volta in un action duro e puro, nei panni di un trafficante di droga che dovrà vedersela con l'ex agente della DEA interpretato da Statham. E se questa immagine manterrà le promesse, se le daranno di santa ragione.
James Franco, commesso per un giorno alla House of Voltaire
Studio Voltaire, la famosa galleria indipendente di arte contemporanea a Londra, organizza l'annuale vendita "House of Voltaire". Negli spazi di Mayfar Street, fino al 15 dicembre, numerosi artisti si alterneranno alla vendita per raccogliere fondi che andranno a finanziare le future esposizioni della galleria. Tra opere d'arte originali, accessori e curiosità, chiunque potrà partecipare all'evento grazie a pezzi che partono dal prezzo simbolico di una sterlina. Sabato 1 dicembre sarà la volta di James Franco che dirigerà il negozio temporaneo per un'intera giornata.
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martedì 27 novembre 2012
James Franco e Laurel Nakadate tra gli artisti di "It Ain't Fair 2012"
OHWOW annuncia la quinta ed ultima edizione dell'annuale mostra collettiva It Ain't Fair (IAF), in programma a Miami dal 6 al 9 dicembre prossimi. Inaugurata in concomitanza con Art Basel Miami Beach, It Ain't Fair 2012 celebra la storia e la tradizione della rinomata produzione multimediale della IAF, e chiude un capitolo di quella che è stata definita da OHWOW come la più importante piattaforma comunitaria per l'arte progressiva in tutti i media. Tra gli oltre 30 artisti in esposizione, anche James Franco che presenterà la nuova video-collaborazione con Laurel Nakadate e due solo project.
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R.E.M & James Franco: online anche il video di "That Someone Is You"
E' stato pubblicato online "That Someone is You", la seconda collaborazione tra James Franco e i R.E.M. per il loro "Collapse Into Now Film Project". Nel video, James Franco e Anne Hathaway (la donna gatto), ricreano la famosa scena finale del film "Grease". Piccola curiosità: le immagini si discostano completamente dalla breve clip diffusa tempo fa, in cui venivano usate alcune riprese da "Collage", lo spettacolo multimediale di James per la Tisch (potete vederlo qui). Come per "Blue", aspettiamo la release ufficiale sul canale youtube del gruppo, per vedere se verrà pubblicata una seconda versione del video.
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lunedì 26 novembre 2012
James Franco su GQ Style Brasile
Con James Franco in copertina - fotografato da Cliff Watts all'Hotel Unique di San Paolo - GQ Style debutta in Brasile con un primo numero in edicola dal 30 novembre.
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domenica 25 novembre 2012
LA RECENSIONE: The Letter
Regia: Jay Anania
Con: Winona Ryder, James Franco, Josh Hamilton, Marin Ireland
Anno: 2012
Con: Winona Ryder, James Franco, Josh Hamilton, Marin Ireland
Anno: 2012
Martine è una regista di teatro alle prese con la produzione del suo nuovo spettacolo. Tutto sembra andare come da copione finché non arriva Tyrone, l'attore principale, ambiguo e provocatorio quanto basta, che mina gli equilibri del cast e quelli - già instabili - della stessa Martine. Per una suggestione generata da un sogno (o un ricordo?), la regista sviluppa da subito una forte attrazione per l'attore. Alla sua seconda collaborazione con James Franco, Jay Anania vira sul thriller psicologico, ermetico e dilatato, con un risultato facilmente attaccabile eppure estremamente affascinante. Parte innanzitutto dagli spazi claustrofobici della scena, costruendo un'interessante dissonanza tra il fervore creativo di Martine, che è genesi e vita, e l'atmosfera di morte che aleggia sul palco, tra gli attori che non sembrano trovare la giusta dimensione nei personaggi che interpretano. La fotografia è cruda ed estremamente realista, desaturata ed amplificatrice del senso di disagio che lentamente si genera in loro quando Martine inizia a riscrivere la sceneggiatura, alimentata dal suo delirio paranoide. I colori allora diventano vividi nel momento in cui i ricordi evocati dal sogno iniziano a mescolarsi rendendo labile il confine tra il reale e l'allucinatorio. L'espediente non è nuovo, probabilmente, ma l'impalcatura onirico-paranoico regge il reale intento del film. Scoprire cosa sia vero e cosa no, quale sia il trauma, la ragione, è infatti marginale. Sbrigativamente paragonato a Black Swan, The Letter guarda invece altrove: alle depersonalizzazioni lynchiane, alle fratture e ai contrasti di Haneke e, perché no, ad Hitchcock. Il Tyrone di James Franco non è forse un enorme mcguffin fatto personaggio? In un primo momento sembra il detentore della risoluzione del film, ma la trama si sviluppa poi in senso contrario. In un dialogo rivelatorio tra i due, si parla di "scrittura sincera" e in un'altra scena, una delle attrici si risente fortemente quando Tyrone insiste nell'accusarla di nascondere un segreto. The Letter supera allora il confine del thriller e diventa una riflessione metacinematografica sulle "verità" dell'attore e del regista. Cosa raccontare al pubblico? Cosa mostrare di sè? Quanto mettersi in gioco in un'opera di finzione? Allontanandosi, perdendosi, Martine offre la parte più sincera, pura e profonda si se stessa.
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sabato 24 novembre 2012
Festival del Film di Roma: l'incontro con James Franco
Una settimana fa lo aspettavamo sul red carpet del Festival del Film di Roma, accompagnato dai Franco's Twelve per la premiere di Tar. Oggi ricordiamo una giornata vissuta a mille. A voi il nostro resoconto romano, come sempre filtrato dalle parole di Chiara.
Sonny
Forse vi sareste aspettati un mio nuovo post un po' più avanti nel tempo. Magari a settembre del prossimo anno. Invece eccomi. Perché James Franco non ha aspettato la Mostra del Cinema di Venezia del 2013 per tornare in Italia, ma è stato ospite della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, da poco concluso. Ha presentato in anteprima mondiale due film: un cortometraggio diretto da lui, Dream e il film collaborativo Tar. Dodici registi, studenti di un corso della facoltà di Regia della New York University, tenuto da Franco, hanno adattato per lo schermo l'omonima raccolta di poesie dell'autore americano contemporaneo C.K. Williams. Ogni studente ha lavorato su un singolo poema e il Professor Franco ha montato insieme i singoli lavori, realizzando un unico lungometraggio, il prodotto finito. (Se vi va, trovate qui le mie recensioni dei film). Oltre a presentare questi due progetti nell'ambito della sezione CinemaXXI (dedicata al cinema più sperimentale), ha anche ricevuto il premio Cubovision per il suo contributo al mondo delle arti, e tenuto una masterclass per il pubblico. Io c'ero. E come a Venezia, non ero sola. Squadra che vince, non si cambia. Al massimo, si aggregano nuovi componenti. Al gruppo veneziano - io, Sonny ed Isabella - si è aggiunta Virginia (aka ddoll), che Franco non lo aveva ancora mai incontrato.
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giovedì 22 novembre 2012
LA RECENSIONE: Dream/Tar
Regia: James Franco (Dream), Edna Luise Biesold, Sarah-Violet Bliss, Gabrielle Demeestere, Alexis Gambis, Brooke Goldfinch, Shripriya Mahesh, Pamela Romanowsky, Bruce Thierry Cheung, Tine Thomasen, Virginia Urreiztieta, Omar Zúñiga Hidalgo
Anno: 2012
Con: James Franco, Mila Kunis, Henry Hopper, Jessica Chastain, Zach Braff, Bruce Campbell
Dream è la traduzione sul grande schermo di un sogno. Ispirato – a detta del regista – alla fotografia di Gregory Crewdson, ma secondo me anche al cinema di Fellini e all'opera di Magritte, con un unico piano sequenza, siamo guidati in un percorso all’interno di una casa. In un'atmosfera ovattata, tipica delle visioni oniriche, vediamo una giovane donna in camicia da notte, un cane, un soggiorno con mobili di legno su cui crescono erba e fiori, un frigorifero che si apre, pieno solo di mele verdi e la donna che taglia una mela. Poi è come se salissimo ad un livello superiore, sensazione familiare quando si sogna, e improvvisamente davanti a noi si apre una finestra che si affaccia… sul Gran Canyon. Forse troppo breve per toccare le corde della commozione, ma senza dubbio un gioiellino per gli occhi. Efficace per richiamare alla mente la fugacità, le incoerenze e la sfuggevolezza delle immagini che vediamo durante il sonno.
Oltre ad essere un'opportunità straordinaria per degli studenti di cinema, che hanno presentato uno dei loro primi sforzi artistici nella cornice di un festival internazionale, Tar è anche un prodotto molto interessante. Siamo abituati a vedere adattamenti cinematografici di romanzi, pièce teatrali, ma raramente vengono proposti film ispirati a poemi. Perché la poesia non è facile da adattare, ma neanche da capire e il linguaggio da utilizzare nell'adattamento non può essere lo stesso che si usa per la prosa, perché gli stili, ma anche gli intenti sono radicalmente diversi. La prosa si affida alla narrativa per raccontare storie ampie e più o meno articolate, la poesia alla forza di immagini che esprimano l'impatto di sensazioni immediate. E Tar è proprio questo. Il racconto della vita interiore di un uomo (lo stesso poeta C.K. Williams, poiché Tar è una raccolta autobiografica). Per narrare la vita interiore non è possibile fare affidamento ai dialoghi, né al racconto di una voce narrante, che snaturerebbe di fatto l'immediatezza e l'autenticità non spiegata della poesia. Così l'unica strada possibile è quella delle immagini. Con uno stile che a molti ha ricordato quello malikiano di The Tree of Life o, per quanto mi riguarda, quello intimo e più focalizzato sulle passioni umane di To the Wonder, conosciamo passo dopo passo la storia di quest'uomo, in diverse fasi della sua vita. Da bambino è interpretato dal piccolo Jordan March, da adolescente dal sempre più bravo Henry Hopper e da adulto dallo stesso James Franco. Attraverso frammenti di immagini che ci portano avanti e indietro nel tempo, accompagnati in sottofondo dalla recitazione di versi delle poesie su cui il film è basato, i dodici giovani autori, con mani e stili diversi, ci presentano progressivamente l'anima del poeta. La sua paura di non dedicare abbastanza tempo a sua moglie e madre di suo figlio (Mila Kunis), che invece lo ama in modo quasi devozionale; l'altro tipo di amore, quello materno (la madre è interpretata da un'eterea Jessica Chastain), sempre ricordato da Williams adulto, ma che il Williams bambino quasi rifiuta; la difficoltà di comunicare, di dire la cosa giusta al momento giusto, l'impossibilità di esprimere esattamente quello che si prova: il bambino che soffre la pressione materna e si nasconde con un tuffo in piscina; l'adolescente che vuole amare, ma è frenato dalla purezza della sua ragazza e dal disgusto della prostituzione; l'adulto che ha paura di perdere un amico, ma non riesce a dire altro che: "Are you okay?". Drammi intimi, ma che l'arte rende universali. Il tutto è accompagnato da brevi scene in cui il vero C.K. Williams recita i suoi componimenti davanti a una finestra affacciata su Detroit.
Tar è un esperimento riuscito. La prova che giovani di talento sono ovunque nel mondo. Di tutti, questi dodici hanno anche avuto la fortuna di farsi conoscere. Aspettiamo con ansia il prossimo progetto analogo, Black Dog, Red Dog.
Tar è un esperimento riuscito. La prova che giovani di talento sono ovunque nel mondo. Di tutti, questi dodici hanno anche avuto la fortuna di farsi conoscere. Aspettiamo con ansia il prossimo progetto analogo, Black Dog, Red Dog.
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Search for the Real -- Roma
Sto scrivendo da Roma. Sono nell'albergo _______, che è molto bello, vicino a via Veneto, la via resa famosa da La Dolce Vita e Mastroianni. La via non è più com'era in quel film negli anni '60 (penso); ha ancora i ristoranti, ma sono principalmente per turisti e non il centro della vita notturna romana. Ieri sera io e i miei studenti non laureati della NYU abbiamo presentato il nostro film di collaborazione Tar al Festival del Film di Roma. Tar è basato sulla raccolta di poesie di C.K. Williams; ogni studente ha scelto una poesia e l'ha adattata in un corto. Ma la differenza tra questo film e altri film collettivi è che sin dall'inizio gli studenti hanno lavorato per creare una cosa unitaria. Ad ogni passo del percorso hanno criticato il lavoro altrui, non nella solita modalità dei laboratori MFA dove ci si sente come uno contro il gruppo (solo il carattere di questo tipo di sistemazione) ma con lo scopo di aiutarsi a vicenda a costruire verso un pezzo connesso. In più abbiamo sviluppato uno stile comune per la fotografia e la scenografia, e l'assegnazione delle parti ha collegato tutti i corti, per cui se un personaggio era in più di una sezione veniva interpretato dallo stesso attore. Il risultato finale è piuttosto mozzafiato. Si sente che è unificato, ma non solo questo: racconta una storia attraverso poesia e immagini; non è lineare bensì un tuffo proustiano nel passato, e indietro nel passato, e indietro, indietro, indietro nel passato, solo per risalire alla superficie di tanto in tanto per fondere tutto. Io interpreto il poeta nei suoi anni '30, e il vero C.K. fa delle apparizioni leggendo la sua opera.
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James Franco's blog
mercoledì 21 novembre 2012
James Franco Masterclass a Roma: il resoconto di "James Franco Italia"
di Chiara Fasano
"Sono nato a Palo Alto, in California. Andavo a scuola con la figlia di Steve Jobs. Vivevo nel cuore della Silicon Valley, sede prima della Apple, poi di Google e ora di Facebook. Hollywood era molto lontana da me. Mi sono avvicinato alla recitazione a San Francisco, ma il mondo del cinema era talmente distante, figuriamoci la prospettiva di studiare regia! Ero fan di James Dean e anche di contemporanei come River Phoenix, ma era frustrante per me vedere che loro erano già attori di successo a quindici anni e io a diciotto, senza esperienza, mi sentivo già troppo vecchio. Mio padre era laureato in affari e telecomunicazioni e voleva avvicinarmi alla matematica, non appoggiava il mio desiderio di studiare arte alla Rhode Island School of Design, così il compromesso fu di studiare letteratura alla UCLA di Los Angeles. Ero immerso nella Movieland. Tutte le persone conosciute lì, volevano recitare e si davano da fare in quel senso. Era ciò che volevo anch'io, così lasciai l'università, anche se ora mi rendo conto che non ce n'era bisogno. A quel punto i miei decisero di non sostenermi più e io dovetti mantenermi da solo. Ho lavorato da McDonald's, ho fatto uno spot pubblicitario per Pizza Hut e ho mosso i primi passi nel cinema. Così per otto anni. Ho solo recitato, non ho fatto altro, ma non ho mai abbandonando i miei altri interessi: ho continuato a studiare letteratura e arte per conto mio. Sei anni fa mi sono di nuovo iscritto all'università e continuo a conseguire master, uno dei quali proprio alla Rhode Island School of Design. Ora considero la recitazione il mio day job. Il resto del tempo lo impiego dedicandomi a ciò che mi sta più a cuore: progetti artistici, regia e scrittura."
Poi Franco ha parlato del progetto di Rebel, espressione del suo interesse nelle commistioni, nel lavorare con artisti provenienti da diversi campi e con diverse forme d'arte. Perché "se un poeta come Wordsworth vagava nella natura e trovava l'ispirazione per le sue poesie, oggi ciò che ci circonda e ci influenza sono i media: tv, internet e cinema. Non so se sia un bene, ma le immagini oggi sono al centro della nostra vita e scrivono la nostra identità. Pensiamo a noi stessi e a quello che ci circonda attraverso le immagini che recepiamo dai media. Così ho lavorato su un film che significa molto per me, Gioventù Bruciata, una pietra miliare del cinema e della cultura; la sintesi di tantissime cose che hanno a che fare con il cinema, la recitazione, la celebrità, il cinema e Los Angeles e, come fece Douglas Gordon con Pshycho, l'ho considerato come materiale grezzo da rielaborare. Ma non volevo che fosse un esperimento puramente cinematografico, così ho deciso di collaborare con persone provenienti dal mondo delle arti visive - Paul e Damon McCarthy, Aaron Young, Harmony Korine, Ed Ruscha, Terry Richardson e Douglas Gordon. Spostando un oggetto da un mondo a un altro, l'oggetto in sé già si modifica nello spostamento. Quindi ognuno di noi ha lavorato su scene diverse del film così da dargli nuova vita, nuovi significati e nuove forme, diventando insieme video, scultura, pittura, istallazione, performance. Un progetto multimediale che abbiamo presentato nella cornice dello Chateau Marmont di Los Angeles, ricreando al MOCA il luogo simbolo della Hollywood di quegli anni.
Poi Franco ha parlato del progetto di Rebel, espressione del suo interesse nelle commistioni, nel lavorare con artisti provenienti da diversi campi e con diverse forme d'arte. Perché "se un poeta come Wordsworth vagava nella natura e trovava l'ispirazione per le sue poesie, oggi ciò che ci circonda e ci influenza sono i media: tv, internet e cinema. Non so se sia un bene, ma le immagini oggi sono al centro della nostra vita e scrivono la nostra identità. Pensiamo a noi stessi e a quello che ci circonda attraverso le immagini che recepiamo dai media. Così ho lavorato su un film che significa molto per me, Gioventù Bruciata, una pietra miliare del cinema e della cultura; la sintesi di tantissime cose che hanno a che fare con il cinema, la recitazione, la celebrità, il cinema e Los Angeles e, come fece Douglas Gordon con Pshycho, l'ho considerato come materiale grezzo da rielaborare. Ma non volevo che fosse un esperimento puramente cinematografico, così ho deciso di collaborare con persone provenienti dal mondo delle arti visive - Paul e Damon McCarthy, Aaron Young, Harmony Korine, Ed Ruscha, Terry Richardson e Douglas Gordon. Spostando un oggetto da un mondo a un altro, l'oggetto in sé già si modifica nello spostamento. Quindi ognuno di noi ha lavorato su scene diverse del film così da dargli nuova vita, nuovi significati e nuove forme, diventando insieme video, scultura, pittura, istallazione, performance. Un progetto multimediale che abbiamo presentato nella cornice dello Chateau Marmont di Los Angeles, ricreando al MOCA il luogo simbolo della Hollywood di quegli anni.
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martedì 20 novembre 2012
James Franco al Festival di Roma: la gallery del blog
Come promesso, ecco la personale gallery fotografica di James Franco Italia. Gli scatti arrivano dal masterclass tenutosi nel pomeriggio in Sala Teatro Studio // Here's our gallery from Rome. Please don't remove tag.
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James Franco al Festival di Roma: il video del red carpet per la premiere di Tar
Per chi non era al Festival di Roma, per chi c'era e vuole rivivere quei monenti, ecco il red carpet completo della premiere di Tar.
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Nuova versione (ufficiale) di Blue, il video dei R.E.M. diretto da James Franco
Dopo una prima versione unofficial diffusa in rete qualche giorno fa, i R.E.M. pubblicano sul loro canale youtube la versione definitiva di Blue. Pur rimanendo molto simile alla precedente, il video introduce alcune scene in cui James Franco viene sostituito dalle immagini di Lindsay Lohan fotografata allo Chateau Marmont da Terry Richardson. Il video assume ora un significato ancora più forte. Non perdetelo.
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UFFICIALE: Spring Breakers nei cinema in primavera
Spring Breakers di Harmony Korine (qui la mia recensione) arriverà nei cinema la prossima primavera, lo conferma la Muse Production. Si parla ovviamente della sola uscita USA che avverrà quindi tra marzo e aprile 2013, nel pieno del vero spring break, con una massiccia campagna promozionale curata da A24 e Annapurna Pictures. Ad ingannare l'attesa, per chi lo perdesse in giro per i Festival (prossimo appuntamento il 23/11 all'Oslo International Film Festival), un primo trailer ufficiale che verrà rilasciato il mese prossimo. Che ne è stato dunque della ventilata uscita a dicembre? Non è chiaro se la Annapurna abbia abbandonato l'idea di una corsa agli Oscar per James Franco (come attore non protagonista), ma regolamento vuole che per concorrere alla candidatura, un film debba uscire in almeno una sala dello stato della California o New York. Non è da escludere quindi una limitata uscita pro oscar per poi concentrarsi su quella primaverile del prossimo anno.
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James Franco sul set della nuova campagna 7FAM
Dopo il passaggio in Brasile e poco prima dell'arrivo a Roma, James si trovava sulla spiaggia di Malibu, set della nuova campagna primavera/estate di 7 For All Mankind. Dopo avere reinterpretato gli anni settanta e Rodolfo Valentino, non sappiamo ancora quale direzione prenderà la campagna, ma nel frattempo ecco alcune immagini dal backstage (qui).
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lunedì 19 novembre 2012
Comunicazione del blog: James Franco a Roma per "Third Person"
Come molti di voi sapranno, James si trova ancora a Roma sul set di "Third Person". Al fine di rispettare il suo lavoro e la sua privacy, James Franco Italia decide di non pubblicare le foto paparazzate in giro per Roma (ad eccezione di qualche foto dal set che rientrano nella normale informazione del blog). Spero condividiate questa scelta, grazie.
As many of you knows, James is still in Rome on the set of "Third Person". In order to respect his privacy and work, James Franco Italia, decides to not publish any candids or paparazzi photos from Rome (except for official pictures from set). Hope you'll understand, thank you.
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domenica 18 novembre 2012
James Franco al Festival di Roma: il red carpet per la premiere di Dream/Tar
Uno scatto su tutti a rappresentare il red carpet di James Franco verso la Sala Sinopoli, dove ha presentato, insieme alla sua classe di studenti/registi, "Tar" e il cortometraggio "Dream". Felice e travolto dall'affetto dei fan, ricambiato come sempre da una lunga sessione di autografi. La gallery, dopo il salto.
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James Franco al Festival di Roma: l'arrivo al masterclass su arti visive e cinema
James percorre il red carpet per arrivare in Sala Teatro Studio dove si è tenuto l'incontro con il pubblico su "Arti visive e Cinema". Poco prima dell'inizio, Marco Müller, direttore del Festival, gli ha consegnato il premio cubovision per il suo apporto al cinema contemporaneo, definendolo un "talento poliedrico e mai banale".
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James Franco al Festival di Roma: il photocall Lancia
Di rientro da Roma dove, purtroppo, non ho potuto aggiornare il sito, inizio la lunga serie di post dedicati alla partecipazione di James al Festival. Ecco le foto scattate allo stand Lancia, poco prima dell'incontro con Douglas Gordon e della premiazione Cubovision.
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mercoledì 14 novembre 2012
Il Grande e Potente Oz: il trailer ufficiale
Terminato il countdown, la Disney rilascia il full trailer ufficiale di "Oz, The Great and Powerful", un'immersione totale nei colori e nei personaggi del magico mondo di Oz. Mozzafiato, con un cast che appare già in splendida forma e la ritrovata ironia di Sam Raimi che fa capolino qua e là, l'attesa per il nuovo kolossal Disney diventa ancora più estenuante.
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Oz: the Great and Powerful
martedì 13 novembre 2012
James Franco e "Joan of Arc" per Gucci
Era il momento più atteso del suo passaggio in Brasile ed ora, grazie alla pagina facebook di Gucci, possiamo dare un'occhiata ad alcune immagini del cortometraggio "Joan of Arc", proiettato ieri all'after party del Bar Numero. Protagonista, oltre a James Franco, la collezione invernale di Gucci.
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Joan of Arc
Il Grande e Potente Oz: nuovi poster e pioggia di immagini promozionali
La massiccia campagna di "Oz, The Great and Powerful" è appena cominciata. Domani arriverà il trailer ufficiale, dopo il teaser di pochi mesi fa, ma nel frattempo la Disney prepara il terreno per il countdown con nuovi poster e immagini promozionali. Per voi, subito dopo il salto.
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Oz: the Great and Powerful
James Franco all'opening del Gucci Store a San Paolo
San Paolo, Brasile. James Franco arriva allo JK Mall per l'opening di un nuovo Gucci Store. Ecco le foto della serata, in attesa di notizie sul cortometraggio inedito, "Joan of Arc", proiettato durante l'after party al Bar Numero.
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hit by a camera
A Search for the Real -- Teaching and Things
Prima di lasciarvi alla lettura dell'ultimo post di James Franco per l'Huffington Post, ricordiamo che il suo blog ha ricevuto una nomination per il National Entertainment Journalism nella categoria "miglior blog di intrattenimento gestito da persona singola". I premi verranno consegnati il prossimo 18 novembre.
Caro/a R___________,
Sono su un aereo in volo da New Orleans a Los Angeles, il mio viaggio settimanale. Devo dire che adoro questa cosa dell'insegnamento. Credo di amare la purezza della situazione, gli ego più piccoli, della dimensione di un boccone, invece degli enormi ego da gorilla del mondo professionale. Ovviamente ci sono alcuni in ogni gruppo che non capiscono quanto sia difficile riuscire nel mondo professionale, alcuni che pensano di essere migliori di loro perché sono ancora nel mondo riparato dell'università, inesperti nel regno della competizione professionale. Ne trovo di più di quest'ultimo tipo tra gli studenti non laureati, ma tra questa massa più giovane trovo anche più studenti che sono aperti a suggerimenti. Ma l'altra faccia della medaglia di questa situazione è quando uno trova uno studente che è veramente talentuoso, uno che sta facendo un lavoro incredibile a un'età così giovane. Non so se ho qualcuno così tra i miei studenti attuali; forse, sono piuttosto perspicaci. Penso che ci siano degli studenti laureati nei corsi di film che andranno avanti per avere una carriera (se sono in un programma MFA in certa misura sono già stati sottoposti ad approvazione). Quindi, in questi casi, quelli strani super talentuosi, suppongo che la soluzione sia sapere quando e come spiccare il volo e come dirigere materiale che ha tonnellate di potenziale ma che è leggermente fuori fuoco.
Sono su un aereo in volo da New Orleans a Los Angeles, il mio viaggio settimanale. Devo dire che adoro questa cosa dell'insegnamento. Credo di amare la purezza della situazione, gli ego più piccoli, della dimensione di un boccone, invece degli enormi ego da gorilla del mondo professionale. Ovviamente ci sono alcuni in ogni gruppo che non capiscono quanto sia difficile riuscire nel mondo professionale, alcuni che pensano di essere migliori di loro perché sono ancora nel mondo riparato dell'università, inesperti nel regno della competizione professionale. Ne trovo di più di quest'ultimo tipo tra gli studenti non laureati, ma tra questa massa più giovane trovo anche più studenti che sono aperti a suggerimenti. Ma l'altra faccia della medaglia di questa situazione è quando uno trova uno studente che è veramente talentuoso, uno che sta facendo un lavoro incredibile a un'età così giovane. Non so se ho qualcuno così tra i miei studenti attuali; forse, sono piuttosto perspicaci. Penso che ci siano degli studenti laureati nei corsi di film che andranno avanti per avere una carriera (se sono in un programma MFA in certa misura sono già stati sottoposti ad approvazione). Quindi, in questi casi, quelli strani super talentuosi, suppongo che la soluzione sia sapere quando e come spiccare il volo e come dirigere materiale che ha tonnellate di potenziale ma che è leggermente fuori fuoco.
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